La Jornada - domenica 21 agosto 2005
Il governo del Chiapas non ha preso misure per garantire il loro ritorno: ONG
SFOLLATE IN TABASCO 20 FAMIGLIE CHOLES
JUAN BALBOA

Organizzazioni per i diritti umani del Chiapas confermano che nei due mesi recenti sono aumentati gli sgomberi forzati di indigeni choles, principalmente della comunità Andrés Quintana Roo, municipio di Sabanilla, a causa delle aggressioni e delle minacce di persone legate all'organizzazione Paz y Justicia

Denunciano inoltre che fino al momento le autorità di polizia dello stato ed il governatore Pablo Salazar Mendiguchía non hanno adottato le misure cautelari necessarie per garantire la sicurezza degli sfollati.

Il Centro dei Diritti umani Fray Bartolomé de Las Casas (CDHFBC) ha documentato in questo periodo lo sgombero forzato di 117 persone di 20 famiglie (18 uomini, 19 donne e 80 minorenni) verso lo stato di Tabasco, che non ricevono l'assistenza umanitaria necessaria delle autorità locali.

In un rapporto del CDHFBC - presieduto dal vescovo emerito di San Cristóbal de Las Casas Samuel Ruiz García - e la Rete dei Difensori Comunitari per i Diritti Umani, si segnala che lo scorso 8 giugno si è saputo del primo sgombero nella comunità Andrés Quintana Roo: 10 persone di una famiglia hanno lasciato la loro abitazione dopo essere stati presi di mira con colpi di armi da fuoco da membri del gruppo paramilitare Paz y Justicia.

Il 9 giugno, sempre secondo il rapporto delle organizzazioni, sono state sgomberate altre 22 famiglie (circa 122 persone) che hanno cercato rifugio in montagna; ma, a causa delle piogge torrenziali sono dovute ritornare nella comunità il 15 giugno.

"L'intervento del delegato per la riconciliazione delle comunità in Chiapas, Juan González Esponda, non ha fornito le garanzie necessarie alla comunità, cosa che ha fatto sì che in seguito, il 3 luglio, cinque famiglie fossero nuovamente sgomberate, che facevano parte del gruppo che se n'era andato il 9 di giugno ma che poi era ritornato", precisa il CDHFBC.

Il Fray Bartolomé ha chiesto alla Commissione Interamericana dei Diritti Umani misure cautelari in favore di sei famiglie sfollate della stessa comunità, e per questo il 15 luglio la Commissione Interamericana ha chiesto informazioni al governo messicano sul caso. Il 17 luglio sono sfollate altre 10 famiglie ed il 2 agosto altre quattro.

Il governo di Salazar Mendiguchía ha proposto agli sfollati di ritornare; tuttavia, il CDHFBC insiste sul fatto che non ha garantito misure di sicurezza né l'assistenza per il ritorno.

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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