La Jornada - Giovedì 12 ottobre 2006
Il governo cerca di rendere elitaria la UAS
Marcos esorta ad impedire la privatizzazione delle università
Oggi parte in traghetto da Topolobampo verso La Paz

JAVIER VALDEZ CARDENAS E RAYMUNDO LEON - Corrispondenti

Culiacán, Sin., 11 ottobre - Il subcomandante Marcos, dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN), ha invitato giovani e docenti dell’Università Autonoma di Sinaloa (UAS) a lottare contro i tentativi del governo federale di privatizzare questi istituti di studio e renderli centri d’elite.

Davanti a circa 300 studenti e professori riuniti nella Città Universitaria - che sono rimasti fino alla fine nonostante il calore a quasi 40 gradi - Marcos li ha invitati ad unirsi alla lotta per la liberazione di oltre 30 detenuti, uomini e donne che non hanno commesso nessun crimine e che hanno partecipato alle recenti mobilitazioni di protesta, come quella di Atenco, nello stato del Messico.

All'alto rischio di privatizzazione delle università - ha osservato - si aggiunge la mancanza di spazi di lavoro e salari degni per chi esce da queste istituzioni. "Ed allora, alla fine (per trovare lavoro) non vale niente quanto avete imparato, dovevate invece dedicarvi a tessere relazioni pubbliche con la classe politica o col narcotraffico, che poi è la stessa cosa".

- Ieri un giovane avvocato le ha detto di avere l'impressione che l'EZLN stia svanendo Qual è il suo commento al riguardo? – ha chiesto La Jornada.

- Quello che sta accadendo è che sui mezzi di comunicazione, come ho spiegato a (Andrés Manuel) López Obrador, che, però non mi ha ascoltato, si creano e si fanno sparire i personaggi. Ad un certo punto sui media si era creato il personaggio di Marcos e si erano nascoste le comunità zapatiste ed ora il personaggio di Marcos non è più abbastanza attraente per i media che cercano qualche cos'altro.

Il dirigente dell'EZLN si è anche incontrato in privato con l'Unione delle Madri con Figli Desaparecidos ed il Comitato Eureka, i cui membri hanno insistito sulla necessità di non lasciare nell'oblio la lotta per la presentazione delle vittime della repressione degli anni '70.

Marcos ha risposto che dovrebbero unire questa lotta a quella di altri movimenti nel paese e dar vita ad una rete nazionale per scambiare informazioni su casi simili, come detenzioni e sparizioni di carattere politico.

Ha ribadito che tutti i partiti sono una "massa di ladri che là in alto si stanno arricchendo alle spalle del paese" ed ha affermato che sulla costa del Pacifico ha trovato una terra di usurpazioni dove i pescatori delle cooperative di Dautillos e Teacapán, nei municipi di Navolato ed Escuinapa, non hanno sostentamento e lavoro, ed i contadini sono espulsi dalle loro terre ed emigrano alla ricerca di un lavoro ed un salario.

Il delegato Zero dovrà "identificarsi"

Il delegato Zero partirà a mezzanotte di domani dal porto di Topolobampo, Sinaloa, per Pichilingue, nel municipio di La Paz, Bassa California Sud, perciò dovrà identificarsi con nome e cognome al momento di presentare il suo biglietto per imbarcarsi sul California Star. Non necessariamente rivelerà la sua identità, perché in generale non si chiede la credenziale di elettore né nessun altro documento ufficiale per l'imbarco.

Così ha assicurato oggi a La Paz Juan Plata Medina, portavoce della compagnia navale Baja Ferries, che ha spiegato che il subcomandante Marcos potrà viaggiare incappucciato e transitare liberamente come qualsiasi passeggero.

La società non può vendere un passaggio a qualcuno che utilizzi lo pseudonimo di subcomandante Marcos, ma in settimana è stato venduto un pacchetto di 40 biglietti ad una delegazione dell'EZLN e chiunque di loro può essere lui, ha commentato.

Ha dichiarato che quello che non è proibito è permesso, ed in questo senso non c'è niente che impedisca a Marcos di salire a bordo, quindi potrà rimanere a bordo con cappuccio o senza, con la garanzia che non sarà importunato.

Ha chiarito che nessuno può salire a bordo con armi, e questa regola è uguale per tutti, per i membri dell'EZLN, della Polizia Federale Preventiva o delle forze armate.

"Non abbiamo pensato a nessuna azione particolare per quel giorno; contiamo su sei elementi di sicurezza privata che anche loro viaggiano senza armi, e bastano. Se l'Esercito o qualunque altra autorità vuole salire a bordo, dovrà lasciare le sue armi in custodia della Baja Ferries", ha dichiarato.

"È solo un altro viaggio, un passeggero in più, ci auguriamo una traversata senza contrattempi", ha dichiarato il portavoce. Il traghetto salperà da Topolobampo a mezzanotte ed approderà a Pichilingue alle ore 6:30.

Nel frattempo, il sindaco di La Paz, il perredista Víctor Castro Cosío, ha avallato il giro che realizzerà Marcos per La Paz e Los Cabos ed ha dichiarato che, come cittadino, concorda come pienamente col movimento zapatista in difesa degli indigeni.

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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