La Jornada - Sabato 31 dicembre 2005
ONG: QUALSIASI AGGRESSIONE ALL' ALTRA CAMPAGNA CANCELLEREBBE LA VIA PACIFICA
Osservatori di diversi paesi si stanno concentrando a San Cristóbal de las Casas

HERMANN BELLINGHAUSEN - Inviato

San Cristóbal de Las Casas, Chis. 30 dicembre - Il Centro deiDiritti Umani Fray Bartolomé de Las Casas (CDHFBC) ed il Servizio Internazionale per la Pace (Sipaz) oggi informano che realizzeranno un costante lavoro di "osservazione dei diritti umani" durante il viaggio della Commissione Sesta in Chiapas, nel contesto dell'Altra Campagna convocata dall'EZLN e che inizierà domenica.

Questo, "con l'obiettivo di osservare il clima in cui si svolgerà la prima parte dal percorso della delegazione dell'EZLN nel suo incontro con la società civile e poter documentare le violazioni ai diritti umani che potessero verificarsi".

Entrambi gli organismi civili sottolineano che per loro "è di estrema importanza che questa nuova iniziativa pacifica e civile dell'EZLN generi condizioni nuove per la pace", e ritengono che "un attacco a questa delegazione costituirebbe un serio rischio che cancellerebbe le vie pacifiche per lungo tempo".

Di conseguenza, il CDHFBC e Sipaz chiedono ai governi federale e statale "di evitare, dissuadere e prevenire atti violenti o in violazione dei diritti umani nel corso del viaggio della Commissione Sesta per il paese e lo stato".

Le due organizzazioni si impegnano anche ad "informare puntualmente sulle condizioni dei diritti umani in cui si svolgerà l'Altra Campagna in Chiapas".

Intanto, numerosi osservatori nazionali e stranieri continuano ad arrivare a San Cristóbal de Las Casas ed al caracol "Resistencia hacia un nuevo amanecer", a La Garrucha, nelle valli della selva Lacandona, per essere presenti nel dodicesimo anniversario della sollevazione zapatista e l'avvio dell'Altra Campagna.

La notte dell'Anno Nuovo, nei cinque caracoles, le basi di appoggio zapatiste celebreranno con balli ed eventi culturali, a cui parteciperanno in molti, prima di muoversi lo stesso giorno primo dell'anno per prendere nuovamente la città di San Cristóbal de Las Casas con un marcia-meeting pacifica, 12 anni dopo che i ribelli e miliziani dell'EZLN irruppero in questa ed altre città del Chiapas per proclamare l'orami famoso "Ya basta" ed inaugurare una nuova epoca nella vita politica del Messico; in particolare, nelle comunità indigene.

La prossima domenica, le basi ribelli daranno inizio all'Altra Campagna ed accompagneranno nella sua uscita il subcomandante Marcos. L'anche chiamato delegato Zero viaggerà attraverso il paese e si incontrerà con le decine di organizzazioni indigene, operaie, contadine e studentesche, così come con collettivi, partiti di sinistra, raggruppamenti regionali e di qurtiere, artigiani, commercianti e coloni che hanno sottoscritto la Sesta Dichiarazione della Selva Lacandona. Inoltre, si prevedono nuove adesioni nelle differenti entità.

Si sono già dichiarate "pronte" a ricevere l'Altra Campagna, organizzazioni di Yucatan, Morelos, Veracruz e del Distretto Federale.

Durante recenti visite nelle comunità ribelli, La Jornada ha trovato entusiasmo (ed attesa) per il processo, ma anche preoccupazione per la sicurezza del subcomandante Marcos. Un contadino tojolabal così si esprimeva nei giorni scorsi: "speriamo che la società civile lo protegga bene. È la prima volta che il Sup esce solo, senza nessuno di noi che lo protegga. Io credo che la società civile nazionale ha ormai imparato a camminare al passo di noi zapatisti e sa come fare".

In generale, gli uomini e le donne delle comunità si mostravano restii (la discrezione è il marchio di fabbrica degli zapatisti) ma molti non riuscivano a nascondere una certa inquietudine davanti al periplo che il delegato Zero sta per iniziare ed i rischi che questo implica.

Per il resto, e come annunciato la settimana scorsa, la rete radiofonica di Radio Insurgente ha ripreso le trasmissioni, dopo sei mesi di silenzio a partire dall'allerta rossa decretata dall'EZLN. Le stazioni radio ribelli nelle diverse regioni si trovano in una fase di transizione perché stanno passando dalle mani dell'Esercito Zapatista alle giunte di buon governo e dei municipi autonomi che ricevono le trasmissioni. Radio Insurgente sarà uno strumento chiave affinché le comunità ribelli si mantengano vicine allo svolgimento della prima tappa dell'Altra Campagna che durerà sei mesi.

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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