La Jornada - Mercoledì 22 giugno 2005
È stato chiuso ad ogni attività il caracol Torbellino de nuestras palabras
Solitudine, sconcerto, incertezza e paura nella comunità di Morelia
Le poche persone che s’incontravano per strada correvano a nascondersi notando la presenza di estranei e di auto. Le misure prese dall'EZLN ci hanno preso di sorpresa, dicono ad Altamirano
ELIO HENRIQUEZ – CORRISPONDENTE

Morelia, Chis, 21 giugno - Un clima di solitudine, sconcerto ed incertezza incombeva oggi su questa comunità, dove lunedì è stato chiuso la caracol Torbellino de nuestras palabras, per l'allerta rossa generale decretata dall'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN).

All'entrata delle installazioni del caracol, alla periferia di questa comunità tzeltal - sede del municipio autonomo 17 de Noviembre -, è stata utilizzata questo lunedì una grande insegna con la frase che campeggia all’entrata dei cinque caracol zapatisti: “Chiuso per allerta rossa”. Ma il cancello d’accesso era aperto e non c’era nessuna vigilanza, né dentro né fuori, per cui i giornalisti hanno potuto entrare senza problemi.

Erano chiusi pure: l'officina di calzoleria, il negozio di commestibili, la cucina, i dormitori, gli uffici della giunta di buon governo Corazón del arcoiris de la esperanza, la caffetteria e gli altri locali. Degli edifici in costruzione erano lì, abbandonati a metà, con vicino parte del materiale utilizzato. In un locale vicino, chiuso a chiave, c’erano immagazzinate varie borse di cemento. Tutto era apparentemente abbandonato.

“Martiri” dipinti

Sulle pareti di legno di uno dei dormitori si possono apprezzare le immagini dipinte di Severiano, Sebastián e Hermelindo “Martiri di Morelia. Sempre nella nostra memoria”, secondo un graffito, presuntamente assassinati da elementi dell'Esercito Messicano il 7 gennaio 1994.

Era pure vuota la scuola autonoma che si trova un po’ più avanti sull’ampio slargo di 500 metri del caracol.

Nel centro di Morelia, appartenente al municipio ufficiale di Altamirano - che vive la divisione tra simpatizzanti priísti e zapatisti -, le case erano chiuse. Le poche persone per strada correvano a nascondersi vedendo avvicinarsi un veicolo. Solo nel recinto per la pallacanestro che sta al centro della comunità, alcuni studenti stavano provando col loro maestro un ballo per la festa di fine d’anno.

Nel capoluogo municipale di Altamirano, il sindaco Enrique Hernández Gómez ha detto che ha “preso tutti di sorpresa” l'annuncio d'allerta rossa decretata dall'EZLN, della quale hanno saputo solo ieri sera oppure oggi molto presto. “Molta gente, soprattutto nelle comunità, non lo sa ancora ”.

Ciononostante, la situazione è tranquilla e nella zona non si sono visti movimenti militari né di polizia dopo l'annuncio del comando zapatista.

A circa 20 chilometri da Altamirano, nel crocevia di Cuxuljá, sulla strada San Cristobal-Ocosingo, oggi come ieri vari camion dell'Esercito Messicano sono rimasti per ore parcheggiati di fronte al magazzino zapatista chiamato Arcoiris.

Magazzino zapatista, ignorato dagli elementi dell'Esercito Messicano

Apparentemente in entrambe le occasioni è arrivato prima un primo gruppo di camion per poi aspettare gli altri camion con i soldati e quando si sono riuniti se ne sono andati tutti verso Ocosingo, senza lasciare nessun posto di blocco. “Qui sono passati a comprare nel negozietto di fianco e hanno telefonato con i loro telefoni, nient'altro”, ha commentato uno dei venditori aggiungendo che i federali non hanno comprato niente nel magazzino zapatista.

Proprio ad un lato dello spiazzo comincia la strada sterrata che conduce a Moisés Gandhi, sede del municipio autonomo Che Guevara. Tre giovani si sono avvicinati ed hanno bloccato il passaggio per la comunità. “Oggi non si può entrare, dovete andarvene”, hanno affermato senza dare altre spiegazioni ai reporter di vari media. L'accesso di estranei a questa comunità è stato chiuso da domenica scorsa.

Oltre al movimento militare riportato a Cuxuljá, l'Esercito Messicano ha installato oggi un posto di blocco di fronte alla 31^ Zona Militare in Rancho Nuevo - a 10 chilometri da qui.

Durante il tragitto di più di cento chilometri da San Cristóbal de Las Casas fino a questa comunità, si è osservato che la vita si svolgeva normalmente. Solo in Morelia si respira un'aria di incertezza e di una certa paura tra i suoi abitanti.

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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