La Jornada - Mercoledì 14 giugno 2006
Corruzioni e ritardi del governo generano conflitti
La zona colpita da Stan, allarme rosso sociale e politico
ANGELES MARISCAL ED ELIO HENRIQUEZ - CORRISPONDENTI

Tuxtla Gutierrez, Chis, 13 giugno - La zona devastata dal ciclone Stan si è trasformata in un punto rosso dal punto di vista sociale e politico, questo è quanto rivela uno studio elaborato da organizzazioni non governative che danno vita al Progetto di Osservazione e Vigilanza dei Diritti Politici e Civili dei Popoli del Chiapas 2006.

L'analisi segnala che nella regioni della costa e della sierra, colpite dall'uragano in ottobre, ci sono stati tra gennaio e maggio di questo anno 131 conflitti sociali, quasi il 40 per cento di tutti quelli del Chiapas.

Secondo lo studio, la causa del 63 per cento dei conflitti è stata la richiesta di aiuti per i disastrati, il ritardo con cui sono stati concessi e la lentezza nella pulizia degli alvei dei fiumi, le opere di mantenimento di strade e nella ricostruzione di ponti, così come nella costruzione e consegna di abitazioni ed aiuti al settore agricolo.

Il 27 per cento restante è stato generato da problemi di corruzione, tra i quali sottolineano la distribuzione selettiva di aiuti governativi e la deviazione di risorse pubbliche. Per il resto si è trattato essenzialmente di conflitti agrari e di accesso a risorse naturali.

Secondo la relazione La zona di Stan: faro rosso sociale ed elettorale, la situazione dei disastrati "arriva alla disperazione per l'arrivo anticipato della stagione delle piogge, l'avvio di una nuova stagione di uragani ed i ritardi nelle opere".

Nota che i ritardi governativi nelle opere di infrastruttura e di comunicazione renderà molto difficile, ed in alcuni casi impossibile, che centinaia di comunità possano votare nelle elezioni federali del 2 luglio ed in quelle statali del 20 agosto.

"Ad otto mesi da quando quel terribile fenomeno naturale ha compiuto il suo lavoro di distruzione nella sierra e nella costa del Chiapas, lasciando circa 700.000 disastrati nei 41 municipi ufficialmente dichiarati come zona di disastro, sono sempre più frequenti e violenti gli scoppi e le manifestazioni di dissenso, prodotti dai lenti avanzamenti governativi, nel processo di ricostruzione dell'infrastruttura sociale" - conclude lo studio.

Ulises Zapata ed Ariel Espinosa, presidenti municipali di Motozintla ed Acapetahua, hanno dichiarato che esiste un clima di "disperazione e paura tra la popolazione", perché gli abitanti "non capiscono nulla di tempi e di burocrazia".


Le piogge di quest'anno sono più intense del previsto
Gabriel León Zaragoza

A 14 giorni dall'inizio della stagione delle piogge, le precipitazioni pluviali registrate fino alla scorsa settimana superarono le previsioni ufficiali e l'apparizione dei primi cicloni ha messo praticamente in allerta rossa il sudest del paese.

In Tapachula, Chiapas, le acque hanno già abbattuto ponti fissi e provvisori ed hanno causato inondazioni per il drenaggio inefficiente e perché i governi federale e statale hanno avanzato troppo poco nelle opere che avrebbero dovuto realizzare l'anno scorso nelle regioni affettate dai cicloni Wilma e Stan.

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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