La Jornada 21 luglio 2005
INIZIANO I LAVORI DELLE COMMISSIONI DI VIGILANZA ZAPATISTE NEI CARACOLES
Riprendono le lezioni nella secondaria autonoma
Radio Insurgente non ha ripreso le trasmissioni

ELIO HENRIQUEZ - Corrispondente

Oventic, Chis., 20 luglio - Le commissioni di vigilanza create come parte della riorganizzazione interna dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale ( EZLN) hanno iniziato i lavori agli inizi di questa settimana nei cinque caracoles ubicati nella cosiddetta zona di conflitto del Chiapas. L'informazione è stata confermata nel caracol "Corazón céntrico de los zapatistas delante del mundo", con sede in questa comunità tzotzil, dai membri della relariva commissione.

La situazione in questo caracol che copre i municipi autonomi degli Altos del Chiapas, è andata normalizzandosi gradualmente, ad otto giorni dal ritiro dell'allerta rossa generale decretata dall'EZLN nei suoi territori il 19 giugno.

Benché il caracol sia quasi vuoto e con poco movimento, durante il giorno entrano ed escono rappresentanti di organizzazioni o persone che individualmente vengono alla ricerca di maggiori informazioni su come partecipare alla nuova fase della lotta politica dell'EZLN, annunciata nella sua Sesta Dichiarazione della Selva Lacandona.

All'entrata del caracol due uomini e due donne incappucciati o con paliacates rossi, che fanno turni di un'ora, controllano l'ingresso ed annotano in un libretto i nomi di chi viene a chiedere informazioni o ad offrire appoggio di vario tipo.

Nella parte intermedia del caracol, ad un lato degli uffici della Giunta di Buon Governo ( JBG), in una spaziosa casa di legno appena sistemata allo scopo, i cinque membri della nuova commissione di vigilanza accolgonoi visitatori che sfilano già da molto presto.

"Qui abbiamo iniziato a lavorare lunedì ed abbiamo già ricevuto diverse persone", dice uno dei membri della commissione composta da basi di appoggio dell'EZLN.

L'EZLN in un comunicato della settimana scorsa, spiegava che le commissioni di vigilanza hanno il compito di "prendere conoscenza di chi arriva, dei problemi per i quali chiedono aiuto o soluzione, dei progetti che vengono proposti, degli appoggi ed aiuti umanitari destinati alle comunità indigene, e delle decisioni prese dai membri della JBG".

Queste commissioni di vigilanza informeranno i municipi autonomi ribelli zapatisti e le basi di appoggio affinché tutti siano informati, valutino e dicano "se sta bene o male quello che si dice e si fa".

"Qui stiamo ricevendo la gente e se abbiamo dubbi sul processo di lotta, li mandiamo alla commissione di informazione che è incaricata di informare circa il movimento zapatista, la sua storia e la sua lotta", aggiunge il dirigente.

Segnala che la scuola secondaria autonoma zapatista Primero de Enero, situata in fondo al caracol, ha già ripreso le lezioni dopo la sospensione per l'allerta rossa generale, così come la JBG i cui membri stanno ricevendo diverse persone.

Invece, Radio Insurgente, "La voce dei senza voce" che da agosto di due anni fa trasmette in onda corta e modulazione di frequenza da questa comunità, non ha ripreso le sue trasmissioni che erano state sospese a tempo indefinito il giorno in cui è andata in vigore l'allerta rossa generale.

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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