Gli indigeni che sono stati recentemente sgomberati dalla riserva dei Montes Azules hanno rifiutato di accettare il progetto di ricollocamento del governo di Pablo Salazar Mendiguchia ed hanno dichiarato che non accetterenno la "sua elemosina" e continueranno ad essere basi d'appoggio dell'EZLN.
L'indigeno tzotzil, Victorio Núñez Jiménez, uno dei tre arrestati durante lo sgombero di mercoledì 9 febbraio nella comunità Sol Paraíso, nella Riserva dei Montes Azules, ha spiegato: "Non abbiamo bisogno dell'aiuto del governo, noi continueremo ad essere zapatisti".
Intervistato in una stanza della Fiscalia General di Giustizia, ha aggiunto che non si ritireranno dalla loro lotta per la terra e "siamo disposti a versare il nostro sangue".
Ha detto che funzionari del governo statale e federale hanno offerto loro un piano di ricollocamento (che includeva casa, scuola, strada, luce, ecc.), ma non hanno accettato perchè non vogliono ricevere "nessun aiuto né elemosine dal governo".
Victorio Núñez e Faustino Sánchez dovrebbero essere liberati nel pomeriggio di venerdì dopo la firma di un "impegno" a non tornare nei Montes Azules. Tutti loro, come le loro famiglie sgomberate che sono state trasferite a Palenque, sono originari di Chavajebal, municipio di El Bosque. I detenuti sono stati processati per il reato di attentato contro l'ambiente e l'ecologia dello stato.
(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)
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