San Cristóbal de Las Casas - 10 Novembre 2006
Bollettino Stampa N. 30

Continuano le minacce contro il Frayba
Terza denuncia in 19 giorni

Questo Centro dei Diritti Umani Fray Bartolomé de Las Casas denuncia che recentemente e durante le sue attività ha registrato vari atti di persecuzione.

Il fatto più recente ha avuto luogo alle 8 e 30 dell'8 novembre, quando il personale del Centro ha notato la presenza di una camionetta Ford bianca, con targa CX-95-437 dello stato del Chiapas, che era parcheggiata di fronte alla nostra sede e le persone sedute dentro stavano filmando gli accessi, la facciata ed i piani superiori delle installazioni di questo Centro.

Un altro fatto era accaduto sabato 4 novembre quando in una sessione di lavoro convocata dalla Società Civile Las Abejas in questo Centro, personale del Frayba ha scoperto due uomini infiltrati nella riunione ai quali è stato chiesto di andarsene. I due, interrogati separatamente, hanno detto di chiamarsi José Antonio López Hernández, mentre si erano registrati poco prima come Edgar Eduardo Ruiz e José Alfonso López Hernández. Più tardi si è presentato un altro individuo che si è presentato come Jerónimo Luna Sánchez e che era stato visto alcuni giorni prima mentre faceva la ronda vicino alle installazioni del Frayba.

Durante le mobilitazioni di protesta del 1° novembre, il Frayba ha registrato la persecuzione di tre sconosciuti contro un gruppo di difensori ed osservatori che finito il loro lavoro di documentazione dei diritti umani si stavano dirigendo verso il parco centrale della città di San Cristóbal: si sono messi a filmare da una camionetta grigia tipo Ford-Ranger con targa CY-02-834 dello stato del Chiapas, veicolo che li ha seguiti per un lungo tratto. Questo fatto è stato denunciato il 2 novembre.

Per quanto ricordato il Frayba riafferma che questi eventi non sono fatti isolati, ma sono collegati all'incursione nei suoi uffici del 22 ottobre, fatto denunciato pubblicamente e penalmente il 23 ottobre.

Un altro evento che è importante ricordare era successo il 7 ottobre di notte, quando l'automobile Tsuru, di proprietà di Mariel Cámeras, avvocato di questo Centro, ha avuto il parabrezza rotta dal lancio di una pietra. Sono stati inoltre rubati gli specchietti laterali.

I fatti degli ultimi giorni ribadiscono la persecuzione contro i difensori dei diritti umani, con speciale enfasi durante le recenti attività di protesta convocate da diverse organizzazioni sociali del Chiapas contro l'occupazione della Polizia Federale Preventiva nello stato di Oaxaca.

Un'altra volta torniamo a ricordare alle autorità che hanno l'obbligo di garantire protezione a coloro che promuovono e difendono i diritti umani, impegno sottoscritto nella Dichiarazione dell'ONU sul diritto di promuovere e difendere universalmente i diritti umani e le libertà fondamentali e che lo Stato messicano si è impegnato a rispettare.

Esigiamo alla Procura Generale dello Stato del Chiapas:

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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