LA FOJA COLETA
N. 1492 - Venerdì 25 febbraio 2005
RESTANO "INCOMUNICATI" GLI ARRESTATI DI TILA
La Fiscalia dello Stato non permette che siano visitati dagli avvocati dei Diritti Umani

Elio Henríquez

La Fiscalia Generale dello Stato non ha permesso che avvocati del Centro dei Diritti Umani Fray Bartolomé de Las Casas visitassero le persone che sono state arrestate durante le operazioni di polizia nel municipio di Tila il 15 febbraio. Il Centro ha denunciato la "incomunicazione".

In un comunicato stampa diffuso questa notte, ha spiegato che ieri il suo personale si è diretto verso la casa Pitiquitos, dove si trovano gli arrestati,"per accreditarci per la difesa di almeno otto persone e per conoscere la loro situazione giuridica".

Ma, "dal momento del nostro arrivo, i custodi dell'Agenzia Statale d'Investigazione ci hanno detto che l'accesso e la comunicazione con i detenuti erano possibili solo se autorizzati dalla Viceprocura dei Diritti Umani, dipendente dalla Fiscalia Generale dello Stato".

Quindi hanno parlato con Alejandro Guillermo Gutiérrez Villadroza, incaricato della Viceprocura dei Diritti Umani, che li ha informati che "non era possibile autorizzare il nostro ingresso visto che si dovevano seguire 'certe procedure' e si dovevano avere le autorizzazioni del Pubblico Ministero incaricato delle indagini e del coordinamento metropolitano della Fiscalia".

Sono riusciti a parlare con Miguel Angel Ramos, coordinatore della zona metropolitana, che ha detto loro che non c'era nessun impedimento ad entrare nel centro di detenzione, a condizione che fossero accompagnati da personale della viceprocura dei Diritti Umani. Personale di questa si è impegnato ad arrivare sul posto in un'ora e mezza, ma dopo ben cinque ore questi non si sono presentati. Così gli avvocati se ne sono andati.

Hanno denunciato che "non ci hanno ancora permesso di aver contatto con i detenuti, ostacolando ancora una volta il nostro lavoro di difesa".

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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