La Jornada – Lunedì 13 novembre 2006
Minera San Xavier si accinge ad estrarre oro e argento dal colle di San Pedro
In preparazione, con l'appoggio dei governi, la più grande tragedia ecologica in San Luis Potosí
Terre, falde acquifere ed aria saranno avvelenate, denunciano gli abitanti
HERMANN BELLINGHAUSEN

Cerro San Pedro, SLP. 12 novembre - La febbre dell'oro e dell'argento sta già distruggendo l'ambiente della zona più popolata di San Luis Potosí, attraverso un'azione che, secondo decine di gruppi e collettivi ambientalisti, è "criminale" ma conta sul sostegno entusiasta e personale del presidente Vicente Fox e del governatore panista dell'entità, Marcelo de los Santos Fraga, antico operatore di Amigos de Fox ed oggi amministratore vicino all'imminente mandatario Felipe Calderón.

Contro la migliore opinione di tribunali federali, perizie scientifiche, mobilitazioni cittadine e scandali per un omicidio, repressione e corruzione, la tristemente celebre Miniera San Xavier (MSX), duplicato corporativo della temibile multinazionale canadese Metallica Resources Inc, ha iniziato lo sfruttamento di taglio, a cielo aperto, del colle di San Pedro e dei suoi dintorni. Conta sul sostegno esplicito della Semarnat, la Sedena e la Presidenza, e vanta che agli inizi del 2007 potrebbe consegnare al prossimo capo dell'Esecutivo il primo lingotto d'oro e argento.

"Che orrore e, soprattutto, che dolore", dice questa mattina doña Conchita Calvillo, vedova del dottor Salvador Nava, mentre aspetta il subcomandante Marcos di fronte al cimitero di San Pedro, durante la visita dell'altra campagna sulla scena del crimine. Qui si trama la rapina mineraria più grande della già immensa offensiva neoliberale contro i terreni, mari ed acque del Messico. Ad otto chilometri dalla capitale potosina, la MSX sta per consumare un danno ambientale e patrimoniale senza precedenti.

Doña Conchita che ha già accompagnato lo zapatismo nei dialoghi di San Andrés, così come prima ha lottato insieme al dottor Nava nelle sue storiche battaglie per la democrazia (dal 1961 al 1992), ha avuto una breve conversazione col subcomandante Marcos e, senza volerlo, è diventata una figura tutelare dell'incontro dell'altra campagna con la tragedia che incombe sui municipi di San Luis Potosí, Soledad de Graciano Sánchez e Cerro de San Pedro, dove abitano circa un milione e mezzo di persone, il 40% della popolazione dello stato.

La novità del progetto è la brutalità delle procedure. La MSX per estrarre i bramati metalli userebbe 25 tonnellate di esplosivi, "cosa che provocherebbe un abbattimento dal colle di circa 80 mila tonnellate di materiale, ed al 40% di questo materiale trasportato e depositato nella vasca di decantazione, sarebbe applicata una miscela di 16 tonnellate di cianuro di sodio diluito in 32 milioni di litri d'acqua per estrarre i metalli preziosi", ha spiegato questa sera l'altra campagna in un meeting con più di mille partecipanti, realizzato nella piazza Fundadores della capitale, con la partecipazione del delegato Zero.

Lo sfruttamento minerario a cielo aperto è proibito nei paesi sviluppati, ma in posti "subalterni" del pianeta, come Africa centrale e Messico, i governi l'appoggiano come "fattore di sviluppo". Questo progetto implica la sparizione, a base di esplosivi, di un chilometro di montagne e sottosuolo, lasciando in otto anni (data termine dell'ambizioso progetto) un cratere di un chilometro di diametro per 300 metri di profondità. Questo in una zona ancora bella, semiarida, tipicamente mineraria.

Ai suoi piedi si trova la più grande falda acquifera dello stato che già adesso è insufficiente per fornire acqua a centinaia di migliaia di esseri umani, e che in futuro non solo diminuirà, ma sarà inquinata dal cianuro. La stessa compagnia mineraria, nella suo "studio di impatto ambientale", ammette che almeno il 20% della miscela di cianuro di sodio si volatilizzerà, avvelenando l'aria che respirano i potosini, dato che i venti dominanti soffiano da qui verso la valle centrale. Si genereranno nuvole letali di cianuro di idrogeno.

Citati per 50 milioni di dollari, la risposta della miniera

Da 11 anni, il Fronte Ampio Oppositore (FAO) alla MSX lotta nei tribunali e sul terreno per fermare questo sporco affare di investitori stranieri, sostenuti dalla Washington Group International. In risposta, la compagnia ha citato per 50 milioni di dollari 15 membri del FAO per "danni all'immagine" della società. E la legge? Bene, grazie.

La compagnia "mantiene il controllo politico del municipio", secondo i suoi critici. Ha finanziato le campagne elettorali del PRI e del PAN, compresa quella del governatore De los Santos, e nel municipio di Cerro de San Pedro sostiene un partito politico proprio: Conciencia Popular (sic), che già governa attraverso il sindaco Rosaura Loredo Loredo il cui marito, Santos Nava Arista, ex sindaco municipale, è agente della MSX e specula con le terre ejidali che, tramite il Procede, sono state vendute dagli agricoltori. Il danno si estenderà, per il resto, a migliaia di ettari di coltivazioni ed alla produzione di latte.

E mentre il popolo di Cerro de San Pedro (primo insediamento coloniale dell'entità, patrimonio culturale e insediamento degli indigeni huachichiles) sembra condannato a sparire, la Sedena ha già concesso alla MSX i permessi per gli esplosivi per polverizzare letteralmente la zona, "violando decreti e leggi". Sono già pronti mille 500 candelotti di dinamite da far esplodere nelle prossime settimane.

La Corsa all’Oro del nuovo millennio include, secondo il FAO e l'altra campagna, il presidente Fox, "implicato in minacce al precedente presidente municipale per obbligarlo a concedere l'illegale permesso a favore della società mineraria". Cerro de San Pedro sta per trasformarsi nel gioiello della corona del neoliberismo sfrenato.

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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