La Jornada - Lunedì 16 gennaio 2006
A Tulum non è proibito affiggere volantini, ma non con la foto del delegato Zero
DENUNCE DI REPRESSIONE A FILOZAPATISTI IN CINQUE STATI

HERMANN BELLINGHAUSEN - Inviato

San Cristóbal de las Casas, Chis. 15 gennaio - Con l'inizio in Chiapas e Quintana Roo dell'Altra Campagna convocata dall'EZLN, in diversi stati della Repubblica si sono registrate azioni repressive contro organizzazioni ed individui aderenti alla Sesta Dichiarazione della Selva Lacandona. Governi municipali e statali hanno scatenato le loro polizie poliziotti contro la Sesta in Orizaba (Veracruz), Oaxaca (Oaxaca), Tulum (Quintana Roo), Candelaria (Campeche) e Naucalpan (stato di Messico).

Oggi si è avuta la seguente denuncia di Quetzal Contla, abitante di Tulum: "La mia famiglia ed io non apparteniamo a nessuna associazione né organizzazione, tuttavia siamo cattolici coscienti dei problemi del paese ed abbiamo voluto mettere il nostro granello di sabbia nell'Altra Campagna". Riferisce che mercoledì 11 gennaio, "abbiamo cominciato ad affiggere, per le strade principali di Tulum, un semplice volantino con l'informazione che il delegato Zero sarebbe passato per il nostro stato.

Poliziotti municipali li hanno strappati e con tre camionette della polizia hanno seguito mia moglie Elena Villegas. Alla Protezione Civile ci hanno detto
che attaccare propaganda non è proibito, ma che questa volta è diverso perché il volantino riporta una foto del subcomandante Marcos e le sigle EZLN
".

Intanto, il Coordinamento della Società Civile della Regione di Orizaba, unione di aderenti alla Sesta in questa città, ha denunciato minacce ed aggressioni contro il Collettivo Femminista Cihuatlahtolli che si caratterizza per la difesa delle donne violentate, per il suo lavoro con le lavoratrici sessuali e la loro lotta per la prevenzione dell'AIDS.

Il 5 gennaio, le femministe hanno installato un banchetto informativo nel parco Castillo, con impianto stereo e preservativi in omaggio. Sono state circondate da 15 membri del Governo municipale che le hanno fotografate e minacciate, su ordine di Hugo Solano, direttore di Governo del municipio presieduto dal panista Emilio Stadelman López. Gli agenti hanno interrotto l'erogazione di energia elettrica.

"Questo è il clima che vogliono costruire le autorità municipali per l'eventuale visita del delegato Zero", dichiara la denuncia. Il Collettivo Femminista ha offerto inoltre la Casa della Donna, dove si appoggiano alle donne violentate, per ospitare il subcomandante Marcos. "La ribellione a Orizaba è umile e resiste", aggiungono.

A Naucalpan, aderenti della Sesta, sabato 7 gennaio hanno installato un banchetto informativo e di adesione nel parco di San Bartolo Naucalpan. La polizia municipale li ha buttati fuori. Il primo ufficiale, Lorenzo Pérez Díaz, ha detto loro che serviva un permesso dell'amministrazione del municipio (panista). "Non possiamo nemmeno mettere un banchetto sulla strada pubblica perché per questo dovremmo chiedere un permesso alla Direzione dei Mercati, 'perché vendiamo illusioni, vendiamo sogni', secondo l'ufficiale Pérez Díaz", protestano i mexiquenses.

La commissione coordinatrice dell'Altra Campagna a Campeche ha comunicato che i suoi compagni hanno ricevuto "visite" di un certo Javier Bruno Gutiérrez, "da parte del segretario di Governo dello stato", oppure di un ufficiale dell'Esercito, con l'intenzione espressa di interrogarli sull'Altra Campagna.

A Oaxaca, il 12 gennaio, diversi membri del Collettivo RATA (Resistenza Antitortura Animale), sono stati fermati da un gruppo della polizia "speciale" davanti al campo sportivo dell'Università Autonoma Benito Juárez, abituale punto di ritrovo del collettivo punk libertario. I poliziotti sono arrivati su un veicolo del Gruppo Operazioni Speciali "uno dei tanti gruppi di polizia militarizzati presenti nella capitale dello stato".

I poliziotti hanno spintonato i giovani, insultati e percossi. Pedro Emmanuel Martínez Aquino, "artigiano dell'acciaio", è stato accusato di porto d'armi da taglio. Un agente di polizia lo ha preso a calci nello stomaco. Nel frattempo, un altro veniva perquisito trovandogli addosso una vernice spray. Lo hanno picchiato accusandolo di essere un drogato. Cinque sono stati prelevati dalla pattuglia. A sirene spiegate e con "una grande operazione" li hanno portati al Coordinamento Generale della Pubblica Sicurezza, Viabilità e Transito Municipale.

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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