La Jornada - sabato 2 dicembre 2006
Rassegna stampa Messico: il nuovo presidente e... Oaxaca

Prima Pagina

CAOTICA CERIMONIA IN SAN LÁZARO

Felipe Calderón è stato insediato presidente del Messico nella tribuna controllata dai legislatori del PAN e dell'EMP. La trasmissione dei poteri è durata neanche cinque minuti, durante i quale Vicente Fox l'ha investito della fascia presidenziale. Mentre i perredistasfischiavano e gridavano ''spurio, spurio!'', il clamore panista era di ''Messico, Messico!''

Calderón vuole abbattere insicurezza, povertà e disoccupazione
"Cerco dialogo, ma non aspetterò"

Altre informazioni nella Pagina Politica

AMLO: non cederemo di fronte ad una minoranza rapace che ha rubato le elezioni

EDITORIALE: Due Messico

Rayuela

Un giorno, due paesi.
Il Presidente, accerchiato, ha parlato al paese senza poterlo vedere.
Per le strada migliaia dell'altro paese gli hanno ricordato che non erano con lui.

Pagina Politica

Calderón ha incominciato male e finirà allo stesso modo, hanno decretato operai, contadini e maestri

I settori operai, contadini ed universitari hanno predetto ieri che il governo di Felipe Calderón "è incominciato male e finirà male", decretando l'insediamento è stato una "farsa", un "circo" nel quale il nuovo mandatario è entrato nel Congresso dell'Unione per la porta di servizio, per cui la dignità del Potere Esecutivo è svanita.

Maestri ed appisti ''hanno rotto la paura di essere fermati'' e ritornano in strada

Circa 5mila membri della sezione 22 del Sindacato Nazionale dei Lavoratori dell'Educazione (SNTE) e attivisti dell'Assemblea Popolare dei Popoli di Oaxaca (APPO), "hanno fatto a pezzi la paura di essere fermati e così hanno sconfitto l'accerchiamento poliziesco che è stato teso nei recenti giorni per farla finita col movimento sociale di protesta" - ha affermato Florentino López, portavoce dell'assemblea, durante la marcia che oggi c'è stata per diverse strade della capitale oaxaqueña.

Azioni di protesta in più di una dozzina di città degli Stati Uniti

Violenza contro giornalisti: un meccanismo di censura

La violenza contro i giornalisti è uno dei più crudeli meccanismi per promuovere la censura e l'autocensura - ha affermato il direttore del Programma per l'America Latina ed i Caraibi del Centro Internazionale per Giornalisti (CIP), Luis Botello, che ha segnalato i reporter che coprono il narcotraffico e la corruzione come i più vulnerabili.

(a cura del Comitato Chiapas di Torino)

logo

Indice delle Notizie dal Messico


home