2 gennaio 2006
Plenaria in San Cristóbal

intervistatore
Che ti aspetti dalla Sesta o dall'altra campagna?

primo intervistato
Bene.
Noi quello che speriamo è di poter lavorare in unità come organizzazioni politico sociali, con un progetto, no? questo progetto nuovo di nazione, che sta proponendo l'EZLN.

ragazza
Noi siamo del Guatemala, però è da 12 anni che viviamo qui in Chiapas.

intervistatore
E perché sei venuta qui adesso?

ragazza
È che da quando c'è stata l'insurrezione armata vostra nel '94, noi siamo venuti qui e da allora, da quel gennaio voi avete mostrato un'altra parte, che per me non esisteva...

seconda ragazza
È che noi veniamo dopo di voi, andando avanti ogni giorno, tentando di avanzare ogni giorno, cercando di andare più rapido per seguirvi...
e questo dell'altra campagna bisogna non solo tenerla qua, ma portarla dappertutto...

intervento
Abbiamo già ascoltato le voci del mio popolo che lotta, che sta in pie' di lotta... grazie ai miei fratelli che stanno soffrendo, in pie' di lotta e li ringrazio molto.

secondo intervento
Nell'UNAM abbiamo una giunta del malgoverno ed io mi chiedo: potremmo creare qualcosa di simile ad una giunta di buon governo perché l'UNAM funzioni?
Io credo che la risposta è sì.

kefia
La Sesta è rivolta a vari settori, no?
Parliamo di operai, parliamo di contadini, parliamo di indigeni, parliamo di donne, parliamo di giovani, però non parliamo agli anziani, no?
Ed è un altro settore che dobbiamo salutare e noi vogliamo far parte della Sesta.

maglia rossa
Anche se sembro giovane, ho 37 anni.
Grazie.
Con questo finisco, non voglio allargarmi, ma dobbiamo essere vigilanti, perché abbiamo ottenuto ciò che è più importante oggi in Messico... fare un'assemblea costituente per rifondare il paese.

donna
Voglio ricordare rapidamente i punti, che sono:
1. il massacro e la sparizione di donne... il femminicidio si sta estendendo in tutta la repubblica messicana, perché il femminicidio esiste da quando esiste il patriarcato... il femminicidio istutizionalizzato è un chiaro prodotto del sistema economico neoliberale.
E voglio dire pure che noi lesbiche zapatiste, abbiamo appoggiato la lotta delle nostre sorelle e dei nostri fratelli indigeni, già dal 1994...

aderente
Dal lavoro che abbiamo fatto finora nella sesta coleta mi vien fuori una domanda, guardando che la maggioranza di quelli che stiamo lì, siamo attivisti... sì lavoriamo in molte altre cose ma siamo attivisti.
Allora che stiamo facendo per avvicinare un altro tipo di gente, il cui profilo non è: essere un attivista.
Bene, allora io credo che dobbiamo trovare un altro linguaggio, un modo per poter comunicare il perché, il fine ed il come della sesta dichiarazione e dell'altra campagna.

bambina
A me non sembra giusto che gli stranieri a volte debbano stare nascosti per partecipare alle marce, come quelle dell'EZLN.
Perché il mondo appartiene a qualcuno?
Bene, vediamo chi ci crede.
E per ultimo voglio dire che quando sarò grande voglio continuare ad appoggiare l'EZLN e voglio trasmettere l'altra campagna inventando dei racconti.

Delegato Zero
Il problema che noi vediamo è che è necessario che l'altra campagna sia assunta realmente dai suoi membri come la loro campagna, come un compito della loro organizzazione, del loro gruppo, del loro collettivo o della sua persona, nel caso dell'adesione individuale.
In un modo o nell'altro, il peso lo porta il convocante, cioè l'Esercito Zapatista in questo caso, ma dobbiamo realmente prendere in mano questa campagna.
Se noi riusciamo a costruire dentro all'altra campagna, uno spazio per la parola, per ascoltare la parola degli esclusi, anche se non sono dell'altra campagna, acquisteremo l'autorità morale che non ha nessuno in questo paese.
L'autorità morale che offre il nobile e generoso ascolto al fratello ed alla sorella che lotta.
Purtroppo per voi, ve lo devo dire, non è l'unica volta che verremo qui.
Una volta finito questo circo, delle elezioni in luglio, in settembre usciremo di nuovo e torneremo da tutte le parti e tarderemo non due giorni, ma dei mesi.
Ed allora vi chiediamo quattro cose:
Uno. Che garantiate nell'altra campagna lo spazio perché possano parlare ed ascoltare tutti, o che lo manteniate, perché vediamo che giá esiste.
Due. Che esprimiate la vostra opinione su tutti i punti di questa plenaria.
Tre. Che si realizzi un gran atto, o un festival il 4 gennaio.
E quattro che
ci siano più attività nelle vostre riunioni, non solo la discussione su chi siamo, dove andiamo e da dove veniamo, ma pure che faremo...


(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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