La Jornada - Sabato 14 gennaio 2006
Il delegato Zero abbandona il Chiapas e inzia il suo viaggio in Quintana Roo
MARCO ESORTA A NON FIDARSI PER EVITARE "FREGATURE" DAI NEMICI
Fuori programma, rivolge un breve discorso agli zapatisti di Cuxuljá

ELIO HENRIQUEZ ed HERMANN BELLINGHAUSEN - Corrispondente e inviato

Palenque, Chis. 13 gennaio - Il subcomandante Marcos ha chiesto alle basi di appoggio dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) "di non fidarsi" per evitare che il "nemico" li sorprenda "con una qualunque fregatura", mentre si svolge l'Altra Campagna. Durante un breve atto realizzato nella comunità di Cuxuljá, municipio autonomo Ernesto Che Guevara, nel suo passaggio verso Ocosingo e Palenque, il delegato Zero ha segnalato a centinaia di basi zapatiste: "dobbiamo stare attenti per non farci soprendere dal nemico", in previsione di provocazioni durante il semestre elettorale appena iniziato.

Il subcomandante Marcos è partito da San Cristóbal de las Casas alle 13 in direzione Palenque, dove pernotterà per poi partire sabato verso Quintana Roo e proseguire così il viaggio dell'Altra Campagna, iniziato lo scorso primo gennaio a San Cristóbal de las Casas.

Nel programma originale, modificato per la morte della comandante Ramona il 6 gennaio, Marcos aveva previsto di visitare la comunità di Moisés Gandhi, sede del municipio autonomo Ernesto Che Guevara. Alle 15 di oggi, mentre passava da Cuxuljá, al crocevia tra Altamirano e Moisés Gandhi, centinaia di basi di appoggio dell'EZLN (uomini, donne e bambini) l'aspettavano per salutarlo ed augurargli successo nel viaggio che farà per tutto il paese fino al 24 giugno.

"El nuevo amanecer del arcoiris"

Marcos è sceso dal furgoncino bianco con i vetri oscurati su cui ha viaggiato questa settimana e che questo sabato sarà cambiato con un veicolo degli aderenti alla Sesta Dichiarazione della Selva Lacandona in Quintana Roo, e si è diretto al negozio cooperativo El nuevo amanecer del arcoiris che sette municipi ribelli della regione Tzotz Choj gestiscono al crocevia di Cuxuljá.

Dopo qualche minuto, il delegato Zero è uscito con un sacchetto di popcorn in mano ed ha rivolto un breve messaggio, che è stato tradotto in tzeltal da uno degli incappucciati che hanno gestito l'evento: "Vogliamo ringraziarvi che siete venuti qui ad accompagnarci. Il giorno 8 dovevano venire a Moisés Gandhi, ma siamo stati colpiti dalla disgrazia della scomparsa della compagna comandante Ramona. Abbiamo dovuto rispettare il lutto e non siamo più riusciti a venire, ma vi ringraziamo di averci aspettato".

Li ha informati che quello che sta facendo è "proseguire col lavoro per cui ci hanno incaricato i compagni e le compagne, cioè di incominciare a cercare la parola di altri compagni che sono fregati come noi".

Ha aggiunto: "Adesso proseguiremo in un altro stato che si chiama Quintana Roo, dove staremo alcuni giorni e poi ce ne andremo per tutto il Messico". Ha detto anche che attraverso il Comitato Clandestino Rivoluzionario Indigeno e le giunte di buon governo, la Commissione Sesta dell'EZLN informerà le basi zapatiste sull'andamento dell'Altra Campagna.

Nella parte finale del suo messaggio ha avvertito le basi dell'EZLN: "Sia come sia, vi diciamo che non bisogna fidarsi del nemico che ci può fregare. Dobbiamo stare attenti per non farci soprendere".

Poi, dopo aver mostrato il sacchetto dei popcorn ed affermato "sono passato di qui a fare acquisti nella cooperativa", è risalito sul furgoncino ed oggi, alle 18, è arrivato a Palenque con il resto della carovana. In questa città si è sistemato negli uffici della Centrale Unitaria dei Lavoratori (CUT), come aveva già fatto la settimana scorsa.

A sera, i coordinatori dell'Altra Campagna e delle attività del subcomandante Marcos a Chetumal, Playa del Carmen e Cancun, hanno reso noto il programma dei prossimi giorni. È previsto che il delegato Zero partirà da Palenque alle otto di mattina di questo sabato in direzione Chetumal, dove alle 18 è programmato un incontro con membri di diverse organizzazioni, in un domicilio privato.

Per domenica è stata organizzata, nella capitale quintanarroense, una riunione con gli aderenti alle ore 13 nella casa dove sarà ospitato. Alle 18 ore si svolgerà una manifestazione nel parco Alameda, dove le comunità maya del sud di Quintana Roo gli consegneranno il bastone del comando, "una tradizione che si è andata perdendo nella zona", secondo i portavoci dell'Altra quintanarroense.

Lunedì mattina presto, Marcos andrà a Playa del Carmen, dove alle 4 del pomeriggio terrà un incontro con membri di organizzazioni ecologiste dello stato caraibico che simpatizzano con la Sesta. A partire dalle 17, nello stadio, ci sarà una festa musical-culturale con vari gruppi artistici della città e dei dintorni; il delegato Zero è atteso per le ore 19.

Da Playa del Carmen Marcos partirà martedì mattina con destinazione Cancun. Nel famoso (ma non popolare) centro turistico, il delegato Zero si incontrrà con abitanti della Cancun invisibile, di Isla Mujeres e Puerto Juárez, in un incontro privato, e poi uno pubblico.

In uno dei luoghi di maggiore contrasto socioeconomico del paese, Marcos ascolterà le esperienze di chi non viaggia in alto né è atteso da programmi TV quando arriva sulle bianche spiagge, recentemente danneggiate dall'uragano Wilma. Lì dove ci sono disastrati e disastrati.

Inizia una nuova tappa

Così, il primo round dell'Altra Campagna, che si è prolungato rispetto a quanto annunciato, si è concluso questa notte con la "consegna" del delegato Zero alla commissione coordinatrice dell'Altra Campagna in Quintana Roo. Ovvero, quando la sua sicurezza è passata dalle mani della "banda" chiapaneca ai quintanarroenses aderenti della Sesta Dichiarazione della Selva Lacandona. Questo sabato, l'Altra Campagna entra nella penisola dello Yucatan, lasciandosi il Chiapas alle spalle. E come diceva Julio Cortázar, "e adesso qui, ti voglio vedere".

Il subcomandante Marcos, che oggi si è riunito brevemente con basi di appoggio dell'EZLN che l'aspettavano al crocevia di Cuxuljá sulla strada per Palenque e Chetumal, lascia dietro di sè le terre del movimento zapatista e le sue "zone di influenza" come recita la più circospetta che precisa terminologia dell'Esercito federale. A partire da oggi, l'Altra Campagna procederà in senso contrario il Messico elettorale (tanto simile al "Messico immaginario", di Guillermo Bonfil) con la Commissione Sesta di un solo uomo, inviato dalla Comandancia Generale zapatista a percorrere dal basso il territorio nazionale.

Basi zapatiste sono accorse a salutare il passaggio in altri altri punti del tragitto verso il nord del Chiapas, come Primero de Enero, Agua Azul e San Miguel. Ma questa volta l'EZLN non esce a cercare solidarietà o aiuto, ma, come ha ripetutamente dichiarato "compagni". Al di là e di qua del movimento indigeno indipendente e la società civile filozapatista.

In modo non proprio esplicito, Marcos, nelle prime due settimane di gennaio, si è riunito con basi di appoggio dei cinque caracoles da quando ha lasciato La Garrucha nell'anno nuovo. A San Cristóbal sono convenute basi di appoggio dell'EZLN di tutte le regioni, ma in particolare de Los Altos che corrispondono al caracol di Oventic. A Palenque, di Roberto Barrios; a Huixtla, di La Realidad, ed a Cuxuljá, di Morelia.

Marcos ha toccato anche punti geografici del Chiapas fuori delle "zone di influenza", come erano intese fino ad ora che riflettono problemi e tipi di lotta tipici del resto del Messico meticcio: Tuxtla Gutiérrez, Tonalá, San Isidro, Unión Villaflores, Chiapa de Corzo. Già dalla tappa chiapaneca, Marcos ha dialogato con gruppi molto diversi, come la Sezione 7 del Sindacato Nazionale dei Lavoratori dell'Istruzione, il Fronte Civile Tonalteco, l'Organizzazione Proletaria Emiliano Zapata, l'Organizzazione Contadina Emiliano Zapata, i disastrati di Huixtla e Motozintla, o il Comitato delle Mense Scolastiche di Joaquín Amaro.

L'Altra Campagna si dirige dove non ci sono governi autonomi, né una sollevazione armata la cui negoziazione è ancora pendente, né più di mille comunità ribelli in resistenza. Ma, dove lottano individui, vicini, sindacati, famiglie, gruppi culturali o gay, cantanti hip-hop, artigiani, autisti. Ed anche addetti ai servizi turistici, emigranti, maquileros ed altri schiavi contemporanei.

Dietro, rimangono il Chiapas del "cambiamento" salazarista, dei "15 minuti" di Fox e la contrainsurgencia al sapore di Partito Rivoluzionario Istituzionale e Partito della Rivoluzione Democratica. Il Chiapas della militarizzazione. In un anno animato, di "road movies" in prima serata e candidati legati a marketing e sondaggi, tra proemi ed impeti, il delegato Zero si è dedicato a sfidare i metodi tradizionali di discussione dei partiti e della classe politica, o per lo meno, ad irritarli.

Il 19 gennaio Marcos arriverà a Merida, dopo essere passato per comunità maya e Chichén Itzá. Il giorno 20 parteciperà ad una manifestazione nella capitale yucateca, ed il 21 si dirigerà a Campeche.

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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