Ai componenti della PFP (Polizia Federale Preventiva) e dell'Esercito

Fratelli:

noi, uomini, donne, bambini, anziani integranti dei popoli e delle organizzazioni che fanno parte dell'Assemblea Popolare dei Popoli di Oaxaca ci rivolgiamo a voi rispettosamente per manifestarvi quanto segue.

Come sicuramente vi avranno detto, noi membri della APPO siamo in lotta da 4 mesi. Come vi avranno detto, lottiamo perché Ulises Ruiz Ortiz smetta di essere governatore dello Stato.

Quello che sicuramente non vi avranno detto è perché vogliamo che questa persona se ne vada, vogliamo che se ne vada perché durante il suo mandato ha fatto uccidere più di 35 compagni impegnati nella lotta sociale, perché migliaia di milioni di pesos che dovevano essere destinati a opere di salute, costruzione di case, educazione, ad alleviare il dolore e le necessità del popolo sono stati incanalati nella campagna elettorale del suo Candidato presidente Roberto Madrazo, alla costruzione delle sue ville e al rafforzamento delle sue imprese; perché ha distrutto i simboli più importanti della nostra capitale: lo zócalo, la Piazza della danza, la Fonte delle Sette Regioni ed ha praticamente privatizzato l'edificio del palazzo del governo, la camera dei deputati e perché ha incarcerato più di 200 dirigenti delle comunità.

E tutto mentre i nostri bambini nelle comunità muoiono di fame e malattie, mentre sulle nostre tavole ci sono solo miseria e fame, mentre le nostre scuole cadono a poco a poco sotto i colpi del tempo, Ulises spende milioni di pesos nei suoi lussi e capricci e quando nel passato lo abbiamo segnalato, al posto di ascoltarci e cercare di essere un buon governante ha risposto con pallottole, tortura e morte.

Per questo vogliamo una soluzione.

Non siamo stranieri in questa terra, non c'è gente di altri stati tra di noi.

Noi siamo messicani come voi, come voi amiamo la bandiera, i maestri da piccoli ci hanno insegnarono ad amarla, ad avere un profondo rispetto per la nostra bandiera, come voi l'amiamo e abbiamo giurato di difenderla.

Disgraziatamente la nostra Patria e la nostra Bandiera oggi sono tradite e messe in vendita da coloro che dovrebbero essere i primi a difenderle ed onorarle e uno di loro è proprio Ulises Ruiz Ortiz.

Non siamo un piccolo gruppo di radicali come forse vi stanno facendo credere.

Nello stato di Oaxaca vivono in totale 3 milioni e mezzo di persone, abbiamo realizzato mobilitazioni alle quali hanno partecipato più di un milione di persone, cioè circa un terzo della popolazione totale e, se teniamo conto che dalle comunità lontane non hanno potuto partecipare tutti coloro che lo volevano, possiamo a ragione dire che chi chiede la caduta del tiranno sono più di due milioni di persone.

L'APPO è formata da centinaia di organizzazioni sociali, da centinaia di comunità, da centinaia di municipi e agenzie che con decisioni prese in assemblee si sono unite in questa lotta per la caduta del tiranno.

Non siamo violenti, non c'è niente di più dolce di una maestra oaxaqueña; non c'è niente che dia più amore di un padre contadino. Voi dovete saperlo bene perché anche voi fate parte del popolo messicano, anche voi siete figli di contadini, di muratori, di operai, di lavoratrici domestiche, voi sapete che il popolo non è violento per natura.

La costruzione di barricate, per esempio, è stata la risposta alle incursioni degli squadroni della morte, al servizio di Ulises Ruiz Ortiz (URO) (formati da delinquenti fatti uscire dalle carceri per aggredire il popolo, da membri della UPOE, FPAR), notte dopo notte nella città di Oaxaca.

Queste "operazioni punitive" hanno lasciato 5 morti, tutti dalla nostra parte: 3 uomini e 2 bambini sono stati assassinati in queste incursioni notturne. Per questo sono sorte le barricate, per impedire il transito a questi squadroni della morte con i quali URO cercava di distruggere l'APPO.

Le barricate sono solo azioni difensive, se la Federazione (FOX) fosse intervenuta per destituire l'assassino Ulises Ruiz Ortiz, niente di questo sarebbe accaduto, noi staremmo lavorando nelle nostre officine, nelle nostre scuole, nei nostri campi.

La lotta del popolo di Oaxaca è una lotta pacifica, abbiamo cercato di essere rispettosi della nostra costituzione, non abbiamo nessuna arma da fuoco.

Non siamo violenti però amiamo la nostra vita e la nostra libertà, siamo alla ricerca di una migliore Oaxaca per i nostri figli, di una migliore Oaxaca per tutti.

Signori dell'esercito e della PFP

Fratelli:

vi chiediamo che di non scontrarvi contro il popolo dal quale voi stessi provenite, del quale voi stessi fate parte, per un pugno di pesos non diventate assassini al servizio di questi vendipatria.

Uno non può sempre fare ciò che vuole, ma ha il diritto di non fare ciò che non vuole: se è vero che ricevete ordini, è anche vero che potete rifiutarvi di obbedire, rifiutarvi di reprimere, rifiutarvi di sparare contro il popolo di Oaxaca, come hanno già fatto centinaia di Poliziotti Statali che prima di sparare contro il popolo di Oaxaca hanno preferito rinunciare.

In voi è deposta la difesa della nostra Patria, non trasformatevi in assassini al servizio di coloro che oggi la calpestano e la offrono al miglior compratore.

Fraternamente
Assemblea Popolare dei Popoli di Oaxaca

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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