CONGRESSO NAZIONALE INDIGENO
COMMISSIONE ALLARGATA DI SEGUIMENTO
DICHIARAZIONE PUBBLICA
Lo scorso 25 giugno 2005, la Commissione di Seguimento
del Congresso Nazionale Indigeno ha tenuto una
sessione di lavoro a motivo dell'Allerta Rossa
decretata dall'Esercito Zapatista di Liberazione
Nazionale e della crescente militarizzazione nello
stato del Chiapas e ha deciso di rendere pubblici i
seguenti punti di accordo.
1. Per più di cinquecento anni i nostri popoli, i
primi popoli, dal cui sangue e seme nacque il Messico,
hanno subito oppressione, violenza ed oblio in un
contesto di permanente conquista, colonizzazione e
sterminio. La sollevazione dell'Esercito Zapatista di
Liberazione Nazionale il primo gennaio del
millenovecentonovantaquattro, ha aperto una nuova
strada nella lotta di resistenza e ricostituzione dei
nostri popoli, dandoci visibilità dentro e fuori il
paese e avvicinando il nostro passo a quello di
importanti settori della società civile.
È in questo inedito contesto che i nostri popoli, convocati dall'EZLN, sono riusciti a concordare con importanti settori della società civile e del governo federale gli Accordi di San Andrés in materia di diritti e cultura indigena, sebbene questi siano stati successivamente traditi e dimenticati da tutti i poteri che formano lo stato messicano.
Inoltre i nostri popoli, con la rilevante
iniziativa e partecipazione dell'EZLN, hanno fondato
il Congresso Nazionale Indigeno (CNI) come spazio
che ha unito la voce ed il camminare dei nostri popoli
indigeni allo scopo di raggiungere la ricostituzione
integrale e la piena autonomia come via per
l'esercizio del nostro inalienabile diritto alla
libera determinazione. Da allora il cammino dei nostri
popoli e quello dell'Esercito Zapatista di Liberazione
Nazionale si sono accompagnati, anche se non è
mancato chi, pur avendo partecipato al processo di
costruzione del Congresso Nazionale Indigeno, ha
venduto la sua dignità o ha preso strade diverse dalla
nostra.
2. Esprimiamo il nostro profondo rispetto e
riconoscimento per l'Esercito Zapatista di Liberazione
Nazionale, ai popoli e comunità che gli danno vita,
alle Giunte di Buon Governo, ai Caracoles Zapatisti ed
ai municipi autonomi; ed in particolare manifestiamo
il nostro rispetto e riconoscimento alla consultazione
che attualmente stanno portando a termine, che, non
abbiamo il minimo dubbio, ha come fine la costruzione
di nuove strade per la liberazione del Messico,
compresi i nostri popoli. Per questa ragione diciamo
loro che li accompagneremo con il nostro umile
camminare sulla strada che intraprenderanno. Oggi come
prima, dalle realtà ed aspirazioni dei nostri popoli,
non saranno soli.
Per questo motivo chiediamo allo Stato Messicano il pieno rispetto del processo di consultazione che stanno realizzando i nostri fratelli zapatisti e dei risultati che da questa deriveranno.
3. Condanniamo energicamente la recrudescenza della militarizzazione e paramilitarizzazione che sta vivendo attualmente lo stato del Chiapas e, in particolare, i territori zapatisti, col consenso di tutti i partiti politici ed il patrocinio diretto del governo statunitense. Nello stesso tempo condanniamo la guerra di bassa intensità scatenata contro i nostri fratelli zapatisti attraverso politiche e programmi governativi che hanno il proposito di isolarli e di distruggere la loro base sociale per il loro successivo annientamento.
4. Condanniamo altresì la militarizzazione,
oppressione e repressione sistematiche nelle regioni
indigene di tutto il paese ed in modo particolare
contro i nostri fratelli e sorelle della Unión de
Comuneros Emiliano Zapata e del Caracol Zapatista
Erupción de Rebeldía sul Lago Azul di Zirahuén
(Michoacán), del Municipio Autonomo di Suljaa'
(Guerrero), della Comunità Agraria Autonoma di Bancos
de San Hipólito (Durango), del Consejo Indígena
Popular di Oaxaca "Ricardo Flores Magón", della
Coordinadora Oaxaqueña Magonista Popular
Antineoliberal, del Consejo Ciudadano Unidalguense e
di molte altre istanze ed organizzazioni indigene del
paese. Denunciamo inoltre la recente intrusione
illegale di più di settanta persone mascherate
dell'Agenzia Federale di Investigazione nelle terre
comunali di Milpa Alta, per presunte azioni di "lotta
al narcotraffico" ed anche la recente installazione di
posti di blocco di polizia in tutta la regione
p'urhépecha.
5. Tutti i fatti sopra indicati fanno parte di una
strategia globale dello Stato Messicano colluso con le
grandi imprese multinazionali per tentare di
sterminare i nostri popoli. Detta strategia ha il suo
complemento fondamentale nell'applicazione dei
programmi di certificazione delle terre ejidali
(PROCEDE) e comunali (PROCEDECOM) al fine di generare
condizioni legali per la privatizzazione delle nostre
terre, e nell'approvazione, col consenso del governo e
di tutti i partiti politici, di diverse leggi che
avranno come risultato il furto e la distruzione dei
semi originari di mais e la privatizzazione
dell'acqua, della biodiversità, delle conoscenze
tradizionali e dell'insieme delle terre, territori e
la natura dei nostri popoli indigeni.
6. Per tutto quanto sopra esposto, ratifichiamo che continueremo nella lotta per il pieno esercizio dei diritti indigeni, tornando a manifestare visto che gli Accordi di San Andrés e l'iniziativa della COCOPA sono la nostra legge suprema e invece disconosciamo, ancora una volta, la cosiddetta legge Barttlet-Cevallos-Ortega e tutte le leggi che da questa derivino.
7. Invitiamo tutti i popoli, comunità ed organizzazioni indigene che formano il Congresso Nazionale Indigeno a raddoppiare gli sforzi al fine di consolidare detto spazio in ognuna delle nostre regioni e a livello nazionale; così come ad essere VIGILI in relazione a qualunque aggressione che il governo voglia realizzare contro l'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale ed ai risultati della sua attuale consultazione.
Messico, D.F., 26 giugno 2005
MAI PIÙ UN MESSICO SENZA DI NOI
PER LA RICOSTITUZIONE INTEGRALE
DEI NOSTRI POPOLI
COMMISSIONE ALLARGATA DI SEGUIMENTO
DEL CONGRESSO NAZIONALE INDIGENO
(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)
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