El Universal - Mercoledì 13 dicembre 2006
I mazahua chiudono 6 valvole del sistema Cutzamala
Si stima che rimarranno senza acqua oltre 6 milioni di persone tanto in Toluca come nel DF e nella Valle del Messico. Esigono una risposta alle loro richieste di acqua potabile, elettrificazione e strade
Ma. Teresa Montaño - corrispondente da Villa de Allende, Méx.

19:41 - Membri del Fronte Mazahua che da lunedì scorso hanno occupato le installazioni dell'impianto di Berros del Sistema Cutzamala, hanno concretizzato la loro minaccia ed oggi a mezzogiorno hanno chiuso sei valvole, per cui alle 15 l'amministrazione ha deciso di sospendere totalmente il servizio. Stamattina c'era stato uno scontro tra indigeni ed elementi dell'Esercito messicano.

Si stima che la carenza di acqua provocata dai membri del fronte che rimangono nell'impianto di Berros bloccandone i principali accessi e col controllo ancora di tre valvole, colpirà più di 6 milioni di persone tanto in Toluca come del Distretto Federale e nella Valle del Messico.

Stamattina, circa 30 elementi dell'Esercito Messicano sono entrati nell'impianto ed hanno cercato di sgomberare i 70 indigeni che occupavano l'istallazione e dopo un breve scontro con donne ed uomini, i membri del Fronte Mazahua hanno deciso di andarsene dall'edificio e si sono piazzati nell'accesso principale dove rimangono seduti impedendo il passo a lavoratori e veicoli.

Un altro gruppo di donne mazahua ha sotto controllo altre tre valvole, mentre circa 200 elementi della Polizia Federale Preventiva (PFP), dell'Agenzia di Sicurezza Statale (ASE) e dell'Esercito Messicano hanno preso posizione sia all'interno che all'esterno dell'impianto in vista di uno sgombero.

Alle 16 e15 due elicotteri della PFP e del governo mexiquense sorvolavano la zona.

Nel pomeriggio, il sindaco della capitale mexiquense, Juan Rodolfo Sánchez Góméz, ha confermato che l'impianto potabilizzatore di Berros ha deciso di sospendere totalmente la distribuzione d'acqua, dopo che integranti del Fronte Mazahua hanno chiuso diverse valvole di controllo.

Nella capitale mexiquense almeno 59 quartieri ed un quarto di milione di persone sono rimaste senz’acqua attorno alle 15 e 30, ma stime della stessa Commissione Nazionale dell'Acqua (CNA) indicano che qualcosa di più di 6 milioni di persone ne saranno toccate, includendo settori del Distretto Federale e municipi della zona metropolitana.

La capitale mexiquense riceve normalmente 2.200 litri al secondo dal sistema Cutzamala.

In totale la pianta potabilizzatrice di Berros distribuisce normalmente 15.500 litri d'acqua al secondo.

Nella mattinata il direttore generale della CNA, José Luis Luege Tamargo, aveva emesso un comunicato nel quale assicurava che nonostante le manovre del Fronte Mazahua la distribuzione di acqua era garantita.

Il sindaco di Toluca, Juan Rodolfo Sánchez Gómez, ha informato che a partire da domani, giovedì, l'acqua verrà portata da camion-cisterna, con un costo di duemila pesos al viaggio, però le scorte dureranno mezza settimana e dopo non ci sarà più acqua neanche di cisterna.

Il sindaco ha fatto ricadere la responsabilità direttamente sul deputato del Partito della Rivoluzione Democratica (PRD), Tomás Octaviano, che ha partecipato all'occupazione dell'impianto di Berros lunedì e ha detto che probabilmente lo citerà in giudizio.

Nell'impianto gli indigeni hanno dichiarato che non si muoveranno, finché non saranno soddisfatte le loro richieste di acqua potabile per circa 30 comunità, di elettrificazione e di strade.

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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