La Jornada - Giovedì 7 settembre 2006
Da venerdì l’Esercito realizza pattugliamenti nelle scuole di Salina Cruz
Gli abitanti valutano la possibilità di realizzare blocchi nell’istmo contro la pressione militare

Minacciati di morte conduttori di radio comunitarie
Il popolo contro Ulises Ruiz

HERMANN BELLINGHAUSEN - Inviato

Juchitan, Oax. 6 settembre - Venerdì scorso, l'Esercito federale ha iniziato pattugliamenti nel porto di Salina Cruz, circondando le scuole pubbliche dove i maestri tengono le riunioni. L'Assemblea Popolare dei Popoli di Oaxaca regionale (APPO) ha denunciato oggi che i veicoli militari trasportano "molti" soldati e sono scortati dalla polizia municipale. Alberto Toledo, della direzione collettiva provvisoria dell'assemblea dell'istmo, ha dichiarato che se proseguono le persecuzioni e non si risponde alle richieste del movimento popolare e magistrale (la scomparsa di poteri, la liberazione dei detenuti e le dimissioni del governatore), "stiamo valutando blocchi e l'occupazione di uffici governativi nell'istmo".

Da parte loro, i responsabili delle radio comunitarie dei popoli huave e mixe che operano nella regione ha ricevuto minacce di morte anonime, ma si sospetta da parte di priisti legati al governo. È il caso di Freddy Landa, conduttore di Radio Ayuuk nell'abitato di San Juan Guichicovi (che raggiunge 36 comunità mixe) che alla fine di agosto ha ricevuto telefonate che dicevano "o taci o ti facciamo sparire", in ovvia allusione alla copertura informativa realizzata dalla stazione radio del movimento popolare e magistrale. Le minacce sono continuate.

Radio Ikood trasmetteva da San Francisco del Mar per 20 comunità huave ed ha sospeso i suoi programmi davanti alla persecuzione ed alla paura di aggressioni. Ancora ieri, a Ixhuatán, i passeggeri di un’auto nera con i finestrini oscurati e senza targa chiedevano dell'annunciatore ikood Leonel Gómez. La gente si è molto preoccupata.

A sua volta, Delfino Juárez, della Ucizoni, assicura che esistono circa 70 mandati di cattura contro membri della sua organizzazione. "Temiamo per la vita dei dirigenti nelle comunità, e riteniamo responsabile Ulises Ruiz di quello che potrà accadere ai nostri compagni". Ucizoni, aggiunge, "da 22 anni lotta in difesa dei diritti dei popoli indigeni nell'istmo, quindi è naturale che concordi con la APPO che raggruppa e mette in contatto tutti quelli che cercano di aprire la strada ad una nuova società in Oaxaca".

E sottolinea: "Condividiamo una posizione unica che è la destituzione di Ulises Ruiz e la sparizione di poteri per permettere nuove elezioni" (precisamente quello che il governo federale sembra impedire con le sue lente risposte).

La APPO regionale si costruisce con questi elementi ed altre organizzazioni, e governi popolari come quello di San Blas Atempa. Guglielmo Salinas Galllegos, presidente del "municipio popolare ed autonomo" di Atempa, ricorda che la resistenza civile di questo municipio tehuano è in corso da un anno ed otto mesi, esistono 90 mandati di cattura contro gli abitanti, ci sono detenuti politici ed il tesoriere del municipio, Faustino Acevedo, è stato assassinato in maggio.

"Il popolo si è unito alla lotta magistrale per la caduta di Ulises Ruiz. La giunta popolare si regge grazie all'appoggio dei compagni residenti". Il sindaco di Atempa dichiara che la sua resistenza è anche per la destituzione della deputata priista locale Agustina Acevedo, cacique della zona, "per denunciarla, perché sappiamo di tutti i brutti traffici che ha fatto lei e la sua gente". Questo è, sicuramente, l'unico governo di Atempa che riconosce l'amministrazione ufficiale di Oaxaca, sebbene basta andare sul posto per constatare che il "municipio" priista esiste solo in alcune case private. Qualcosa di simile a quanto accade col governo dello stato.

Mentre anche a San Pedro Huilotepec si dissolve il municipio priista davanti allo scontento popolare, la APPO crea nell'istmo l'assemblea cittadina dei popoli di Tehuantepec e le assemblee popolari di Jalapa del Marqués, Salina Cruz e Matías Romero. Quella di Juchitán è in via di formazione.

Formano la APPO regionale anche la Coalizione Operaia, Contadina e Studentesca dell'Istmo (COCEI), la sezione 22 dei lavoratori dell'educazione e la sottosezione 2 della sezione 35 del Sindacato Nazionale dei Lavoratori della Segreteria di Salute. Il movimento femminile Otto Marzo, il Fronte Comune Tehuantepecano, la Promotrice Democratica dei Genitori di Jalapa del Marqués, la Scuola Normale Urbana dell'Istmo, il Fronte Unico di Difesa Indigena di Matías Romero e gruppi organizzati in almeno altri 10 municipi.

Picchiatori priisti contro docenti

Siccome nella regione è stata esercitata una forte pressione istituzionale sui genitori per "tornare in classe", Alberto Toledo, della APPO, dichiara: "Non permetteremo più che si istighino o intimoriscano i genitori in nessun municipio dell'istmo". Ratifica inoltre l'appoggio ai normalisti aggrediti a Ixtepec "con il tentativo di sequestro della dirigente".

Questo lunedì, infatti, un gruppo di normalisti sono stati aggrediti a colpi d'arma da fuoco e bastoni da autisti, esattori ed impiegati della linea di autobus Omisa. La presidentessa del comitato esecutivo studentesco della scuola Normale e l'Università Pedagogica, Cyhthia Nolasco, riferisce che questo è accaduto quando i giovani avevano chiesto dei bus per recarsi alla mobilitazione di martedì a Juchitán. Davanti alla risposta negativa di Omisa, gli studenti avevano bloccato la strada e l'azienda aveva risposto con i suoi picchiatori. Diversi normalisti sono rimasti feriti, in particolare Javier Cruz Méndez, con varie fratture, e Jonathan Ramos Cacho.

La APPO chiede che cessino le azioni dei gruppi di picchiatori priisti. Il portavoce Toledo inoltre dichiara: "non permetteremo più che fermino nessuno".

I diversi intervistati hanno ripetuto un dato che aiuta a comprendere la particolare belligeranza del priismo nell'istmo di Tehuantepec. È l'unica regione oaxaqueña dove il PRI è riuscito a vincere (di misura) nelle elezioni federali del 2 luglio; questo incoraggia i funzionari e le autorità "madracistas".

Con tutti questi ingredienti, incominciando dall'inizio di militarizzazione a Salina Cruz (ed anche nella Sierra Nord dopo la comparsa "opportuni" guerriglieri della settimana scorsa) più la pressione diffusa del narcotraffico nell'istmo e sulla costa, la popolazione sia indigena (zapoteca, mixe, huave) che meticcia, ha deciso in numero crescente di disconoscere l'attuale governo dello stato. Questo venerdì manifesteranno "in massa" il magistero e la APPO a Salina Cruz per chiedere la fine della militarizzazione.

È nell'istmo che Ulises Ruiz ha il suo rancho, per nulla modesto a partire dal nome: "Il Privilegio", a San Felipe Zihualtepec, nella mixe bassa.

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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