La Jornada - Domenica 15 ottobre 2006
Rassegna articoli su Oaxaca: un morto nella notte
Al grido di "Viva Ulises!", da una camionetta hanno aperto il fuoco contro i brigatisti che montavano guardia ad una barricata del quartiere Alemán, nella capitale oaxaqueña. Nella sparatoria, Alejandro García Hernández è stato ammazzato. Erano le 2 e 45 circa di sabato mattina. Gli aggressori sono stati riconosciuti come militari vestiti da civili, erano usciti da un bar prima dell'attacco. La vittima è stata trasladata all'anfiteatro Manuel Matos, dove è stata praticato l'autopsia di rigore. Il corpo è stato restituito ai parenti alle 22 e 40 per essere portato allo zócalo per gli omaggi al caduto.
Militari vestiti da civili sparano contro l'APPO
Alla vigilia della decisione da parte della Camera dei Senatori sulla sparizione dei poteri in Oaxaca, militari vestiti da civili hanno sparato all'alba di oggi contro una barricata, ferendo con due colpi alla testa Alejandro García Hernández, deceduto poi alle 14 e 29 di oggi nell'ospedale specialistico del vicino municipio di San Bartolo Coyotepec, dove aveva subito un intervento di nove ore dopo il suo ingresso al pronto soccorso.
Militari vestiti da civili sparano a membri dell'APPO: un morto
Inizieranno sciopero di fame maestri di Oaxaca ed integranti dell'APPO
Quaranta membri dell'Assemblea Popolare dei Popoli di Oaxaca (APPO) ed insegnanti della sezione 22 del Sindacato Nazionale dei Lavoratori dell'Educazione (SNTE) inizieranno domani uno sciopero della fame di fronte alla Segreteria di Governo (SG), alle camere dei Senatori e dei Deputati e alla residenza de Los Pinos che dovrebbe prolungarsi fino a che il governatore Ulises Ruiz lasci il suo incarico, richiesta "irrinunciabile e non negoziabile".
Rischia di naufragare il negoziato della SG con l'assemblea popolare
Ulises, il mago che ha fatto sparire i poteri - Fernando Gálvez de Aguinaga
Il primo atto di magia di Ulises Ruiz è stato il suo ristretto, sporco e dubbioso trionfo nelle elezioni che l'hanno fatto diventare governatore di Oaxaca. Tutti sospettano che in quelle elezioni non si sia rispettato il diritto cittadino di scegliere liberamente le proprie autorità.
(a cura del Comitato Chiapas di Torino)
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