La Jornada - Mercoledì 7 giugno 2006
Il governatore mexiquense nega che si stia perseguitando membri del FPDT
I poliziotti continueranno a stare in Atenco: sono necessari per preservare l'ordine
Un avvocato denuncia irregolarità nella prima udienza contro 156 persone

ISRAEL DAVILA - CORRISPONDENTE

Metepec, Mex, 6 giugno - La presenza della polizia continuerà a pattugliare San Salvador Atenco, perché non ci può essere nessun luogo né municipio alcuno senza poliziotti - ha affermato oggi il governatore Enrique Peña Nieto, che ha assicurato che si sono ripresi gli operativi di polizia in quel municipio solo per preservare l'ordine.

Dopo aver inaugurare qui un asilo pubblico, il mandatario statale ha rifiutato che ci sia l'intenzione di perseguitare e minacciare i membri del Fronte dei Popoli in Difesa della Terra (FPDT), per cui i pattugliamenti nella località non cesseranno.

"Il governo ed i suoi poliziotti stanno semplicemente vegliando perché le condizioni siano di pace e di ordine nello stato; non c'è persecuzione di nessuno... la cosa più importante è che possiamo occuparci delle legittime domande della popolazione di Atenco" - sono state le sue parole.

Peña Nieto ha chiarito che gli agenti stanno ancora ricercando delle persone che hanno mandati di cattura pendenti per essere 'presunti responsabili' del fermo di funzionari pubblici mexiquenses. Tra di loro c'è América del Valle, figlia di Ignacio del Valle, leader del FPDT.

Denunciano irregolarità nel processo

In Almoloya de Juárez c'è stata oggi la prima udienza con presentazione delle prove nel processo contro 156 persone per attacco alle vie generali di comunicazione.

Gli avvocati difensori speravano che oggi si presentassero i primi poliziotti statali per identificare i presunti responsabili dei blocchi sulla strada Lechería-Texcoco, lo scorso 3 maggio, ma questo non è successo.

Il giudice ha preferito che quegli accusati che si erano rifiutati di rendere testimonianza finora, lo facessero oggi. Questa scelta è stata messa in discussione da alcuni avvocati, come Bárbara Zamora che ha detto che "si tratta di un'irregolarità processuale".

Durante la seduta solo 15 persone hanno testimoniato. Tutti hanno negato il loro coinvolgimento nei fatti che sono loro imputati ed hanno affermato che il giorno del blocco della strada non si trovavano in Atenco.

Il direttore impedisce l'entrata in carcere

Medici generali e psicologi non hanno potuto oggi entrare nella prigione di Santiaguito per occuparsi dei detenuti, nonostante avessero l'autorizzazione del giudice che li processa.

Il direttore del centro penitenziario, Irineo Sánchez, ha proibito loro l'accesso, con la scusa che il permesso che avevano non portava la data di oggi.

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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