Parole finali dell'EZLN per voce del Subcomandante Marcos per la Prima Sessione Plenaria dell’altra campagna
18 Settembre 2005 - La Garrucha – Chiapas
VI Dichiarazione della Selva Lacandona

Chiudiamo, compagni e compagne.

Un piccolo messaggio, compagne e compagni, a chiusura di questa riunione nella quale vi consegniamo l'altra campagna.

Per prima cosa chiediamo a tutti voi scusa per gli errori che abbiamo commesso nel condurre questa assemblea, tenendo conto che il fatto di riconoscere i nostri errori non ci esime dalle critiche che ci potete fare per quello che abbiamo fatto. Di alcune cose ci siamo resi conto, come quest’ultima dei compiti immediati. Forse di altri errori non ci siamo resi conto, ma abbiamo la disponibilità ad imparare anche con questo lavoro che stiamo facendo.

Chiediamo a tutti quelli che stanno qui ed a quelli che non stanno qui alcuni cose.

Dato che l’abbiamo già consegnata, l'altra campagna non è ormai più dell'EZLN, o non solo più dell'EZLN, quindi chiedo ai compagni ed alle compagne della rivista Rebeldia che la mandino per posta a tutti i compagni aderenti che hanno nella loro lista e chiedano loro l’autorizzazione di diffondere se sono d’accordo o no, affinché i loro dati si socializzino cioè passino a tutti gli aderenti. Questo dobbiamo farlo perché ci sono persone, gruppi ed organizzazioni che si fidano di noi. Ad altri dobbiamo dire che non è più con noi che devono trattare, ma è con tutti ed allora che rettifichino o ratifichino se condividono le informazioni affinché si possano contattare.

Quando questo sia stato fatto, al più tardi in un mese - poniamo questo termine - l’elenco che è arrivato fino all’11 di settembre dell'altra campagna sarà inviato a tutti e lì si possono mettere in contatto per località o stati.

Chiediamo anche rispettosamente a tutte le organizzazioni, gli individui, i gruppi ed a quelli che ci sono come a quelli che non ci sono che in questo periodo, man mano vi organizzate ci mandiate le vostre proposte per le date nei vostri stati, tenendo in considerazione i giorni che saremo lì e le riunioni che potremo fare.

Vi chiediamo anche, come EZLN, se potete fare dopo un bilancio di com’è andata la riunione: se ci inviate un bilancio critico per sapere come l’avete vista e ci dite anche se si può rendere pubblico, cioè, passarlo agli altri. A tutti, persone, individui, organizzazioni, ecc.

E vogliamo qui mettere in chiaro, dato che finora abbiamo gestito i vari interventi, che né l'EZLN né Marcos accettano di essere i portavoce dell'altra campagna perché sarebbe stabilire un incarico che non ha senso. Marcos è già il portavoce dell'EZLN e niente di più.

Compagni, c'è il problema dei compiti politici immediati che è stato segnalato, annotato e quindi… quando noi abbiamo invitato all'altra campagna abbiamo detto alla gente che l'avremmo tenuta in considerazione. Per questo noi pensiamo che l'altra campagna, anche se l’abbiamo consegnata, debba consultare tutti, prendere in considerazione tutti. Questo è ciò che dà la garanzia alla gente che tutto questo sarà differente. Che non c'è chi è più grande, o chi è più piccolo, che non vale di più chi sa parlare di colui che non sa, che non vale di più chi ha soldi per potersi muovere di colui che deve starsene a casa…

Dobbiamo trovare il modo per consultare su tutto perché non possiamo decidere qui i criteri. Questo sì lo consultiamo e questo no. Lo so che questo pone dei problemi, riguardo ai compiti che sono stati presentati come urgenti, ma è qualcosa che dobbiamo costruire, saper costruire e la cosa più importante è che tutti abbiano la garanzia che in questa costruzione ed in questa rotta dell'altra campagna, la decisione è di tutti.

Ogni parola verrà presa in considerazione come chiunque, quindi niente si decide per sottomissione, per andar d’accordo a tutti i costi. Tutto ciò che sia a nome dell'altra campagna, che abbiamo già consegnato a tutti voi, deve essere a nome di tutti perchè tutti contano. Quindi non possiamo decidere così, questo si consulta e questo no o qualunque altro criterio, perché allora stiamo mancando di rispetto alla gente.

Se non vogliamo che succeda con l'altra campagna quello che succede con quelle degli altri partiti politici che dopo venti anni dicono ‘mannaggia, c’è scappato di mano’ o ‘non abbiamo fatto niente per questo’… perché in questa costruzione dell'altra campagna si deciderà con tutti, dal più piccolo fino a quello che ha più gente. Questo è quanto noi proponiamo, ma non sta a noi decidere le cose che sono prioritarie ed urgenti nell'altra campagna. Quindi noi stiamo proponendo che si consulti tutti su quello che è urgente e basilare è che l'altra campagna debba dare solidarietà ed appoggio a quelli che la compongono.

Insomma non deve succedere che colpiscano dei compagni, perché al momento in cui uscite voi o usciamo tutti, incomincerà ad esserci un clima di minacce su tutti. Allora la cosa prima che deve fare l'altra campagna è guardare tutti gli aderenti, cioè, ciò che succede ad ognuno di noi… perché non possiamo permetterlo, e ci mobiliteremo con tutti i mezzi civili e pacifici che abbiamo, per proteggerlo, appoggiarlo, solidarizzarci con lui. Sia come sia questo è urgente, perché permette che si possano fare molte cose, perché il riflesso immediato di un'organizzazione è proteggere chi ne fa parte…

Vi chiediamo di pronunciarvi quanto prima possibile sui differenti punti che sono stati presentati.

L'EZLN manderà già domani questa lettera a tutti gli aderenti dove viene chiesto loro che si pronuncino, prima possibile, sui differenti punti presentati, ma specialmente su questo, sulle misure da prendere visto che a partire da ora chiunque di noi può essere soggetto a qualche azione o minaccia, come è stato segnalato.

Si sono pure segnalare altre urgenze. Immagino la disperazione dei compagni che speravano che in questa assemblea ci fosse un pronunciamento su questa o quella cosa importante o urgente ed anche noi siamo disperati, ma sentiamo che dobbiamo aspettare che l'altra campagna prenda la sua rotta e dia forma a se stessa.

Si sono segnalati i problemi dei lavoratori della Previdenza sociale, degli operai metalmeccanici, del programma energetico di Fox. Allora, facendo uso della sua prerogativa come organizzazione aderente alla Sesta e nel rispetto che prevede l'autonomia e l’indipendenza delle organizzazioni, l'EZLN, come EZLN, si impegna a mandare un messaggio (che pena che ci non sia nel calendario di poter andare personalmente) ai compagni lavoratori della Previdenza sociale il giorno del loro Congresso… un messaggio di incoraggiamento, di appoggio ed ovviamente di unità con loro. E l'EZLN si impegna pure a stendere un appello a tutte le organizzazioni politiche, persone, gruppi politici, ong, collettivi e persone aderenti e no alla Sesta affinché si uniscano alla mobilitazione organizzata dai lavoratori della Previdenza sociale nel giorno del loro Congresso. Questo lo faremo pubblicamente.

Per nessuno è un segreto che ci sono state riunioni bilaterali dell'EZLN con altre organizzazioni e collettivi. Con queste organizzazioni abbiamo stabilito relazioni bilaterali. A tutti abbiamo detto la stessa cosa. Indipendentemente dallo sviluppo dell'altra campagna, queste relazioni potrebbero permettere di fare azioni insieme. Ciò che stiamo segnalando qui è che una cosa è l'altra campagna che formiamo tra tutti noi ed un'altra cosa è ogni organizzazione, ogni individuo, ogni persona. In questo senso proponiamo alle organizzazioni politiche, sociali, non governative, collettivi, gruppi, individui che lo considerino già pertinente di preparare un messaggio insieme che potrebbe essere firmato dall'EZLN con queste altre organizzazioni, gruppi, individui.

Per le mobilitazioni che ci saranno fra poco contro il progetto energetico di Fox, ciò che noi vi proponiamo è che facendo uso della vostra autonomia, indipendenza, vi riuniate, stendiate una bozza comune, ce la mandiate e noi potremmo firmare insieme a voi. Non possiamo andare più in là di questo adesso.

Pensiamo che dopo la prima esplorazione dell'ecosistema - come ha detto il Tenente Colonnello Moisés - potremo incominciare già a partecipare personalmente a quelle riunioni.

Allo stesso modo, ci impegniamo anche ad inviare un messaggio ai compagni operai metalmeccanici del Siderurgico Lázaro Cárdenas Las Truchas sul loro problema. Ed invitiamo pure le organizzazioni a preparare un appello insieme, non per l'altra campagna, ma come organizzazioni, persone ed individui e che passi a tutti quelli che vogliano aderire.

E proponiamo anche le organizzazioni che hanno contatti col Sindacato Messicano degli Elettricisti o con altri settori di lavoratori della città o della campagna per fare loro un invito, una lettera, affinché si uniscano alla Sesta e all'altra campagna ed ai lavori per darle forma.

Noi pensiamo che così possiamo continuare a superare gli ostacoli, per continuare a costruire una nuova organizzazione dove tutti abbiano il loro posto senza che nessuno di noi perda la sua indipendenza e la sua autonomia come organizzazione, compagni.

Intanto vi dico che sono arrivate: 91 organizzazioni sociali su 162, 71 organizzazioni sociali non sono venute; delle organizzazioni politiche ne sono venute 36, ne mancano 19; ong, gruppi e collettivi ne sono arrivati 129, ne mancano 324; delle organizzazioni indigene ne sono arrivate 26, ne mancano 29; di quelli a livello individuale ne sono arrivati 196, ne mancano 1.428.

Non siamo assolutamente la maggioranza e noi invece dobbiamo costruire qualcosa che chiunque di questi compagni che non ha potuto venire per qualsiasi motivo, possa condividere e sappia che il suo posto lo aspetta, come quando succede qualcosa…

In totale noi qui riuniti in questi giorni, contando gli osservatori nazionali ed internazionali e senza contare la stampa, siamo 2.069.

Quindi lascio il messaggio alle organizzazioni politiche, sociali, sui problemi della Previdenza sociale, dell’energia elettrica e sull’energia in generale e sul Siderurgico Lázaro Cárdenas.

Compagne e compagni, l'altra campagna non è più nostra. Cioè, non è ormai solo più nostra da quanto abbiamo ascoltato in questa riunione, nelle riunioni preparatorie e per quanto abbiamo investigato da varie parti.

Vogliamo che sappiate che come Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale è un onore per noi avervi a partire da ora come compagni e compagne. Già dicendo questo, vi diciamo che corrisponderemo con cameratismo, con onestà e soprattutto con lealtà verso tutti voi… la stessa lealtà, lo stesso cameratismo e la stessa onestà che abbiamo avuto con le nostre comunità, ora li avremo anche per voi.

Dopo avervi ascoltati ed avervi visto lavorare, pensiamo che siamo molto fortunati ad avervi incontrato. Siete uomini, donne, altri, bambini ed anziani. Qualcosa del meglio di questo paese. Che bello che vi abbiamo incontrato. Speriamo di andare avanti insieme per molto tempo.

Vogliamo ringraziare, per finire, innanzitutto la comunità zapatista di La Garrucha che ci ha accolto, le autorità autonome della Giunta di Buon Governo del Caracol, le autorità dei Municipi Autonomi Ribelli Zapatisti Flores Magón, San Manuel, Francisco Villa e Francisco Gómez, le basi di appoggio della zona selva tzeltal che hanno lavorato per costruire tutto questo, i compagni miliziani del Terzo Reggimento di Fanteria Zapatista che stavano proteggendoci solo con i loro bastoni e che hanno dovuto pure sopportare l'impertinenza di un imbecille di fotografo che li ha definiti ‘cani’, perché non lo lasciavano passare, e non hanno risposto alla provocazione. Grazie, compagni miliziani, per averci protetto.

Grazie alle mie compagne comandanti ed ai miei compagni comandanti del Comitato Clandestino Rivoluzionario Indigeno.

Compagni, compagne, uomini, donne, altri, bambini, anziani, grazie mille.

È tutto.


(traduzione del Comitato Chiapas di Torino)

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