La Jornada - Venerdì 8 settembre 2006
La decisione, dopo la sentenza del tribunale elettorale
Comandi armati del Guerrero annunciano che riprendono le attività

SERGIO OCAMPLO ARISTA - CORRISPONDENTE

Chilpancingo, Gro, 7 settembre - Il Comando Magonista di Liberazione della Tendenza Democratico Rivoluzianaria - Esercito del Popolo (TDR-EP) ha annunciato che data la sentenza del Tribunale Elettorale del Potere Giudiziario della Federazione a favore di Felipe Calderón metterà fine alla tregua dichiarata a gennaio, "che abbiamo prolungato fino alla fine della contesa elettorale, mantenendoci in stato di all'erta per un possibile intervento dei corpi repressivi federali, precisando che agiremo solo militarmente in risposta ad azioni repressive governative".

Anche l'Esercito Rivoluzionario del Popolo Insorto (ERPI) ha emesso il suo comunicato numero 35, nel quale ha invitato "a lottare contro l'imposizione di un presidente spurio ed a trasformare questa lotta in una lotta contro l'impunità, l'imposizione e l'annullamento dei diritti politici fondamentali che sono costati il sangue dei movimenti rivoluzionari dell'Indipendenza, della Riforma e della Rivoluzione Messicana del 1910".

Nel comunicato emesso mercoledì, la TDR-EP considera che il presidente Vicente Fox, protetto da un cerchio poliziesco-militare, "ha sequestrato il Palazzo Legislativo, ha consegnata la sua sesta ed ultima Relazione di governo e se n'è andato via, rabbioso e vilipeso, verso il letamaio della storia... come un uccello rapace, il rappresentante della plutocrazia messicana è finito allo sbando".

Aggiunge che "il crescente e festoso movimento di resistenza popolare" che si sviluppa e rafforza in tutto il paese contro la frode di Stato e l'imposizione di un governo spurio ed antipopolare, e l'occupazione della tribuna legislativa, hanno impedito "al Presidente rapace di leggere il messaggio destinato a riprodurre un rituale cortigiano e, contemporaneamente, ha evidenziato ed ha fatto fallire la strategia repressiva che aveva preparato l'ultradestra yunquista contro un movimento sociale”.

Anche l'ERPI invita a "lottare contro l'imposizione di un presidente spurio" e incoraggia il popolo di Oaxaca a "continuare la lotta che porta avanti, combinando la resistenza pacifica con l'esercizio dell'autodifesa integrale".

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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