La Jornada - Sabato 10 gigno 2006
Iniziano a Roma le giornate di solidarietà con Atenco
MOLTI GRUPPI NEL MONDO CONDANNANO L'OMICIDIO DI ALEXIS
HERMANN BELLINGHAUSEN

La morte dallo studente Alexis Benhumea, in agonia da più di un mese dopo l'aggressione della polizia a San Salvador Atenco il 4 maggio scorso, sta suscitando nuove espressioni di condanna internazionale contro il governo messicano.

In un messaggio pubblico rivolto alla famiglia Benhumea, l'altra campagna ed il popolo del Messico, i collettivi di Vancouver aderenti al viaggio zapatista sospeso ed organizzazioni solidali con Atenco hanno manifestato la loro "più profonda e sincera solidarietà davanti alla perdita fisica del compagno universitario".

Circa 20 organizzazioni della Columbia Britannica del Canada aggiungono: "Con rabbia e dolore siamo venuti a conoscenza di un'altra perdita. Per noi, Alexis non è morto, continuerà ad essere presente in ognuno dei nostri atti solidali e di condanna del governo capitalista assassino. Continuerà ad essere tra noi come un esempio di lotta libertaria, impegnata con quelli in basso e a sinistra. Una morte in più di cui i governi federale, statale e locale sono responsabili intellettuali e materiali".

Dopo di un mese di continue mobilitazioni e proteste in questa città canadese, oltre alla richiesta che cessi l'aggressione e per la liberazione dei prigioneri politici, le organizzazioni hanno riferito: "Col coraggio dei nostri compagni assassinati ed oltraggiati a San Salvador Atenco abbiamo realizzato diverse azioni di protesta, informazione e diffusione in molti luoghi e media alternativi e pefino commerciali".

Questo venerdì si sono svolte raccolte fondi in memoria di Javier Cortés ed Alexis Benhumea, i giovani morti per l'azione della polizia il 4 maggio.

"Ora, più decisi che mai, manteniamo il nostro impegno di continuare ad organizzarci e manifestare; col dolore convertito in coraggio, manteniamo alte le nostre bandiere con le consegne dei nostri fratelli e compagni in Messico, per l'umanità e contro il capitalismo.

"Vergogna al governo del Messico", ha dichiarato Anthony Moss, a nome del Kalpulli Técpatl-Ocelotl, di Albuquerque, Nuovo Messico. "La lotta e la solidarietà di Alexis non saranno vane. Continueremo ad appoggiare l'EZLN, la Commissione Sesta, il Fronte dei Popoli in Difesa della Terra e tutti quelli che lottano dal basso", ha aggiunto.

Questo venerdì sono iniziate a Roma, Italia, le giornate Sogni e Desideri Inarrestabili, nelle quali l'organizzazione Legal Aid gemella la lotta di Atenco con quelle di Parigi, Genova, Milano, Roma ed Euskal Herria.

Muguruza, in scena

Le giornate finiranno sabato 10 con un concerto di Fermín Muguruza & Fire Basque Departament e la Banda Bassotti di Torino. "Un unico filo unisce le storie di molte e molti nel mondo, storie differenti che si intrecciano in una moltitudine di vite e lotte, storie che parlano di libertà e, violentemente, di repressione e prigione. Un filo comune anche quello di reprimere il conflitto sociale invece di considerarlo sangue vitale per una democrazia realmente partecipativa", segnalano gli organizzatori.

Due giorni di iniziative "per raccontare e cantare storie, rivendicare il nostro diritto all'esistenza e resistenza, la nostra voglia di ridisegnare dal basso la mappa del mondo, per gridare insieme che non esistono prigioni buone", dichiarano.

Domenica 11 si realizzeranno a Barcellona due eventi dentro la campagna internazionale di appoggio. Nel pomeriggio, nella capitale catalana Manu Chao ed Amparanoia anticiperanno "in acustico" il loro atteso concerto del giorno 18, in appoggio ai prigionieri e prigioniere di Atenco.

Oltre a partecipare lo stesso giorno 11 alla Festa della Diversità di L'Hospitalet di Llobregat, i collettivi che appoggiano l'altra campagna si uniranno al piano di azione della Commissione Sesta dell'EZLN nell'argomento di Arte, Cultura e Comunicazione, per chiedere giustizia e libertà degli attivisti sociali, per cui si realizzeranno "azioni di solidarietà con i carcerati di Santiaguito in tutti i luoghi possibili".

Il passato mercoledì 6 si è svolta in Perù una marcia di protesta che è terminata all'ambasciata messicana a Lima. Lo stesso giorno ci sono state azioni nel centro di Parigi e Zurigo. Nel primo caso è stato proiettato il video Rompere l'assedio, prodotto da Canalseisdejulio che narra l'attacco in Atenco e sta girando il mondo.

Nella seconda città, l'Unione Messicana Svizzera ha dedicato il suo programma radiofonico "Il fiore della parola" ad analizzare la situazione di Atenco e dei detenuti ad oltre ad un mese dall'assalto poliziesco. Le azioni di informazione a Parigi sono diventate quotidiane. Intanto, da ieri e fino a domenica si effettueranno atti e riunioni in città come Buenos Aires e San Francisco, ed un incontro di organizzazioni binazionali il prossimo lunedì a South Central Farm, ormai ribattezzata "l'Atenco di Los Angeles", California.

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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