La foja coleta
Venerdì 23 settembre 2005 - Numero 1603

Non c'è volontà di risolvere il conflitto agrario
È latente alla frontiera fra le terre di Chenalhó e Chalchihuitán
Carlos Herrera

L'organizzazione Las Abejas denuncia che il governo dello stato non ha la volontà di risolvere il conflitto sui confini tra indigeni di Chenalhó e di Chalchihuitán.

"Questo problema l'ha causato un uomo che pretese di segnare i limiti e trascorsi anni ed anni, il ´gobierno del cambio´ sembra che non esista per dare una definizione al problema. Non vediamo che ci sia volontà di risolverlo e per questo ci sono stati furti nei campi dei membri della nostra organizzazione", dichiarano Las Abejas.

"Il governo vuole per caso tornare a vedere scontri comunitari tra indigeni? La Società Civile di Las Abejas conserva la sua posizione di no alla violenza ed oggi lanciamo un appello alle persone che vogliono optare per la violenza, perché vediamo che ci sono alcuni che vogliono la violenza visto che le autorità competenti li mollano nell’oblio".

Il conflitto agrario al quale si riferiscono dura da circa 30 anni, a causa di una risoluzione presidenziale emessa da Riforma Agraria; da allora la causa prosegue nei tribunali agrari.

Las Abejas segnalano che la situazione di povertà nelle comunità ha incrementato l’emigrazione dalla campagna alla città "e per questo molti accettano le briciole del governo che è come una bustarella concessa dal governo affinché smettano di essere i guardiani della terra e la lascino in mano alle transnazionali".

Per tutto questo, chiedono al governo: di dare attenzione immediata al problema dei limiti di Chenalhó e di Chalchihuitán, "l'applicazione di misure cautelative per i proprietari che lavorano negli appezzamenti in disputa e la quantificazione dei furti di mais che soffrirono i nostri fratelli".

LA COLONNA
Concepción Villafuerte

Il Subcomandante Insurgente Marcos ha avvertito coloro che aderiscono all'altra campagna, a stare attenti all'ondata repressiva che si scatenerà per combattere la volontà degli attivisti. Questo sarà inevitabile, gli ufficiosi governativi avranno molto lavoro da fare per inventare minacce e diffamazioni… ma un’altra cosa molto importante di cui tener conto è di coloro che dicono d’essere d’accordo con lo zapatismo e praticano esattamente il contrario. Non sarà raro che parallelamente alla campagna zapatista, sorgano altri gruppi, collettivi, ong, osg ed altro ancora, col doppio discorso che, "mentre seguiamo quello che l'EZLN dice, se possiamo andare avanti…", anche se negli ultimi 20 anni non hanno fatto altro che chiedere sussidi al governo. Da una parte dicono che sì sono d’accordo, ma internamente dicono il contrario e dopo non gli piace che uno dica loro che fanno controinsurgenza in buona fede...

La foja coleta
Directora: CONCEPCIÓN VILLAFUERTE
Editor: Amado Avendaño Figueroa.
Colaboradores: Heriberto Velasco, Francisco Ruiz Zuart, Manuel Martínez, Carlos Herrera
Oficinas: Calle Venustiano Carranza#28,
Barrio de San Diego, San Cristóbal de Las Casas, Chiapas.
Tel. 6789062,
E-mail: lafojacoleta@yahoo.com.mx

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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