La Jornada - Giovedì 6 Luglio 2006
La truffa c'è stata alla chiusura dei seggi, nell'IFE e "col patrocinio della Presidenza"
EZLN: l'attuale frode è più sofisticata di quella del 1988
Il pomeriggio del 2 luglio, Fox chiamò Ugalde perché si modificasse il PREP

HERMANN BELLINGHAUSEN

Il subcomandante Marcos ha dichiarato che domenica si sarebbe commesso una frode nell'elezione presidenziale, operata nell'Istituto Federale Elettorale (IFE), in combutta con la Presidenza della Repubblica. Durante la trasmissione di Radio Insurgente in onda nella capitale questa notte, ha parlato di una frode "più sofisticata" che quella del 1988 che è iniziata nel momento in cui si chiudevano i seggi in tutto il paese. Nonostante la posizione dell'altra campagna, esplicitamente critica sul sistema elettorale, "per una questione etica, come zapatisti, se vediamo che qualcosa va male, lo dobbiamo dire. E quello che stiamo vedendo, è che stanno facendo lassù in alto una frode" - ha detto Marcos.

Verso la fine dell'emissione di Politica di strada per Radio 620, che era dedicata ai superstipendi percepiti dal Presidente, dai senatori, dai deputati e da alcuni governatori, il delegato Zero ha detto che, secondo informazioni ricevute dalla Commissione Sesta, c'è stata una frode nelle elezioni presidenziali: "Si sarebbe operata nell'IFE, in complicità, o piuttosto col patrocinio, della Presidenza della Repubblica". Marcos ha parlato di "una riserva da un milione ad un milione e mezzo di voti che sarebbero stati amministrati per beneficiare il candidato di Azione Nazionale, Felipe Calderón".

Il 2 luglio, tra le cinque e mezza e le sei del pomeriggio, ci sarebbe stata una telefonata di Vicente Fox a Luis Carlos Ugalde, presidente dell'IFE, "per chiedergli di modificare l'entrata dei dati del Programma di Risultati Elettorali Preliminari (PREP) in modo tale da immettere per primi i seggi che avevano votato per Felipe Calderón e per poi spartirsi gli altri voti". Secondo questa informazione, "il candidato del Partito della Rivoluzione Democratica sarebbe in vantaggio da un milione ad un milione e 500mila voti rispetto ad Azione Nazionale, ma questa giocata sta modificando il risultato".

Ha aggiunto, rivolgendosi ai radioascoltatori: "Se lei ha qualche dubbio, se ha visto ieri la televisione, c'è stato il messaggio del presidente dell'IFE, signor Ugalde, ed immediatamente dopo, frazioni di secondo, il messaggio di Vicente Fox, che rispondeva già al messaggio. È chiaro che sapeva quello che avrebbe detto l'IFE, prima che fosse reso pubblico dal presidente di quell'istituto. Secondo l'informazione che ci è arrivata, si sono messi d'accordo per fare questa frode e per imporre Felipe Calderón".

Poi ha aggiunto: "Adesso quello che si sta giocando è chi rimane con i finanziamenti della Presidenza della Repubblica. Li vuole Felipe Calderón anche per coprire le spalle a tutti i traffici fatti dalla coppia presidenziale di Vicente Fox e Marta Sahagún".

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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