La Jornada - Domenica 30 ottobre 2005
Abusi di Paz y Justicia
NEGLIGENZA DELLE ISTITUZIONI VERSO I PROFUGHI IN CHIAPAS

JUAN BALBOA

Il Centro per i Diritti Umani Fray Bartolomé de Las Casas (CDHFBC) ha denunciato che circa 10 famiglie di profughi di Andrés Quintana Roo, nel municipio chiapaneco di Sabanilla, vivono in condizioni di indigenza e la loro situazione sanitaria, di insicurezza e alimentare è preoccupante.

L'organismo presieduto dal vescovo emerito di San Cristóbal de Las Casas, Samuel Ruiz García, assicura che il governo del Chiapas non è intervenuto in modo efficace per risolvere i problemi delle famiglie profughe, perché ad oggi non hanno ricevuto nessun aiuto umanitario.

Non c'è neppure, sottolinea, nessuna indagine della Procura Generale dello Stato, presieduta da Mariano Herrán Salvatti, che permetta di raccogliere prove per punire i colpevoli dello sgombero forzato, né si indaga sull'uso delle armi da fuoco denunciato dai profughi da parte dei loro aggressori del gruppo Paz y Justicia.

Il CDHFBC ha ricordato che il passato 25 ottobre un gruppo di sfollati è tornato. "Queste famiglie avevano lasciato la loro comunità di origine a causa delle costanti minacce e degli atti violenti perpetrati da Paz y Justicia", ha precisato.

Le famiglie indigene choles sono tornate nei loro luoghi di origine a causa delle condizioni critiche di sopravvivenza nelle quali si trovano gli sfollati da quando hanno raggiunto Tapijulapa, Tabasco, nel luglio scorso.

L'organismo promotore dei diritti umani in Chiapas ha accusato il governo di Pablo Salazar di "non compiere il proprio dovere" in quanto non applica i principi che regolano la condizione di profughi interni, dato che le 10 famiglie non godono degli stessi diritti del resto della popolazione e non è stata fornita loro assistenza umanitaria.

Richiede all'autorità statale che: proceda secondo il diritto davanti alla responsabilità di minacce e possesso di armi da parte di Paz y Justicia; si favoriscano le condizioni affinché non ci siano più sgomberi; si garantisca la sicurezza degli sfollati di Andrés Quintana Roo e si agisca in maniera spedita per restituire tutti i diritti alle famiglie dei profughi.

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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