La Jornada - Sabato 27 novembre 2005
LA JBG DE LA REALIDAD SMENTISCE CHE DEGLI ZAPATISTI ABBIANO ATTACCATO LA CIOAC
HERMANN BELLINGHAUSEN

La giunta di buon governo (JBG) de La Realidad, nello stato del Chiapas, ieri ha smentito la versione dei fatti diffusa da dirigenti della Central Independiente de Obreros Agrícolas y Campesinos (CIOAC) storica, di filiazione perredista, che hanno dato per certo che chi ha sparato contro i contadini della loro organizzazione - sparatoria che ha provocato sei morti e diversi feriti gravi - sarebbero "basi di appoggio zapatiste" della comunità Lucha Campesina.

In una breve lettera diffusa via Internet, la JBG dichiara dal caracol "Madre de los caracoles de nuestros sueños": "Siamo venuti a conoscenza dell'episodio accaduto il giorno 25 novembre nella comunità Lucha Campesina del municipio ufficiale di Altamirano, in cui coinvolgono basi di appoggio dell'EZLN". Eppure, in questa comunità non ci sono basi zapatiste.

Immediatamente, la JBG ha smentito le accuse, reiterate sui mezzi di comunicazione dalla dirigenza della CIOAC per bocca di José Antonio Vázquez Hernández, presidente municipale di Las Margaritas, e di dirigenti della CIOAC Miguel Vázquez e Luis Hernández Cruz, ex deputato perredista. In riferimento a quanto successo all'alba del 25, la JBG "Hacia la esperanza" afferma: "Questo episodio è avvenuto tra persone estranee all'EZLN". Così dice il comunicato della JBG.

Da parte sua, nelle settimane recenti, io stesso ho potuto documentare che la storia del conflitto che ha portato al fatto di sangue di giovedì, data da più di un anno fa, quando i membri della comunità Lucha Campesina si divisero in due gruppi ed occuparono terre che appartengono al municipio autonomo 17 de Noviembre.

Dopo questo furto, un gruppo della CIOAC "storica" fondò il villaggio Getsemaní; il secondo, che non è cioaquista né zapatista, si stabilì a fianco del precedente, a Nuevo Caracol.

Adesso che i membri della CIOAC hanno la "autorizzazione" dei loro dirigenti per occupare le terre nel municipio ufficiale di Las Margaritas, quelli di Getsemaní hanno minacciato di occupare le terre di Nuevo Caracol. Da quando questo municipio è governato dal leader cioaquista José Antonio Vázquez Hernández, conosciuto come El Camarón, la sua organizzazione è diventata belligerante ed ha invaso diverse terre recuperate che corrispondono alla JBG di Morelia, in particolare al municipio autonomo 17 de Noviembre.

Anche se sia ben noto che le persone che hanno aggredito i membri della CIOAC "storica" a Lucha Campesina non sono basi di appoggio zapatiste, i dirigenti di questa organizzazione hanno dichiarato enfaticamente che lo sono.

Il gruppo di Hernández Cruz è da quattro anni che cerca lo scontro con le autorità autonome di La Realidad e Morelia, ricorrendo ad accuse - risultate false - di sequestro di persone e veicoli, e minacce e marce antizapatiste a Las Margaritas e Comitán.

In quanto ai dissidenti della CIOAC (o "indipendenti" che nemmeno loro sono zapatisti benché a volte si dicano simpatizzanti), questi hanno subito gravi aggressioni fisiche, furto di terre e distruzione di abitazioni da parte degli "storici".

La belligeranza della CIOAC risale al 2001, quando cominciò il governo di Pablo Salazar Mendiguchía, che appoggiano. Oggi El Camarón e l'ex deputato e leader inamovibile della CIOAC, Luis Hernández Cruz, si promuovono con l'immagine del candidato virtuale alla presidenza del PRD, Andrés Manuel López Obrador.

Nel caso de Lucha Campesina, la CIOAC ha spinto i suoi seguaci di Getsemaní ad invadere le terre di Nuevo Caracol. I coinvolti, nonostante stessero invadendo terre recuperate dei municipi autonomi, sono intervenuti presso le JBG di La Realidad e Morelia affinché "mediassero" nel loro conflitto con la CIOAC.

Le JBG si mostrarono disposte a cercare una soluzione al problema, ma non trattandosi di basi zapatiste in nessun caso, e davanti al rifiuto dei due gruppi antagonisti di giungere ad un accordo, decisero di astenersi da una mediazione impossibile.

Sebbene le vittime appartengano alla CIOAC, i fatti si devono ad azioni della stessa organizzazione che non è la prima volta che viene coinvolta nella morte dei suoi seguaci per "ventura" della sua dirigenza.

D'altra parte, in una recente indagine sull'attuale campagna di sottrazione delle terre nei villaggi zapatisti intrapresa dalla Organización para la Defensa de los Derechos Indígenas y Campesinos priista e dalla CIOAC perredista in diversi territori autonomi della regione, il Centro di Analisi Politica e Ricerche Sociali ed Economiche documenta un'altra azione della CIOAC già denunciata a suo tempo dalla JBG di Morelia e rivela il modus operandi delle invasioni della CIOAC.

L'organismo civile ricorda che il passato 19 settembre, "30 membri della CIOAC ufficiale (storica) residenti di Nuevo Virginia, municipio autonomo 17 de Noviembre, invasero il podere Campo Alegre per costruire 26 case di due metri, in un terreno di quattro ettari, sul terreno di questo podere".

Secondo il rapporto citato, nel 2004 si arrivò ad un accordo tra la popolazione di Nuevo Virginia e le basi di appoggio zapatiste di San Francisco.

Mesi dopo, gli abitanti di Nuevo Virginia entrarono nella CIOAC ufficiale, la quale promise che se si affiliavano a questa centrale contadina "avrebbero consegnato loro terreni del podere Campo Alegre", argomentando che "poiché è terra recuperata, le basi di appoggio zapatiste non avevano titoli di proprietà della terra". In base a ciò, i cioaquistas di Nuevo Virginia entrarono nel podere, di proprietà della comunità ribelle San Francisco.

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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