PROTESTANO CONTRO IL PROGETTO DELLA LEGGE "ECOLOGISTA"
L'iniziativa comprende l'esproprio di terre
- Angeles Mariscal -
Organizzazioni sociali hanno iniziato una campagna per denunciare che dietro all'iniziativa di legge per la conservazione della biodiversità in Chiapas, ci sono gli interessi delle transnazionali di impadronirsi delle risorse naturali della regione. Hanno aggiunto che non parteciperanno ai forum di consultazione sull'iniziativa, che finiranno oggi.
Con volantini distribuiti per strada, i gruppi ambientalisti indipendenti, così come le organizzazioni sociali e contadine, hanno denunciato che a dimostrazione di quanto sopra, dei gruppi indigeni hanno ricevuto da poche settimane l'ambasciatore d'Israele con dei medici, definiti biotecnologi, funzionari della Banca Mondiale.
"...e da poche settimane, dei dirigenti a livello mondiale della società farmaceutica Sanofi Aventis, la più grande d'Europa e terza a livello mondiale... Tutti parlando delle grandi ricchezze biologiche (biodiversità) del Chiapas e, in un modo o nell'altro, della ricompensa che ci darebbero per regalarglierla o permetterne il passaggio".
Aggiungono che nei suoi 352 articoli, l'iniziativa di legge stabilisce la possibilità dell'esproprio di terre ejidali, per es., per poi privatizzarle mediante la figura della licitazione a "organizzazioni ambientali resposabili", ispezioni comunitarie delle autorità senza preavviso e con l'aiuto della forza pubblica.
Alla vigilia del terzo ed ultimo forum di consulta sull'iniziativa di legge (a San Cristóbal de Las Casas), spiegano perché non parteciperanno: "Non vogliamo discutere nessun articolo né concetto di propaganda di una legge per riordinare le risorse locali che è stata sottomessa vilmente, unilateralmente ed espressamente alla volontà internazionale.
Il governo di Salazar userà mille pretesti per legittimare a maggio questa proposta internazionale sulle risorse strategiche del Chiapas e del Messico, pretesti che serviranno solo a legalizzare l'occupazione del potere straniero sulle nostre terre".
(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)
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