La Foja Coleta
n. 1460 - Mercoledí 12 gennaio 2005
FALSE ACCUSE A BASI ZAPATISTE
- Elio Henriquez -

La Procura Generale di Giustizia dello stato ha liberato un indigeno base d'appoggio zapatista che era stato accusato falsamente di aver partecipato nella presunta violenza sessuale su due donne, insieme con altri nove tzotziles.

La Procura ha desistito dall'azione dopo che la Giunta di Buon Governo de Los Altos del Chiapas ha dichiarato, dopo un'approfondita indagine, che l'accusato, Mario Bolom Perez - originario della comunità Fray Bartolomé de Las Casas, nel municipio di San Cristóbal - si trovava ad Oventic, dove stava partecipando alla celebrazione del primo anniversario dell'installazione dei Caracoles zapatisti proprio il giorno in cui fu commessa la violenza, nell'agosto dell'anno scorso. Fonti del governo statale hanno informato che Bolom Perez è stato arrestato lo scorso 4 gennaio da poliziotti statali dietro un mandato di cattura.

Fra il 4 ed il 10 gennaio, i suoi compagni zapatisti della comunità hanno cercato le prove per dimostrare la falsità delle accuse contro di lui e contro gli altri nove indigeni, colpiti anch'essi da mandato di cattura. Ma, ieri nel pomeriggio il giudice della causa ha emesso ordine di custodia, per questo motivo circa cento indigeni della comunità Fray Bartolomé de Las Casas - che per tutto il giorno avevano presidiato il Centro di Riabilitazione Sociale n. 5 - si sono recati davanti agli uffici della Viceprocura, con sede in questa città, per chiedere la liberazione del tzotzil al suo titolare, Angel Wenceslado Carballo Zenteno.

I dimostranti, alcuni dei quali con il volto coperto da passamontagna o da paliacate, affermavano che questo lunedí mattina Carballo Zenteno aveva assicurato che avrebbe "dato loro una mano". Ma, con l'ordine di custodia, gli indigeni si sono sentiti "ingannati".

Alla fine, già notte, i dimostranti sono stati ricevuti da funzionari statali, fra i quali c'era Carballo Zenteno, che hanno spiegato loro la possibilità che la Procura desista dall'azione penale, dato che ci sono elementi sufficienti per presumere la falsità delle accuse.

I compagni dell'accusato avevano presentato alle autorità giudiziarie un documento firmato dalla Giunta di Buon Governo Corazon Centrico de los Zapatistas Delante del Mundo, nel quale si assicura che l'accusa contro Mario Bolom "è falsa", ed è il prodotto di "una vendetta da parte di alcuni caciques come Angel Urbina Lopez, Artemio Perez Gomez - marito di una delle due donne presuntamente violentate - e Felix Gomez". Originari tutti di Fray Bartolomé de Las Casas.


LA FOJA COLETA
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Editore: Amado Avendaño Figueroa
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(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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