DICHIARAZIONE PUBBLICA DIFFUSA DA CIEPAC E DALLA RED DE DEFENSORES COMUNITARIOS

DICHIARAZIONE PUBBLICA SUL CONFLITTO IN ATTO IN CHIAPAS

Le organizzazioni firmatarie si esprimono in relazione all'attuale conflitto sociale in atto in Chiapas:

1. Da più di due settimane i lavoratori della sanità, l'educazione, e diverse organizzazioni sociali contadine, indigene e della resistenza civile sono in sciopero nella capitale dello stato ed in diverse strutture sanitarie. Questa misura è stata decisa per fare sentire le richieste di ogni settore.

2. Facciamo notare che l'origine del conflitto ha le sue radici nelle politiche neoliberiste di privatizzazione della sanità e dell'educazione, come si vuole fare anche in altri settori, con il pretesto addotto dal governo della mancanza di risorse economiche quando il mercato internazionale e gli investimenti godono di eccedenze di imposte, dazi ed altri incentivi fiscali o come il caso del FOBAPROA dove si sono beneficiati i banchieri, proprio coloro che hanno svuotato le casse del paese.

3. Giorni prima che iniziassero questi scioperi ed anche durante gli stessi, abbiamo costatato che il governo dello Stato capeggiato da Pablo Salazar Mendiguchía ha lanciato costose campagne di propaganda e discredito contro il corpo insegnante che forma la Sezione Sette del Sindacato Nazionale dei Lavoratori dell'Educazione. Queste campagne sono state accompagnate da discorsi minacciosi e tendenziosi da parte del governatore dello stato che vogliono vincolare la mobilitazione dei maestri con un'altra di portata nazionale promossa dalla CNTE.

4. Recentemente, il capo dell'Esecutivo locale ha adottato provvedimenti disperati per frenare il conflitto sociale che comprendono il licenziamento in massa degli insegnanti della Sezione Sette che partecipano allo sciopero ed alla diffusione dell'informazione. L'Esecutivo dichiara che non cederà e che aumenteranno i licenziamenti.

5. Noi, firmatari del presente documento, abbiamo visto che durante questo processo, il governo dello stato non ha avuto una volontà reale e capacità politica ti trovare una soluzione negoziata delle richieste dei settori coinvolti in questo movimento. Durante questi cinque anni di governo di Pablo Salazar, è stata una pratica frequente l'utilizzo di misure repressive per risolvere i conflitti sociali e queste misure generano solo maggiore dissenso che trova come risposta maggiore repressione, com'è stata la chiusura del collegio della Scuola Normale Mactumactzá; la repressione dei contadini della Casa del Popolo di Venustiano Carranza; della resistenza civile che chiede tariffe elettriche ridotte a Puerto Madero a Tapachula; del movimento che protestava per l'imposizione di un presidente municipale del gruppo paramilitare Paz y Justicia a Tila; o come nel caso di San José a Marqués de Comillas e la repressione nei Montes Azules, tra molti altri casi. Questo rapporto repressivo con la società, lungi dal risolvere i conflitti sociali, tende a mettere a rischio la fragile governabilità presente in Chiapas.

6. Poiché l'atteggiamento sistematico del governo dello stato del Chiapas è stato il confronto con il settore sanitario, educativo, contadino e perfino con i mezzi di informazione e gli organismi civili indipendenti e che difendono i diritti umani, chiediamo le dimissioni deò capo dell'Esecutivo dello Stato del Chiapas, Pablo Salazar Mendiguchía.

7. Per questo riteniamo che sia l'ora della società civile, quindi invitiamo tutti i settori sociali del Chiapas a realizzare consultazioni ed assemblee comunitarie, settoriali, sindacali, indigene, etc., per portare avanti le proposte della base per la costruzione di un nuovo governo di transizione democratica; ad elaborare qindi insieme una nuova costituzione chiapaneca ed un nuovo progetto di nazione che risponda agli interessi di tutti i chiapanechi e chiapaneche e messicani e messicane.

San Cristóbal de Las Casas, Chiapas, 18 maggio 2005

FIRME:
Red de Defensores Comunitarios por los Derechos Humanos
Centro de Investigaciones Económicas y Políticas de Acción Comunitaria (CIEPAC)

Si invitano le organizzazioni che desiderano aderire ad inviare la propria adesione entro il 19 maggio prima delle ore 13:00 a: ciepac@laneta.apc.org o Red de Defensores Comunitarios: comunitarios@prodigy.net.mx

CIEPAC, A.C. - Centro de Investigaciones Económicas y Políticas de Acción Comunitaria
Calle de la Primavera # 6 Barrio de la Merced - C.P. 29240 San Cristóbal de Las Casas, Chiapas, México
Tel/Fax: en México (01 967) 674-5168 / Fuera de México +52 (967) 674-5168


(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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