La Jornada – Venerdì 15 settembre 2006
Fermati medici indigeni che si stavano recando alla convenzione

Circa 40 medici indigeni partiti ieri da San Cristóbal de Las Casas, Chiapas, per il Distretto Federale, per partecipare alla convenzione nazionale democratica che avrà luogo nello Zócalo di Città del Messico, sono stati trattenuti per quasi un'ora da elementi della Polizia Federale Preventiva, dell'Agenzia Federale di Investigazione (AFI) e dell'Istituto Nazionale di Migrazione, col pretesto di controllare che non ci fossero clandestini tra i viaggiatori.

Fernando Valadés, membro del Collettivo contro la Tortura e l'Impunità, ha denunciato che gli agenti di polizia hanno approfittato del fatto che alcuni dei medici non avevano con sè la credenziale di elettore per trattenere l'autobus a noleggio su cui viaggiano verso Città del Messico.

Il fatto è avvenuto alle 10 e 30 circa di sera ed un'ora più tardi gli elementi della sicurezza hanno rilasciato il gruppo non senza prima avvisare i medici indigeni che sicuramente nel tragitto sarebbero stati di nuovo oggetto di operativi di polizia simili.

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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