La Jornada - Giovedì 29 settembre 2005
Pattuglierà la frontiera tra Arizona e Messico
Inizia oggi negli USA la vigilanza della frontiera con un aeroplano robot

Il governo degli Stati Uniti ha annunciò che oggi, giovedì, comincerà a sorvolare la frontiera fra Arizona e Messico con un aeroplano robot Predator B, come inizio di un programma permanente di vigilanza del confine.

Secondo l'Ufficio di Dogana e di Protezione di Confine (BCBP), lo "storico" lancio del velivolo non pilotato, UAV, avrà luogo nella base militare di Fort Huachuca, nella città di Sierra Vista, confinante con lo stato messicano di Sonora.

Durante l'atto cui parteciperanno il commissario aggiunto della BCBP per le risorse aeree, Charles Stallworth, ed il comandante David Aguilar, della Pattuglia di Confine, ci sarà una dimostrazione del Predator B per i media.

L'agenzia che fa parte del Dipartimento di Sicurezza Interna (DHS) ha annunciato il mese scorso che ha selezionato il Predator B per vigilare in modo permanente la frontiera dell'Arizona col Messico.

Secondo la BCBP il velivolo servirà per pattugliare le aree desolate e di difficile accesso da terra e "sarà vitale" per evitare l'entrata nel paese di potenziali terroristi con intenzioni ostili ed armi letali.

Con l'acquisizione del nuovo UAV, il numero di aeroplani della agenzia salirà a più di 250, il maggior numero al mondo per un solo corpo di polizia civile.

Il contratto tra la BCBP e la costruttrice del Predator B, la General Atomics Aeronautical Services Inc., di California, è stato sottoscritto dopo aver valutato diligentemente le proposte di varie imprese, e fissato il costo dell'aeroplano in circa 14 milioni di dollari.

L'accordo lascia aperta l'opzione che la BCBP possa acquistare in futuro, se ci sono le risorse sufficienti, altri tre Predator B ad un prezzo simile. Se acquistati, i Predator addizionali sarebbero dispiegati in altre aree confinanti col Messico o col Canada.

Il velivolo robot è una versione più complessa, moderna e grande del suo predecessore il Predator I, usato dall'esercito statunitense nei conflitti bellici in Bosnia, Afghanistan ed Iraq.

Il Predator B, considerato "il re degli UAV", sarà utilizzato dal personale della BCBP da Fort Huachuca ed appoggerà le azioni della seconda fase dell'Iniziativa di Controllo di Confine per l'Arizona (ABC) progettata nel 2004.

Il proposito dichiarato di quella iniziativa lanciata in Arizona è di proteggere il paese da potenziali terroristi, combattere i trafficanti di droghe e di persone e salvare vite di emigranti.

L'Arizona è diventata negli ultimi anni la principale porta d’ingresso dei clandestini negli Stati Uniti ed è la regione confinante col Messico dove perisce il maggior numero di immigranti nel tentativo di attraversare la frontiera comune.

Il Predator B conta col più avanzato equipaggiamento elettro-ottico e di comunicazioni che si possa programmato per scoprire movimenti di animali o di persone e trasmetterà durante i suoi pattugliamenti immagini in tempo reale ai controllori a terra.

L'UAV, che ha cominciato ad essere operativo nel 2001, ha un motore a turboelica che gli permette di sviluppare una velocità fino a 405 chilometri all’ora. La sua fusoliera misura quasi 11 metri di lungo per tre e mezzo di alto e la sua apertura alare supera i 20 metri. Ha un’autonomia di volo fino a 30 ore e può raggiungere un'altitudine di 15.200 metri, ma la BCBP ha deciso di utilizzarlo a quote più basse, per ottenere immagini più nitide.

Pesa quasi 1.300 chili e più di quattro tonnellate quando è equipaggiato. Può pure portare missili tipo Hellfire, ma il Predator B che opererà la BCBP in Arizona non sarà dotato di armamento.

Il Predator B in Arizona sarà il primo aeroplano robot utilizzato da un'agenzia civile statunitense per una vigilanza di confine permanente.

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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