La Jornada - Mercoledì 6 settembre 2006
Hanno deciso che Calderón è il nuovo presidente del Messico

E adesso?
TEPJF: le elezioni non sono state pulite, però sono valide

Politica

Calderón si appella all'unità - López Obrador lo disconosce

Nel suo primo messaggio come presidente eletto, Felipe Calderón ha fatto un appello al dialogo ed all'unità, ha promesso di incorporare nel suo governo le proposte dei suoi contendenti ed ha annunciato che rafforzerà il ruolo delle forze armate come garanti della sovranità nazionale.

Anche se con anomalie importanti, il TEPJF decide che le elezioni sono valide

Anche se si sono riconosciute irregolarità gravi, il Tribunale Elettorale del Potere Giudiziario della Federazione (TEPJF) ha dichiarato valide le elezioni del 2 luglio scorso ed ha deciso che il presidente eletto è il panista Felipe Calderón per il periodo 2006-2012. Secondo le cifre ufficiali, il michoacano ha ottenuto 14 milioni 916mila 927 voti - il 35,71 per cento -, mentre 14 milioni 683mila e 96 sarebbero i voti di Andrés Manuel López Obrador - il 35,15% -, cioè una differenza di 233 mila 831 voti, lo 0,56 per cento.

Felipe Calderón, membro di una delle famiglie custodi di Azione Nazionale

Felipe de Jesús Calderón Hinojosa, dichiarato presidente dal Tribunale Elettorale del Potere Giudiziario della Federazione, è nato in Morelia, Michoacán, nel 1962. Si é laureato nella Escuela Libre de Derecho...

Ci sottomottiamo al controllo della storia - dice il magistrato Castillo

Fuori dal tribunale elettorale decine di manifestanti gridavano slogan contro l'imminente convalida della ''frode elettorale'', mentre nella sala interna, il magistrato presidente, Leonel Castillo González, affermava che con la sua decisione si rendeva conto al popolo del Messico ''del come abbiamo assolto la nostra funzione'' e ''ci sottomettiamo al controllo, non solo del presente, ma anche del futuro e della storia''.

L'ingerenza di Fox è stata la maggiore irregolarità

Non c'è stato un solo magistrato che non l'abbia segnalato: l'intromissione del presidente Vicente Fox è stata la maggior irregolarità incontrata durante il processo elettorale. "Ricordiamo che è arrivato a fare commenti indiretti o metaforici che incidevano sulle posizioni politiche che riguardavano le elezioni; ingerenze che costituiscono la maggior irregolarità riscontrata durante le elezioni" - ha sostenuto la magistrata Alfonsina Bertha Navarro.

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(a cura del Comitato Chiapas di Torino)

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