La Jornada - Sabato 28 maggio 2005
LOS DE ABAJO
Gloria Muñoz Ramírez
PROTESTA CONTRO LA BBVA

Quando quelli che stanno in basso si organizzano, quelli che stanno in alto fanno di tutto per fermarli.

Molte volte è guerra aperta, altre la repressione in tutte le sue forme. Oggi la Banca Bilbao Vizcaya Argentaria (BBVA) agisce come un ingranaggio della guerra sporca contro le comunità indigene zapatiste e le organizzazioni solidali internazionali e, nello stesso tempo, contro organizzazioni, collettivi, sindaci, consiglieri comunali, intellettuali, sportivi, cantanti e molta gente nel mondo che ripudia questa politica.

Il Cantante Manu Chao, la traduttrice Pilar del Río, la squadra di calcio italiana Inter di Milano, sindaci e consiglieri europei, collettivi di solidarietà in Catalogna, Paesi Baschi e Madrid, la solidarietà greca e francese, gente di Argentina, Cile e, ovviamente, del Messico, organizzano manifesti individuali e collettivi contro la banca che ha annunciato la cancellazione dei conti di Enlace Civil, associazione che, senza scopo di lucro, accompagna la costruzione dell'autonomia zapatista, perché - argomenta la banca - deve proteggersi da un presunto riciclaggio di denaro sporco.

Davanti al disprezzo della classe politica messicana, le comunità indigene zapatiste hanno deciso di non aspettare più ed hanno cominciato a costruire quello che oggi rappresenta non solo un'alternativa politica per le comunità ribelli, ma è un punto di riferimento per l'autonomia, la resistenza e la dignità in molti paesi del mondo.

Case di salute, scuole, magazzini, cooperative, farmacie ed una serie di progetti autonomi sono una realtà nelle cinque regioni zapatiste grazie all'organizzazione interna e all'accompagnamento economico di collettivi, organizzazioni non governative, municipalità europee, gruppi culturali, gente dello sport e molte persone del Messico e del mondo che, insieme a queste comunità, costruiscono un altro mondo possibile.

Enlace Civil, AC, accompagna quasi da un decennio questa costruzione, seguendo, a partire da donazioni che canalizza attraverso le giunte di buon governo, i diversi progetti produttivi, educativi e di salute nelle comunità indigene zapatiste. Non fa nulla di illegale; il suo lavoro è aperto e noto in tutto il mondo oltre che essere registrata presso la Segreteria del Fisco e paga regolarmente le relative imposte.

L'accusa di riciclaggio di denaro sporco non è solo contro l'associazione civile, ma coinvolge tutte le persone e gruppi solidali che hanno devoluto all'associazione le loro donazioni e la loro fiducia e, ancora più grave, vuole colpire la legittimità conquistata dalla lotta zapatista a più di 11 anni dall'insurrezione, ignorando che a queste comunità non è stato concesso nulla, ma si sono guadagnate il rispetto e l'ammirazione di altri paopoli con la loro coerenza, tenacia ed etica.

In Messico è iniziato il ritiro di molti conti correnti bancari ed il prossimo lunedì si annuncia un presidio davanti agli uffici centrali. In molti paesi si sta organizzando la protesta. L'attentato è contro tutti e la risposta è di tutti.

[losylasdeabajo@yahoo.com.mx]

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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