La Jornada - 20 novembre 2005
L'ESERCITO ZAPATISTA
Gloria Muñoz Ramírez - LOS DE ABAJO

L'ESERCITO ZAPATISTA di Liberazione Nazionale (EZLN) compie 22 anni di lotta. Non sono gli stessi gli zapatisti di allora e di adesso, ma i loro principi non sono cambiato. Questo anniversario li trova immersi in una nuova strategia delineata nella Sesta Dichiarazione della Selva Lacandona. Non si tratta di una svolta della loro lotta né di una rottura con la loro storia clandestina e pubblica. La Sesta è la conseguenza di una ricerca che non finisce; è continuità, conferma di una lotta, perseveranza; è il passaggio annunciato più di due decenni fa.

UN DECENNIO DI organizzazione clandestina e 12 anni di lotta pubblica hanno dovuto trascorrere affinché l'EZLN si sentisse pronto per uscire dalle sue comunità ed inserirsi in maniera permanente e diretta nella costruzione di un altro modo di fare politica, di un programma nazionale di lotta e di una nuova Costituzione, progetti che benché non siano nuovi sul loro percorso, né diventano pubblici adesso per la prima volta, si presentano ora con la maturità di un movimento che da 22 anni impara e si reinventa tra non pochi ostacoli e difficoltà.

CON LA SESTA nasce una nuova tappa dalla lotta politica zapatista, ma questo non vuol dire che rinneghino il loro passato, né che, come interpretano alcuni, si siano resi finalmente conto che hanno vissuto (lottato) nell'errore ed ora riprendono la strada giusta. Il principio non cambia: la loro lotta è per e con quelli che stanno in basso; è anticapitalista e di sinistra (non è mai stata altro); e, inoltre, non li vedremo trasformarsi in partito politico né lottare per il potere.

IL 17 NOVEMBRE del 1983 gli zapatisti nacquero armati e sono arrivati armati al 2005. Usciranno senza armi il primo gennaio del 2006 per continuare la loro lotta politica per la via pacifica, ma il loro esercito non scompare né depone le armi. Nel loro viaggio per tutto il paese non ci si appellerà alla lotta armata come opzione di cambiamento, ma l'obiettivo finale continua ad essere lo stesso: lottare per libertà, democrazia e giustizia per tutti i messicani.

RIPERCORRERE QUESTI 22 ANNI permette di vedere la coerenza e conseguenza di un movimento iniziato nell'autunno del 1983. L'EZLN spiegò allora i suoi obiettivi ed ascoltando i bisogni e le forme di lotta dei popoli indigeni modificò la sua idea della lotta, ma non i suoi ideali. Questo fu il segreto. Saper ascoltare ed agire di conseguenza. Ora il viaggio de L'Altra Campagna non sarà clandestino né attraverso montagne selvagge, ma la strategia nazionale ed internazionale sarà la stessa che ha permesso loro di crescere in questo territorio: ascoltare, camminare domandando.

OLTRE ALLE DANZE PER l'anniversario, nella comunità zapatista di La Realidad si è parlato della nuova sfida politica contenuta nella Sesta. "Stiamo facendo un altro grande passo verso l'esterno e noi, come popoli, abbiamo la grande responsabilità di continuare ad essere ben organizzati qui all'interno", hanno segnalato i membri del Comitato Clandestino Rivoluzionario Indigeno. L'EZLN non si allontana dalle comunità indigene né dalla loro lotta quotidiana per l'autonomia. Affronta questa nuova tappa con loro e con i diseredati del pianeta.

[losylasdeabajo@yahoo.com.mx]

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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