http://www.narconews.com/otroperiodismo/ - 5 gennaio 2006
Uno zero a sinistra non vale niente; per questo il nome di Delegato Zero
Marcos denuncia il PRI

di Concepción Villafuerte - dal Chiapas con la Brigada Amado Avendaño Figueroa

San Cristóbal de Las Casas, Chiapas, 4 gennaio - Il Subcomandante Marcos ha invitato la gente "semplice ed umile" ad abbandonare il Partito Rivoluzionario Istituzionale (PRI) "che è cresciuto sul sangue, l'umiliazione e la morte degli indigeni del Messico".

Nel quarto giorno dell'Altra Campagna, il Delegato Zero si è riunito con circa 200 evangelici del Consiglio dei Rappresentanti Indigeni degli Altos del Chiapas (CRIACH) e nel pomeriggio ha comunicato che oggi, giovedì, visiterà Chiapa de Corzo alle ore 12 e Tuxtla Gutiérrez alle quattro del pomeriggio.

Marcos ha affermato che "il PRI è composto da veri vigliacchi, assassini e bugiardi, tutti, da Roberto Madrazo fino al poveraccio in basso che sta aizzando la gente".

Ha indicato come responsabili i caciques priisti di San Juan Chamula delle espulsioni per motivi religiosi che hanno provocato negli ultimi 30 anni circa 40 mila profughi negli Altos del Chiapas.

Ore prima che iniziasse il piccolo meeting celebrato nella colonia La Hormiga, gruppi indigeni antagonistici distribuivano volantini contro l'arrivo del leader zapatista.

"Quello che dobbiamo fare è dire a tutti i compagni che sono gente umile e semplice, di uscire da questo partito politico, perché non fanno altro che macchiarsi le mani di sangue ed arricchire altri", ha detto Marcos.

Pasquale López Gómez, presidente di un consiglio comunale, ha chiesto in una lettera al Subcomandante Marcos, di "riflettere sul pericolo di scontro tra gli abitanti della zona realizzando eventi che causano paura tra la gente, abituata a vivere in pace".

Ma, Marcos ha risposto che gli zapatisti non cercano lo "scontro tra fratelli in basso, no, noi no, è il PRI quello che li tiene qui a soffrire, quello che li ha espulsi dalle loro comunità".

"Il PRI va e viene da un governo all'altro, e gli indigeni continuano ad essere disprezzati. Qui a La Hormoga, dove si vuole intromettere il PRI per dividere, vengo a dirvi: bisogna mandare al diavolo questo partito politico, dite a tutti di uscirne".

Nel pomeriggio Marcos ha partecipato ad un festival di promozione della Sesta Dichiarazione della Selva Lacandona nella piazza della Cattedrale al quale hanno assistito circa mille persone.

Ha detto che la trasformazione di tutto quello che non va nella società non la farà il governo, "lo dobbiamo noi qua in basso, che è dove nasce un pensiero volto a come si deve trasformare questa società, e noi diciamo che è in basso a sinistra".

Per questo, ha detto, gli zapatisti hanno scelto "il numero o il nome di Zero, e uno zero a sinistra, per il mondo in alto non vale, non vale niente; questo vogliamo essere, abbiamo messo sub delegato per essere uno zero in basso e a sinistra!".

Continua il viaggio in Chiapas

Il 5 gennaio il Delegato Zero saluterà Chiapa de Corzo, terrà una riunione con un gruppo di persone che lo informeranno sulla situazione del posto; i problemi in tutti i villaggi sono molti e c'è solo il tempo di conoscerli.

Qui, a Chiapa de los Indios, il nome originale del luogo, c'è il Cañon del Sumidero, consegnto ad aziende turistiche private che hanno costruito un "centro ecoturistico", che al turista locale, solo per arrivarci e visitarlo, costa al meno 50 dollari a persona.

Qui c'è anche la fabbrica di mosche (mosche mampas, le chiamiano i chiapanechi). Con tecnologia straniera, si generano mosche sterili che vengono diffuse in tutto lo stato per combattere la mosca del Mediterraneo, una piaga che se arrivasse ai gringo causerebbe danni incalcolabili. Quindi, è più facile per loro tenere qui questa fabbrica inquinante le cui scorie inquinano le acque del fiume Grijalva. Oltre al pericolo per i lavoratori dovuto all'inquinamento radioattivo al quale sono costantemente esposti.

Qui, stanno inoltre costruendo il nuovo aeroporto internazionale, costerà milioni di dollari anche se agli abitanti del posto non arriverà nemmeno un misero dollaro, dato che le imprese costruttrici utilizzano solo manodopera a basso costo.

Di Chiapa c'è molto da dire, ma il Sup lo sa già, avrà solo la conferma delle informazioni.

Quindi si trasferirà a Tuxtla Gutiérrez, la capitale chiapaneca. Lì sarà ricevuto dai maestri della sezione sette del Sindacato Nazionale dei Lavoratori dell'Istruzione, non tutti, sarà un settore, o piuttosto, una setta di maestri perché benché siano "democratici", ce ne sono alcuni "più democratici di altri" e preferiscono incontrare l'EZLN nell'ombra, come hanno già fatto precedentemente. Per questo, se ora decidono di partecipare, dovranno farlo apertamente.

Pernotterà a Tuxtla, il venerdì 6 gennaio arriverà a Tonalá, uno dei 41 municipi costieri colpito dal ciclone Stan, i cui danni non si conoscono esattamente ma che non è stato così colpito quanto i municipi alla frontiera con il Guatemala. Proseguirà poi verso Huixtla.

Il giorno seguente si dirigerà verso Comitán, arriverà a Moisés Gandhi, capoluogo del municipio autonomo 17 de Noviembre. Ci sarà senza dubbio festa perché è un'altro luogo zapatista, e lì aspetterà la Delegazione dello Yucatan che arriverà per portarlo nella penisola dove altri compagni di "otroperiodismo" copriranno il viaggio.

Con questa cronaca lascio il tragitto per il Chiapas (altri di "Otro Periodismo" seguiranno il tragitto in questo stato), la Brigada Amado Avendaño Figueroa cambierá nome in territorio dello Yucatán, i compagni giornalistis yucatechi la rilevano e porteranno avanti l'informazione.

Grazie per l'attenzione. Vi saluta Concepción Villafuerte. Arrivederci.

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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