DENUNCIA DEL CENTRO DEI DIRITTI UMANI FRAY BARTOLOMÉ DE LAS CASAS SUI CONFLITTI AGRARI NELLA SELVA LACANDONA
San Cristóbal de Las Casas, Chiapas, Messico
11 giugno 2005
COMUNICATO

Il Centro dei Diritti Umani Fray Bartolomé de Las Casas, chiede al governo dello stato di intervenire per dirimere il conflitto agrario storico nella Selva Lacandona.

In queste ultime settimane, questo Centro ha ricevuto diverse denunce da parte di membri della "Unione delle Comunità Indigene della Selva Chiapaneca" (UCISECH-XINICH), formata da comunità indigene, Cho'les, Tzeltales, Tzotziles e Zoques, che stanno lottando per difendere il loro territorio ed hanno resistito agli attacchi dei governi che non hanno avuto la volontà e capacità politica di risolvere ancestrali problemi agrari.

Malgrado attualmente le autorità statali e federali abbiano riconosciuto il diritto di queste comunità al possesso ed essere in fase di negoziato con funzionari che "collaborano" al processo di regolarizzazione delle loro terre, per l'inefficienza di questi ed i procedimenti burocratici, si sono generati rancori con altri gruppi come gli abitanti della Subcomunidad Palestina, appartenenti alla Comunità Lacandona. È necessario segnalare che la maggioranza di queste terre hanno titoli di proprietà, possessi legittimi, anche con il consenso degli stessi lacandoni, prima e dopo i decreti presidenziali sulla Comunità Lacandona.

In questo panorama la tensione è continuata a crescere, portando agli ultimi avvenimenti di cui è stato informato questo Centro e che riportiamo di seguito:

Davanti a questo clima di tensione nella regione, l'organizzazione Xinich teme che gli abitanti di Nueva Palestina intraprendano altre azioni contro di loro e che questo porti ad una situazione di violenza. Per questo motivo le 30 comunità dell'organizzazione sono in allarme e attente a non cadere in provocazioni, a difendere le loro terre e proteggere i loro compagni aggrediti.

Il 28 aprile 2005, questo Centro ha chiesto l'intervento della Segreteria di Governo dello stato per cercare di trovare una soluzione pacifica a questo conflitto. Il giorno 10 giugno abbiamo chiesto di incrementare le misure cautelari per salvaguardare l'integrità e la sicurezza personale delle famiglie della comunità Dr. Manuel Velasco Suárez EI "Viejo Velasco", e che si attivino gli strumenti di dialogo necessari per evitare un conflitto più grave.

Questo Centro dei Diritti Umani ritiene che davanti a tale situazione le autorità competenti federali e statali debbano intervenire per evitare situazioni di violenza che possano portare ad irrimediabili fatti di sangue e violazioni dei diritti umani. Nello stesso tempo, debba favorire una soluzione giusta per le comunità colpite dagli arbitri storici commessi contro i popoli indigeni, da parte di funzionari dei diversi governi e che hanno generato situazioni di scontro tra gli stessi popoli indigeni.

[Centro de Derechos Humanos Fray Bartolomé de Las Casas A.C.
Brasil 14 Barrio de Mexicanos, CP 29240 San Cristóbal de las Casas, Chiapas, México -
Tel. 00 52 (967) 6787395 - 6787396 - 6783548
]

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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