La Jornada - Mercoledì 20 Luglio 2005
Denuncia a Ginevra
"Falso" che si rispettino i diritti indigeni in Messico

KYRA NUÑEZ - Corrispondente

Ginevra, 19 Luglio - "Il tradimento più grande che si è commesso contro i popoli indigeni del Messico è la negazione del pieno riconoscimento dell'autodeterminazione sottoscritto negli accordi di San Andrés", sostiene l'indigeno mixe Noemí Gómez Bravo.

Nella riunione della Sottocommissione di Promozione e Protezione dei Diritti Umani del Gruppo di Lavoro su Popolazioni Indigene dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, ha dichiarato:

"La legislazione che qui si promuove come avanzata, che riconosce la pluriculturalità e stabilisce la protezione, la preservazione e l’arricchimento delle conoscenze indigene, rimane sulla carta, perché non rispetta né riconosce le rivendicazioni dei nostri popoli, benché il governo foxista dica che i popoli indigeni esercitano liberamente la loro autonomia con i loro sistemi di governo”.

Da parte sua, Adelfo Regino Montes, rappresentante dell’organizzazione Servizi del Popolo Mixe, ha detto che tali legislazioni sono prive degli strumenti e dei meccanismi che facilitino il loro esercizio e la realtà è che il Messico agisce in senso contrario: stabilisce norme che mettono in pericolo l'integrità del patrimonio indigeno, come le leggi sugli organismi geneticamente modificati, sulle risorse genetiche e sulla proprietà industriale.

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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