Marcos: gli zapatisti non assisteranno all'insediamento di Evo in Bolivia
"L'EZLN non si relaziona con i governi, buoni o cattivi che siano", spiega il portavoce ribelle, "No, è con i popoli"
di Al Giordano - The narcosphere [http://narcosphere.narconews.com/story/2006/1/15/231748/533]

Chetumal, Messico, 15 gennaio 2006 - Il portavoce ribelle Subcomandante Marcos ha detto oggi che l'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) non accetterà l'invito del nuovo presidente eletto della Bolivia Evo Morales di assistere al suo insediamento il prossimo 22 gennaio. Durante un incontro con sostenitori dell'Altra Campagna a Chetumal, Quintana Roo, sabato scorso, rispondendo ad una domanda sul fatto se gli zapatisti accetterebbero o no l'invito fatto dal nuovo presidente boliviano, Marcos ha detto: “Ci hanno invitati, è arrivata una lettera d'invito, ma non possiamo andare perché ora stiamo facendo l'Altra Campagna in basso”.

L'EZLN non si relaziona con governi, buoni o cattivi che siano”, ha detto Marcos, “No, è con i popoli. Insomma, in questo caso con il popolo boliviano... E se il popolo boliviano ci dice di sì, bene, lo rispettiamo, però non andiamo all'insediamento di governanti che siano buoni o cattivi. Noi siamo così, come siamo ora, in questo modo abbiamo ottenuto quello che abbiamo raggiunto”.

La dichiarazione di Marcos ha risposto ai vari media internazionali e boliviani che avevano pubblicato che gli zapatisti avrebbero assistito all'insediamento del primo presidente indigeno della Bolivia: articoli che avevano sollevato dubbi in tutto il continente visto che gli indigeni zapatisti rifiutano di tenere relazioni con i partiti politici e col governo in Messico.

Nel pomeriggio, in un gran incontro con la gente che lotta nel sociale e simpatizzanti della regione, Marcos ha parlato della realtà messicana, una realtà che si assomiglia in tutte le terre: “Può darsi che un candidato vinca con un buon programma. Ma finchè il problema del sistema non si risolva, i problemi si ripeteranno sempre”.

E più tardi ancora, in una riunione pubblica con 700 abitanti dell'area di Chetumal, Marcos –parlando delle elezioni nazionali di quest'anno in Messico- ha affermato che “il partito al potere potrà avere differenti colori però non cambia il sistema”, ed ha invitato i presenti ad “unire tutte le piccole lotte e quindi a cambiare realmente questo paese”.

Marcos –viaggiando per la Repubblica Messicana con il titolo civile di Delegato Zero- ha fatto queste dichiarazioni durante il suo primo giorno completo di riunioni fuori dal Chiapas. Il portavoce ribelle è arrivato ieri a Chetumal, capitale dello stato costiero di Quintana Roo, dove parteciperà a riunioni ed a eventi pubblici fino a martedì prossimo, prima di trasferirsi nel vicino stato dello Yucatán e poi in tutto il resto della nazione.

Durante la sessione di oggi con aderenti all'Altra Campagna –costruendo un movimento anticapitalista nazionale “dal basso ed a sinistra”- il Delegato Zero ha presentato vari attivisti politici, un avvocato ambientalista ed una “altra giornalista” dei media alternativi per condividere le sue conoscenze in aree chiave della lotta –la crisi che attacca i contadini, i piani di sviluppo regionale del Piano Puebla Panama, la protezione dell'ambiente e la costruzione dei media alternativi- con alleati locali.

Reportage completi (includendo audio e video, si possono vedere intanto sui nostri video-notiziari in línea su Marcos, Quintana Roo e sulle lotte che incontrerà il Delegato Zero da queste parti) arriveranno da Otro Periodismo, qui su Narco News, però, intanto i corrispondenti stanno già riportando gli eventi di oggi...

Continua...

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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