il manifesto - 25 giugno 2005
MESSICO
Fox: la marijuana non era zapatista

Penosa rettifica del governo Fox dopo lo strombazzato annuncio che l'esercito messicano aveva distrutto 44 piantagioni di marijuana in territorio sotto controllo zapatista nel Chiapas (dopo che l'Ezln aveva decretato «un allarme rosso»).

Ieri il portavoce presidenziale Aguilar Valenzuela ha smentito la versione data lunedì dalla Secretaria de la defensa nacional (Sedena) ed ha affermato che le 44 piantagioni non si trovano nella zona di influenza dell'Ezln.

Ha anche auspicato che riprendano i negoziati fra il delegato governativo alla pace Luis Alvarez, il ministero degli interni e l'Ezln.

Ha garantito che l'esercito non è avanzato in territorio zapatista ma anzi si è parzialmente ritirato.

A sua volta il subcomandante Marcos, che non ha ancora revocato «l'allarme rosso», ha annunciato in un comunicato che non è nei piani dell'Ezln di riprendere l'attività armata e, per tranquilizzare i suoi sostenitori nel mondo, ha garantito che neanche un centesimo degli aiuti e contributi ricevuti per la causa zapatista è stato speso per l'acquisto di armi.

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