CANCÚN
STATO DI QUINTANA ROO
17 gennaio 2006

per la strada
Viva Zapata!
Viva Zapata!

Adesso parla un compagno del collettivo Isla de Las Mujeres

primo intervento
Buogiorno subcomandante Marco! Benvenuto!
Il territorio di Isla de Las Mujeres dà un grande abbraccio e gran saluto a lei ed a tutta la sua comitiva.
Siamo qui per raccontarvi un problema, una cosa che sta succedendo proprio qui.
Io sono nato in Isla de Las Mujeres, con tutta la mia famiglia e fin dalle generazioni più antiche siamo sempre stati sfruttati dai malgoverni del PRI, del PAN e del PRD.
Isla de Las Mujeres è un gran territorio di bellezze naturali: mare, banchi di coralli, spiagge che stanno per essere distrutti da mani criminali, perché il governo vende al miglior offerente.

secondo intervento
Io sono pescatore e noi qui ci siamo resi conto - come ha detto la compagna poco fa' - che tutte le spiagge stanno per essere privatizzate.
E noi pescatori, in Isla de Las Mujeres, ci hanno sequestrati, per essere andati a pesca ci hanno portano qua in Procura, qui in Cancun.

delegato Zero
È ingiusto che i lavoratori della pesca, i pescatori in questo caso, che sono quelli che vivono del mare e lo conoscono, non vengano tenuti in considerazione quando si fanno le leggi o si programma ciò che si deve fare.
Sono perseguitati come se loro distruggessero, che è ciò che stanno facendo altri che non conoscono il mare, solo all'ora di mangiarsi i frutti di mare, e vogliono dire come si fanno le cose.

terzo intervento
Io solo voglio dire che sono dello stato del Chiapas ed ho dovuto andarmene dal mio stato, lasciare la mia gente, il mio credo, la mia ideologia... ho lasciato tutto lá.
E arrivo qui a Cancun, un luogo dove ci sono i soldi, Cancun è ricco e trovo che non è così.

quarto intervento
Qui ci sono molti fratelli emigrati dal Centro America, che devono farsi passare per messicani per trovare un lavoro e le persone che gli danno lavoro si approfittano di loro, perché sanno che non hanno le carte in regola.
Ed a noi che abbiamo le carte in regola, le imprese ci fanno fermare la rinuncia (qualsiasi persona che lavora in Cancun sa questo) lo stesso giorno che ti fa firmare il contratto (se ti fa un contratto).
Quindi Cancun è il luogo dei "senza diritti".

quinto intervento
È la mera ora della politica, perché sempre lo fanno qui di quartiere in quartiere, vanno a cercare le firme perché la gente li appoggi. Perché, vedete, non ci vogliono, ma alla mera ora della politica non voglio che arrivino nel nostro quartiere perché li faremo correre via a piedrate, perché conoscano le donne della regione 231.
Perché, sì, lo faremo!
Adesso non vogliono aiutarci, allora nemmeno noi aiuteremo loro!

sesto intervento
Io sono stato fondatore e presidente del comitato per lo stato di Quintana Roo.
Io parlo per esperienza, io sono un indipendente, non ho mai accettato di essere membro di un partito politico.
Non potevo esserlo, perché come é possibile che un partito che é dominante appoggi un cacique? contro la volontà del popolo?

settimo intervento
Io sono fondatore e membro, partecipante del Movimento di Azione Rivoluzionaria ed ho partecipato da 35 anni ai tentativi di lotta di liberazione di questo popolo.
Allora abbiamo avuto delle brevi conversazioni con alcuni dei tuoi compagni.
L'esperienza degli anni '70 è che ci siamo disgregati e non ci ha distrutti tanto l'efficacia dei corpi repressivi, quanto i nostri stessi errori.
Soprattutto il pensiero e l'azione di voi zapatisti hanno insegnato al mondo ed hanno insegnato a noi messicani che è molto importante agire su mandato della base.

delegato Zero
Qui, quello che stiamo tentando di fare è difendere la diversità.
Per questo noi facciamo l'esempio del tessuto della comandante Ramona, che molti che sono qui non hanno visto, che si mostrò alla plenaria.
È un tessuto de Los Altos del Chiapas, ricamato con tutti i colori che voi vi potete immaginare, incluso qualcuno che io non conoscevo ed ha pure una varietà di forme impressionanti. Si vede bene l'insieme, però si può identificare ogni colore ed ogni figura e sai che è parte del tutto, che se lo togli perdi il disegno.
Se riusciamo a fare dell'altra campagna, un disegno che contenga tutti i disegni ed un colore che contenga tutti i colori, stiamo facendo qualcosa di nuovo.
Per questo si dice che è un'altra politica, un altro modo di fare politica.
Non si tratta di omogenizzarci tutti con un simbolo (come diceva il compagno), né con un solo colore né con una sola idea.
In ogni posto dove stiamo passando, arrivano operai, contadini, gente della classe media, ong, artisti, media alternativi... molta gente che in un altro modo non s'incontrerebbe ed alla fine rimarrà una mappa del Messico, con il mare che lo abbraccia alla cintura, però sarà un altro...
Non sarà perfetto, però credetemi, sarà sempre migliore di quello che abbiamo adesso!

per la strada
Zapata!
Marcos! viva Marcos!
Zapata! Zapata vive!
Marcos! Cancun ti saluta!

delegato Zero
Noi siamo venuti a portarvi un problema, che ci stiamo caricando dalle montagne del sudest messicano, ed a dirvi sinceramente che non ne possiamo più del suo peso, che abbiamo bisogno che ci aiutiate.
Il problema, il peso che abbiamo, è che il nostro paese che è il Messico lo stanno distruggendo: stanno distruggendo la natura, stanno distruggendo anche qui dove stiamo.
Arriverà il momento, in un anno, in due anni, dopo che quelli che stanno in alto, si dividono il bottino, il denaro, i bilanci ed inizia un'altra volta la stessa storia: aumentano i prezzi, diminuiscono i salari, i giovani sono criminalizzati, le donne umiliate e perseguitate, i lavoratori della campagna sono spogliati delle loro terre e gli operai perdono i loro diritti ogni giorno di più... fino a che non rimane più niente come all'epoca dei grandi latifondisti, prima della rivoluzione messicana del 1910.
Faranno un altro paese, di casa di vetro, dove staranno i grandi ricchi e noi, i nostri figli, i nipoti ed il resto della storia che continuerà in questo paese, sentirà vergogna perché c'è stato un momento in cui gli uomini e le donne potevano far qualcosa e non l'hanno fatto!

prima intervista
È la prima volta che lo ascolto e non sapevo questo: è che ti parla con la verità.
Dice le cose che veramente stanno succedendo dei contadini, dei poveri, che il governo, un candidato dice sempre che ti aiuterà e poi non ti aiuta.
È bene che dica la verità che non ti menta.

seconda intervista
Io penso che ha detto quello che sa tutto il mondo: che i politici non fanno niente. Non si dovrebbe fermare solo su questo, che arrivi e ti dica: no! il politico solo ti porta via i soldi.
Insomma quello che vogliamo è già fare qualcosa in modo che non continui così.

terza intervista
Va bene, perché é una nuova alternativa, fare un fronte, non un altro governo che fra tutti si prendono la mazzetta e nessuno dà niente.
Credo che come fronte, come altra campagna sia una nuova speranza, anche per il popolo che può dire "c'è un'altra opzione", "per una volta non devo seguire quelli che mi dicono di seguirli".

quarta intervista
Il subcomandante Marcos si è espresso molto bene parlando di noi, dei lavoratori che veniamo da altri stati e si è espresso bene, perché siamo gente di Veracruz, di Oaxaca, di Chiapas, di altri posti che veniamo a lavorare qui e siamo discriminati e le autorità di qui non tengono conto di noi.
Qui ci sono chiapanechi che lavorano come muratori, che sono discriminati nel senso che a volte li pagano ed a volte non li pagano, dato che sono gente di fuori che non si sa difendere: non hanno parole per districarsi.
E ci sono molti ingegneri qui in Cancun, che sono qui di Cancun, che sono molto bestie ed anche le autorità. Qui c'è il presidente municipale di Cancun, El Chacho, che sta in carcere: chissà quanto si è rubato?
Ed allora, che facciamo? di chi ci possiamo fidare? di quali autorità ci possiamo fidare?

quinta intervista
Sta cercando di cambiare, no? Vuol fare di cambio... di governo.
Secondo me, é buono il socialismo però non vale che uno si sacrifichi di più e che tutti poi stiano uguale, a questo mi riferisco.
Io credo che sia differente: quello che sta dicendo Marcos di stare uniti ed il neoliberalismo non è buono.
Qui abbiamo sufficiente, non dobbiamo andarcene fuori dai gringos, quando abbiamo tanto di buono qui.

inno zapatista
Ya se mira al horizonte
combattiente zapatista
el camino marcarà
a los que vienen atras
Vamos vamos vamos vamos adelante
para que salgamos de la lucha avante
por que nuestra patria grita y necesita
de todo el esfuerzo de los zapatistas