La Jornada - domenica 23 ottobre 2005
L'EZLN INVITATO AL FORUM SOCIALE MONDIALE A CARACAS

Organizzatori del Forum Sociale Mondiale hanno rivolto un appello alle comunità zapatiste all'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) affinché proseguano "nella costruzione di un mondo dove stiano tutti i mondi", con le loro differenze, "ma con uno stesso impegno" invitandoli a condividere questo sforzo, dal 24 al 29 gennaio 2006, nella città di Caracas, Venezuela.

Con una lettera, cittadini, organizzazioni sociali ed intellettuali come Joao Pedro Stédile, MTS e Vía campesina; Adolfo Pérez Esquivel, premio Nobel per la Pace; Pablo González Casanova, Defensa de la Humanidad; Francois Houtart, Forum Mondiale delle Alternative, e Rafael Freire, Alianza Social Continental, hanno scritto all'EZLN che "L'America Latina si trova in emergenza in un doppio senso. Da una parte, per il dispiegamento economico, culturale e militare implacabile degli Stati Uniti che cerca di sottomettere il continente suoi propositi ed interessi; dall'altra parte per l'insubordinazione dei popoli di cui facciamo parte, che difendono il loro territorio, modalità di vita ed autodeterminazione".

Beverly Keene, il Jubileo Sur Américas; Atilio Boron, Emilio Taddei, José Seoane, Clara Algranati; l'Università di Buenos Aires; Ana Esther Ceceña, Observatorio Latinoamericano de Geopolítica; Joel Suárez, Centro Martin Luther King; Blanca Chancoso; Confederación de Nacionalidades Indígenas de Ecuador; Camille Chalmers e Convergencia de los Pueblos de las Américas, segnalano nella loro missiva che sanno, come l'EZLN, che "se perderemo questa guerra" non ce ne sarà un'altra da combattere. Perciò propongono di combattere come le comunità zapatiste, nei loro spazi, "e con tutte le energie che abbiamo".

Aggiungono che "insieme a molti altri si è costruito il Forum Sociale Mondiale, spazio di incontro, apprendistato, denuncia ed articolazione". Ugualmente, Madres de Plaza de Mayo, linea fondatrice; Campagna per la Smilitarizzazione delle Americhe, Raúl Moreno, Nalú Faría, Sameer Dossani e Nora Cortiñas, segnalano che il Forum Sociale Mondiale nel 2006 sarà realizzato in maniera decentrata, in diversi posti del mondo, allo scopo di espandere e consolidare il processo su scala globale, nel quale si cerchi la creazione di "quell'altro mondo possibile che i politici genocidi al potere pretendono di conculcare e che non permetteremo senza lottare".

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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