La Jornada - Sabato 29 ottobre 2005
Collocati altari in vari punti di San Cristóbal
INIZIATA LA GIORNATA DELL'EZLN PER "COMMEMORARE I MORTI"
Diversi gruppi rispondono all'appello della Sesta Dichiarazione
Si ricordano i caduti di Acteal, Aguas Blancas, El Charco

ELIO HENRIQUEZ - Corrispondente

San Cristóbal de Las Casas, Chis., 28 ottobre - Con diverse azioni è iniziata oggi formalmente in questa città la giornata per "commemorare i nostri morti, desaparecidos e prigionieri politici", convocata dall'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN), come parte delle azioni dell'altra campagna che il primo gennaio prossimo partirà proprio da qui.

Durante la giornata, studenti e genitori della Facoltà di Scienze Sociali dell'Università Autonoma del Chiapas, hanno collocato vari altari, il più grande di questi per la Sesta Dichiarazione della Selva Lacandona, emessa nel giugno scorso dall'EZLN.

Su questo altare, installato nella facoltà, sono stati posti cartelloni, fotografie, ritagli di giornali ed altri materiali proprio per la celebrazione del Giorno dei Morti. Tra le immagini ci sono quelle di Ernesto Che Guevara, Emiliano Zapata e del subcomandante Pedro, secondo al comando dell'EZLN, che morì il primo gennaio del 1994 durante l’attacco al capoluogo municipale di Las Margaritas.

Sono stati collocati anche vari cartelli, uno che si riferisce al massacro di 45 tzotziles, avvenuto nella comunità di Acteal il 22 dicembre 1997, da parte di paramilitari priisti.

Alle ore 19, decine di studenti che hanno aderito alla Sesta Dichiarazione hanno dato inizio all'evento politico, intonando l'inno zapatista, al quale sono seguite letture di poesie e canzoni. Alla fine, i presenti hanno mangiato tamales e bevuto atole.

Nelle strutture del Centro Integrale di Sviluppo e Formazione Indigena (Cideci Las Casas), dove opera l'Università Terra-Chiapas, diverse persone che si sentono "interpellate" dalla Sesta Dichiarazione della Selva Lacandona, ma che partendo dalla loro "esperienza di fede" seguono un loro particolare percorso, hanno partecipato ad un atto ecumenico.

La cerimonia religiosa è iniziata con rituali indigeni che comprendevano canti e incenso. Hanno partecipato cattolici, nazareni, presbiteriani, battisti e menoniti, ecc. Alla fine dell'atto sono stati distribuiti tamales ed atole.

Le attività includeranno inoltre la sistemazione di altari nei quartieri più rappresentativi della città e nella Piazza della Cattedrale, dove si svilupperanno attività culturali con musica ed esposizioni. Inoltre continuerà la raccolta di aiuti umanitari per le basi d’appoggio zapatiste colpite dall'uragano Stan.

Per martedì primo novembre, è programmata una processione per le principali strade di questa città.

Lo scorso 17 settembre, nel caracol La Garrucha, il subcomandante Marcos aveva proposto agli aderenti alla Sesta Dichiarazione di realizzare una giornata per "commemorare i nostri morti, desaparecidos e prigionieri politici", dal 29 ottobre al 2 novembre.

A San Cristóbal de Las Casas, martedì scorso, gruppi anonimi avevano annunciato l'inizio delle azioni rinominando le principali strade con i nomi di guerriglieri o attivisti sociali assassinati, prigionieri politici o massacri come quelli di Acteal, Aguas Blancas e El Charco.

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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