Rete Oaxaqueña dei Diritti umani
Relazione - di Alicia Mesa
Il testo integrale della Seconda Relazione della Rete Oaxaqueña dei Diritti Umani si può consultare on-line
(gennaio 2001)
Oaxaca, al sudest del Messico, confina con gli stati di Chiapas, Guerrero, Veracruz e Puebla. Il suo territorio rappresenta il 4,8 % della superficie del paese e, con 3.228.895 abitanti, è uno degli stati con minore densità di popolazione. Oaxaca, insieme al Chiapas e al Guerrero, è una degli stati più poveri del paese. Questo si osserva nel livello di entrate dove più della metà della popolazione economicamente attiva riceve meno di un salario minimo o non riceve alcuna entrata e la maggioranza dei municipi sono ad alta emarginazione. Questo spiega perché il nostro stato abbia un alto indice di migrazione verso il nordovest del paese e degli Stati Uniti, soprattutto in età compresa tra i 15 ai 49 anni.
Una delle caratteristiche principali dello stato è la diversità delle popolazioni che la come gli amuzgos, cuicatecos, chatinos, chinantecos, chocholtecos, chontales, huaves, ixcatecos, mazatecos, mixes, mixtecos, nahuas, triquis, zapotecos, zoques o tacuates, e perfino popolazioni di origine africana. Per questo, negli ultimi 20 anni si è cercato di progredire verso un pluralismo giuridico dello stato che permetta il riconoscimento dei diritti indigeni a partire da diverse leggi; tuttavia, non esistendo una cornice giuridica nazionale, questi diritti rimangono limitati.
Dei 570 municipi che esistono, 418 hanno una presenza prevalentemente indigena ed approssimativamente una terza parte dello stato parla alcune lingue originarie. Questo fa si che il 53% del totale indigeno nazionale si trovi ad Oaxaca. Dovuto alla relazione dei popoli con la terra, la maggioranza delle unità di produzione rurale nello stato sono collettive, cioè il 44,1 % si trova sotto il regime comunale e 27,0 % sotto quello ejidale rimanendo solo un 28,5 % di proprietà privata.
La maggioranza della popolazione oaxaqueña si dedica ad attività primarie. In accordo con i dati dell'INEGI, il 14,22 % della superficie statale è utilizzato per l'agricoltura ed l’8,27 % per pascoli. Per l'ottenimento di risorse del legname sui usa il 38,92 % di boschi, il 37,06 % di selva ed l’1,53% per altri usi come l'estrazione della palma. In quanto all'agricoltura la superficie non seminata è maggiore della superficie coltivata a causa delle siccità, alle terre in riposo, alla mancanza di crediti e sussidi come il basso rendimento delle coltivazioni. A questo si somma che a causa della sparizione e riduzione delle istituzioni che appoggiano l’agricoltura non si è avuta assistenza tecnica ed assicurazioni, rendendo più difficile la situazione - soprattutto - per le comunità con poche risorse.
Altre situazioni che aggravano le condizioni dell’agricoltura oaxaqueña sono state i conflitti per i confini delle terre nei quali sono morte centinaia di persone senza che questi si risolvano. Inoltre, esistono fattori come le invasioni di terra, l’esproprio, l'estrazione indebita delle risorse naturali e l'attuale Programma di Certificazione di Diritti Comunali, Procede - PROCEDECOM che tendono ad individualizzare la terra delle comunità e degli ejidos trasgredendo la cultura e l’organizzazione socioeconomica indigena.
Il processo di decomposizione del tessuto sociale delle comunità si aggrava in alcuni zone per l'implementazione dei Megaprogetti e dei corridori turistici o industriali che si progettano senza la consultazione delle popolazioni colpendo la vita comunitaria degli stessi e l'ecosistema. Ad Oaxaca, si è disegnato il megaprogetto dell'Istmo, il corridoio turistico Costa - Pacifico, il corridoio tessile tra Guerriero ed Oaxaca come il progetto della Cuenca del Papaloapan che unisce al Golfo con Tuxtepec. Dentro gli obiettivi di questi si trovano concentrati elementi delle catene produttive mondiali, inglobando macchinari e manifatturiere delle parti; divenendo centri di distribuzione intercontinentale ed assi di trasporto regionali per vincolare le coste messicane del nord e sudorientale del paese; diventando corridori multimodali per l'incrocio di merci, soprattutto nella regione dell'Istmo. Tra questi progetti si trovano investimenti minerari, forestali, della pesca, eccetera.
In contemporanea, nella regione dell'Istmo è aumentata la presenza dell'esercito a partire dai suoi stanziamenti e dalla modernizzazione delle basi militari. Questo non risulta strano, poiché a partire dal 1994 è aumentata la presenza delle forze armate in comunità e strade dello stato, dovuto al contesto nazionale di emergenza di gruppi armati e alle nuove attribuzioni che il potere civile ha ordinato con la scusa della sicurezza pubblica per combattere il narcotraffico. Si è avuta una crisi istituzionale a causa dell’incapacità del potere civile di risolvere il narcotraffico e i conflitti di sicurezza pubblica, sociali, e perfino tra comunità e municipi, che ha portato a sottoutilizzare le forze armate togliendoli della sua missione principale che è la difesa del territorio e la sovranità. Questo si è ripercosso su gravi violazioni ai diritti umani come il diritto alla vita, l'integrità fisica e psicologica, la libertà di espressione ed organizzazione tanto di cittadini comuni come di persone appartenenti ad organizzazioni sociali o giornalisti.
Un caso preoccupante di intervento delle forze armate e poliziesche in funzioni di contrainsurgencia, è quello della regione Loxicha, dove a causa dell'apparizione dell’autodenominatosi Esercito Popolare Rivoluzionario in La Crucecita, Huatulco, si commisero più di 15 assassini e si imprigionarono 137 persone. Fino ad ora ne sono stati liberati 51 per mancanza di prove; tuttavia, anche se ci sono evidenze di tortura ed irregolarità nelle inchieste, sono state condannate 30 persone per delitti della giurisdizione comune e federale. Esistono 250 ordini di cattura. È di notarsi che in accordo con le testimonianze e i segni fisici e psicologici, queste persone sono state torturate con tecniche simili a quelle commesse in altri posti del paese, come Guerrero.
Nella regione Loxicha esiste anche un gruppo paramilitare denominato "Los Entregadores" che agisce impunemente in atti di fustigazione, minacce, intimidazione alla popolazione , e insieme alla polizia giudiziale dello stato e all'esercito attua detenzioni nelle quali vengono sono violati i diritti umani. Questo ha causato alle comunità una costante tensione psicologica, che si è tradotta anche in malattie in bambini e bambine.
Bibliografia:
Informe Anual de la Red Oaxaqueña de Derechos Humanos: "Los derechos de los Pueblos Indígenas en el Estado de Oaxaca". RODH, marzo del 2000, Oaxaca, Oaxaca
Los Pueblos Indígenas de Oaxaca, Realidades, reivindicaciones y esperanzas. Foro Estatal Indígena, 2000. Oaxaca, Oaxaca
Anuario Estadístico del Estado de Oaxaca, Tomo I y II, Gobierno del Estado de Oaxaca Edición 1999. INEGI
Conteo de Población y Vivienda, INEGI. México, 1995
La Agricultura en Oaxaca, INEGI. Aguascalientes, México. 1996
(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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