La Jornada - Sabato 26 novembre 2005
L'Inter, il Messico e gli zapatisti
Gloria Muñoz Ramírez - LOS DE ABAJO

DOPO LE dichiarazioni con cui Vicente Fox ha sottolineato che i calciatori devono solo dedicarsi a calciare il pallone ed astenersi dal fare dichiarazioni politiche (alludendo al comportamento di Maradona a Mar de Plata), il rappresentante del governo del Messico a Milano ha cercato i rappresentanti dell'Inter di Milano per proporre di giocare un partita con la nazionale messicana in appoggio ai disastrati in Chiapas dell'uragano Stan.

CON UN OPPORTUNISMO che non manca di humor, il console messicano a Milano ha preso contatti proprio con la squadra italiana che mantiene una relazione politica e di solidarietà con le comunità indigene zapatiste e con le sue giunte di buon governo, con le quali, inoltre, c'è in ballo una partita di calcio promessa e pendente.

IL CONSOLE MESSICANO ha spiegato ai dirigenti della squadra di Milano, che la proposta è di "organizzare una partita con la nazionale messicana e l'Inter per raccogliere aiuti per i disastrati del Chiapas".

IN UNA RIUNIONE TENUTASI questo venerdì tra il console messicano ed Angelo Mario Moratti, la risposta dell'Inter è stata diplomatica e fulminante: "Noi in Chiapas abbiamo rapporti solo con le giunte di buon governo zapatiste. Loro sono i nostri unici referenti, pertanto, non è a noi che dovete proporre una partita, ma alle giunte. Qualunque cosa si tratta con loro".

NOI, SPIEGA Bruno Bartolozzi, abbiamo detto loro che accogliamo tutte le proposte di giocare con l'Inter perché vogliamo usare il calcio come una strada verso la solidarietà con la dignità dei popoli e che, in questo senso, e date le relazioni che abbiamo stabilito con gli zapatisti, "il governo messicano dovrebbe chiedere alle giunte di buon governo la possibilità di realizzare questa partita, perché loro sono l'unica entità con la quale l'Inter si rapporta in Chiapas".

LA CONTROPROPOSTA del console, che non deve essersi sentito a suo agio in questa situazione, è che si potrebbe organizzare una partita tra un squadra zapatista, la nazionale messicana e l'Inter di Milano, e che tutto il ricavato sia destinato ai disastrati del Chiapas. La risposta dell'Inter è stata la stessa: la gestione di qualsiasi iniziativa deve passare attraverso le autorità zapatiste. Trattandosi di denaro, hanno rimarcato, "ci fidiamo" solo delle giunte di buon governo per la sua amministrazione ed uso corretto.

ALLA FINE si è concordato che l'Inter potrebbe impegnarsi solo ad informare le autorità autonome di aver ricevuto questa proposta dal governo federale. Ma la risposta, hanno chiarito, la daranno le comunità indigene ribelli.

A PARTIRE DAL RAPPORTO tra l'Inter di Milano e le comunità indigene zapatiste, le relazioni della squadra italiana si sono estese ad altri campi. Il mese scorso la viceministro per le relazioni estere per l'Europa del governo del Venezuela, Delcy Rodríguez, ha contattato la squadra da parte di Hugo Chávez, per proporgli una partita con la nazionale venezuelana. "Il presidente Chávez - ha spiegato la viceministro - è interessato a stringere rapporti con l'Inter perché è al corrente della sua relazione con gli indigeni zapatisti".

[losylasdeabajo@yahoo.com.mx]

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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