Lettera letta al tavolo di dialogo di Oaxaca il 4 ottobre 2006

Per un vero e autentico processo di dialogo a Oaxaca

Abbiamo accettato di venire a questa riunione, alla quale siamo stati invitati all'ultimo momento e senza un'informazione sufficente su obiettivi, contenuti e partecipanti, perché siamo convinti che solo attraverso il dialogo e non con la forza, possiamo raggiungere la pace, la giustizia e la democrazia a Oaxaca.

Tuttavia, vista l'assenza dei due protagonisti centrali, la Sezione XXII del Sindacato Nazionale dei Lavoratori dell'Educazione e l'Assemblea Popolare dei Popoli di Oaxaca, siamo costretti a ritirarci dopo aver espresso la nostra posizione:

1. Pensiamo che in questa riunione non è sufficientemente ed adeguatamente rappresentata la società oaxaqueña. Sia la procedura di convocazione, sia i suoi termini ci sembrano inadeguati.

2. Non ci sarà Patto di governo, ne governabilità fino a che continuerà ad essere governatore dello stato di Oaxaca Ulises Ruiz Ortiz. In questo senso ci uniamo alla richiesta della società oaxaqueña affinché si decreti la scomparsa dei poteri nei termini stabiliti nella Costituzione Federale e nella Legge Regolamentaria corrispondente.

3. Vogliamo rilevare che nell'agenda della riunione non sono inseriti i temi che interessano la maggioranza della popolazione dello Stato.

Desideriamo segnalare la più grave delle omissioni, che a nostro parere illustra il carattere della riunione: non c'è nessun riferimento alla questione indigena, considerando che i popoli indigeni rappresentano la maggioranza della popolazione di Oaxaca e che i loro problemi meritano la maggior attenzione possibile.

4. Numerosi cittadini, gruppi e settori, da tempo hanno esaminato e proposto i temi per l'agenda democratica che manca a Oaxaca.

Tutto questo non sembra essere assunto né preso in considerazione quando si affrontano senza ordine idee, diversi aspetti, dalla prospettiva agli interessi dei cittadini.

Siamo d'accordo sull'idea di stringere un patto per la democrazia, la pace e la giustizia, perché con tutti i settori e popoli di Oaxaca possiamo contribuire alla realizzazione di una profonda riforma dello stato.

Riaffermiamo il nostro impegno per il dialogo.

Dobbiamo, tutte le parti qui presenti, lavorare per una soluzione politica dell'attuale crisi oaxaqueña e opporci attivamente all'uso della forza.

Qui non possiamo firmare nessun patto; però possiamo porre le basi per un autentico processo di dialogo tra tutti i settori e popoli di Oaxaca su basi includenti e partecipative.

Distintamente

Francisco Toledo, Salomon Nahmad, Joel Aquino Maldonado, Aldo Gonzalez Rojas, Rosalia Gutierrez Luis, Adelfo Regino Montes, Gustavo Esteva Figueroa, Julian Valdez Manuell

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

logo

Indice delle Notizie dal Messico


home