CARACOL: MADRE DE LOS CARACOLES DEL MAR DE NUESTROS SUEÑOS

LA REALIDAD, CHIAPAS, MESSICO - 11 MARZO 2005

ALLA SOCIETÀ CIVILE NAZIONALE ED INTERNAZIONALE
ALLA STAMPA NAZIONALE ED INTERNAZIONALE
ALLE ORGANIZZAZIONI DEI DIRITTI UMANI NON GOVERNATIVE
AGLI INTELLETTUALI ONESTI

FRATELLI E SORELLE:

In questo paese ed in particolare nello stato del Chiapas, per i governi la giustizia è quella dei disoccupati che muoiono di fame e che anche se chiedono un lavoro degno non lo trovano, invece coloro che hanno da mangiare in abbondanza tutti i giorni, si sono accaparrati tutto il lavoro e per questa ragione DENUNCIAMO QUANTO SEGUE:

PRIMO: ad un gruppo di taxisti compagni nostre basi d'appoggio dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale EZLN, del Municipio ufficiale di Frontera Comalapa, appartenente al Municipio Autonomo Tierra y Libertad, il governo rifiuta di concedere questo lavoro degno.

SECONDO: si sono inviate delle lettere a Salazar Mendiguchia per sollecitare il permesso di lavoro per questi compagni, ma questo cosiddetto governo dei chiapanechi e che sarebbe per tutti ha solo cercato di ingannare con promesse i nostri compagni e non ha fatto nulla.

TERZO: una delle linee di trasporto della zona ha fatto un buon accordo con i nostri compagni a dimostrazione del rispetto fra le parti ed ha permesso loro di lavorare, mentre il governo sta solo facendo accordi contro i nostri compagni con le linee CROM e TAOZA, che si sono accaparrate le vie di comunicazione e sono proprietari di varie unità di trasporto oltre che essere corruttori del signor Salazar e delle autorità di transito.

QUARTO: questi nostri compagni, stanchi di aspettare una buona risposta da parte di Salazar, hanno deciso di iniziare a lavorare il 21 febbraio a causa della fame delle loro famiglie, ma il 7 marzo 2005 sono stati intercettati da membri delle linee di autotrasporto CROM e TAOZA, con a capo il signor Amilcar Herrera e Cesar Espinosa Noriega all'altezza de La Trinitaria, Chiapas, e qui sono stati trattenuti due dei nostri compagni per 12 ore con i loro veicoli.

QUINTO: qualche ora dopo la loro detenzione si è visto l'intervento di Salazar Mendiguchia perché ha inviato membri della segretaria di Comunicazioni e Trasporti di Tuxtla Gutiérrez che si sono portati via i veicoli fermati dalle persone sopra menzionate: una TSURU SEDAN GSI NISSAN di proprietá di Antonio Huesca Hernández ed una TSURU SED 4 NISSAN di proprietà di Yolanda Ramírez Roblero che trasportavano passeggeri da Comalapa a Comitán. A tuttoggi non si sa dove siano stati portati i due veicoli.

SESTO: gli Herreras, noti come i padroni ed i capi delle vie di comunicazione in questa zona, non permettono ad altri di effettuare servizio di trasporto alla gente, mentre loro stanno lavorando con diversi veicoli e Salazar Mendiguchia li protegge ed obbedisce agli ordini di queste persone mentre incarcera quelli che hanno meno e toglie loro i mezzi con i quali lavorano.

SETTIMO: i membri delle linee di trasporto CROM e TAOZA se la fanno con agenti di transito fermando le unità che a loro non conviene che lavorino e le autorità obbediscono a questi trasportatori capeggiati da Amilcar Herrera e da Cesar Espinosa Noriega, perché, quando li chiamano a ritirare le unità trattenute arrivano immediatamente e poi spariscono con queste.

OTTAVO: i nostri compagni sono minacciati di arresto se tornano a lavorare mentre altri presunti pirati, comi li chiamano loro e che non sono zapatisti, transitano sotto il loro naso e non vengono fermati, questa è una chiara dimostrazione che il problema nasce dal fatto di essere zapatista.

NONO: È questa la giustizia, l'uguaglianza, la democrazia, il lavoro di cui tanto parla il presunto governo per tutti di Pablo Salazar Mendiguchia? Toglie i mezzi di lavoro a quelli che già non ne hanno, appoggia quelli che hanno di più, permette che gli accaparratori del trasporto se la facciano con gli agenti di transito. Ci domandiamo: chi metterà ordine sulle strade? Tutti? Chi?

DECIMO: con tutti i diritti e la ragione, chiediamo la pronta liberazione delle unità trattenute il 7 marzo e la libertà di lavorare per i nostri compagni senza nessun ostacolo.

DECIMO PRIMO: popolo del Messico e del mondo, in questo paese non c'è un governo che sia veramente per il popolo, i cosiddetti governi stanno solo proteggendo gli interessi dei caciques e degli impresari locali, nazionali e stranieri e continuano a reprimere il popolo quando chiede la possibilità di lavorare degnamente rispettando quelle stesse autorità ma queste si comportano in modo da far sì che si perda il rispetto e si sia obbligati a prendere altre misure.
Che sia chiaro: solo perché stiamo lavorando ci bloccano, allora qual è l'alternativa di vita per il popolo?

ATTENTAMENTE,
GIUNTA DE BUEN GOBIERNO

Firme e timbro

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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