La Jornada - Sabato 23 Luglio 2005
L'Opddic offre migliori soluzioni ai contadini e di difenderli dai governi autonomi
Gruppi con passato paramilitare fanno proselitismo antizapatista in Chiapas
La propaganda include minacce di sequestro e di espulsione violenta

HERMANN BELLINGHAUSEN - INVIATO

Ocosingo, Chis. 22 luglio - Secondo vari indizi, l'epicentro della ripresa delle organizzazioni priíste con passato paramilitare nella zona di conflitto in Chiapas si localizzerebbe tra Taniperla e Monte Libano, sede originaria dell'Organizzazione per la Difesa dei Diritti Indigeni e Contadini (Opddic) che ora si espande apertamente verso altre vallate di Ocosingo, nelle vicinanze di Altamirano, Yajalón, per una buona parte di Chilón e nella zona nord.

Esercitando il suo diritto a praticare il proselitismo di partito, l'Opddic percorre comunità ed impone la sua presenza nelle assemblee delle organizzazioni non priíste, come le Aric indipendenti e l’Unione di Unioni ed altre, come Yomlej, del circolo della diocesi cattolica e della parrocchia di Ocosingo.

Secondo versioni di persone delle distinte regioni del circondario che sistematicamente hanno richiesto l'anonimato, il gruppo priísta capeggiato dall'ex deputato locale Pedro Chulín affronta i dirigenti di altre organizzazioni ed offre ai contadini una "migliore soluzione" per le loro rivendicazioni ed i loro progetti.

Il discorso di Opddic suole essere apertamente antizapatista. Proclama che "loro difenderanno” le comunità dai governi autonomi. E lo illustra con i fatti. Incidentalmente, quello che si registra qui di seguito succede nello stesso periodo in cui il governo di Chiapas ha annunciato che la Selva Lacandona è già stata elettrificata al "100 per cento”.

Offerta di protezione

Nella vallata di Las Tazas, verso Avellanal, sono ubicate varie comunità del municipio ribelle San Manuel, due basi militari ed altre comunità ed ejidos. Gli zapatisti si sono opposti alla costruzione di opere pubbliche dentro i territori autonomi, per lo meno se non c'è il consenso degli abitanti. Da giugno, hanno iniziato ad arrivare nella vallata membri dell'Opddic per "offrire" i loro servizi, per "proteggere" dagli zapatisti l'installazione di pali e cavi della luce per elettrificare una delle aree della selva dove gli indigeni non si sono ancora resi conto che appartengono al 100 per cento ufficialmente elettrificato.

Priísti di altre parti, anche distanti, sono accorsi a "coprire" gli operai delle opere, specialmente in Miguel Hidalgo e Zapata. Quello che i locali chiamano “piano per far pressione sulle comunità" di San Manuel include pure minacce di sequestro e di espulsione violenta.

Recentemente, l'Opddic aveva convocato i suoi seguaci per celebrare una riunione-festa-presidio, in un rancho vicino alla comunità di Zapata. Anche se è arrivato "solo" un centinaio di persone, c’è stata festa. Sono accorsi contadini di Taniperlas e dei municipi di Chilón e di Yajalón. Per un paio di giorni hanno praticamente bloccato la strada. I contadini tzeltales hanno definito l'evento: "un posto di blocco dei paramilitari”.

Sebbene "qualche" funzionario del governo statale avrebbe lanciato moniti al gruppo tricolore di astenersi da provocazioni contro gli zapatisti, quell’organizzazione ha la sua agenda. Ed una stupenda relazione con le basi militari di Santo Tomás e di San Giacinto, nella stessa vallata.

L'Opddic è cresciuta anche verso Altamirano e nella zona nord (Tumbalá e Sabanilla, in apparente alleanza con Paz y Justicia).

Nelle settimane precedenti l'allerta rossa zapatista di giugno e luglio, nel municipio di Chilón, i priísti hanno divulgato voci che loro stessi ed ex perredisti "avrebbero smantellato" il municipio autonomo Olga Isabel, per motivi simili a quelli dell'Opddic rispetto a San Manuel.

Alla fine dell'allerta rossa zapatista, un veicolo con sei effettivi dell'Agenzia Federale di Investigazione ha preteso di entrare in Olga Isabel per un "pattugliamento", ma è stato respinto dagli indigeni.

Il raggruppamento di priísti in Chilón ha fatto rivivere quelli che in altri tempi si chiamavano Chinchulines di Bachajón. Il dispositivo proselitista di coloro che si dicono seguaci di Roberto Madrazo s’estende verso la zona nord, stabilendo così un ponte tra i "vecchi" Chinchulines, Paz y Justicia e lo scomparso Mira. Qualcosa di così coordinato, non si era visto neanche ai tempi dell'interim di Roberto Albores Guillén che oggi è in lizza per ritornare come governatore. E se non lui, qualcuno dei suoi alleati. Infatti lo stanno appoggiando pubblicamente ex governatori della taglia di Absalón Castellanos Domínguez e Patrocinio González Garrido.

Non può inoltre non richiamare l'attenzione il fatto che in questo stesso mese di luglio, nel caldo dell'allerta zapatista, abbiano visitato la zona il senatore e precandidato priísta José Ángel Aguilar Bodegas ed il delegato per il dialogo della Segreteria di Governo, Luis H. Alvarez. Ambedue si sono incontrati con membri dell'Opddic, il primo in Ocosingo; il secondo in Monte Libano, durante giri che hanno incluso pure Altamirano.

Il 14 luglio, un giorno prima che si riaprissero i caracol, Aguilar Bodegas si è riunito anche con membri dell’Unificazione Regionale di Ejidos Emarginati, con brigate di promotori della CNOP ed altri organizzazioni priíste. Ha offerto di portar avanti l’iter per ottenere aiuti per "superare l'indice di povertà e di emarginazione" ed ha appoggiato la domanda di centri ecoturistici in Santa Lucía, Piano di Ayutla e Mariscal, così come la creazione di "maggiori riserve ecologiche". Gli stessi "argomenti" ecoturistici e conservazionisti stanno servendo in altre zone, come Tumbalá e Chilón, per minacciare di sgombero le comunità in resistenza.

Il 19, il commissionato Luis H. Alvarez si è riunito con la Commissione di Temi Indigeni del Senato della Repubblica, per informare su "le azioni realizzate e da realizzare in funzione del ristabilimento del dialogo in Chiapas", cioè su come distribuisce progetti economici e raccoglie richieste. In quella occasione, in un intervento critico rispetto al governo federale, il senatore Aguilar Bodegas, secondo il suo stesso bollettino stampa, espresse "preoccupazione per l'annuncio dell'EZLN di iniziare una campagna in tutto il paese, parallela alle campagne elettorali legali che realizzeranno tutti i partiti politici in tutta la geografia nazionale”.

L'aspirante alla candidatura a governatore per il PRI aveva detto: "Credo che la lettura che si deve dare alla convocazione (zapatista) è che da ora al 2006 si porterà avanti, parallelamente al sistema politico elettorale che abbiamo, un'azione dell'EZLN, che convoca altre forze politiche e sociali del paese. In parallelo, e non sommandosi nel quadro legale attuale". Ha ribadito che il governo federale "deve dare risposte urgenti per arrivare alla pace in Chiapas”.

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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