La Jornada - venerdì 9 settembre 2005
La Giunta di buon governo denuncia nuovi attacchi contro i municipi autonomi
PRI, PRD E PAN COMPLOTTANO PER ATTACCARE BASI DI APPOGGIO ZAPATISTE
Aggrediti mentre tentavano di impedire il taglio della fornitura di energia elettrica

HERMANN BELLINGHAUSEN - Inviato

San Cristóbal de Las Casas, Chis., 8 settembre - Basi di appoggio dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) della comunità Belisario Domínguez, nel municipio autonomo El Trabajo, sono state aggredite in maniera organizzata e concertata da membri dei partiti Rivoluzionario Istituzionale (PRI), Azione Nazionale (PAN) e della Rivoluzione Democratica (PRD) dello stesso villaggio. Negli scontri sono stati feriti otto zapatisti; il promotore autonomo di educazione Nicolás Sánchez Meneces "è rimasto privo di coscienza dopo aver ricevuto una bastonata", mentre Anita Montejo Arcos "è stata colpita all'occhio destro da una pietra".

La giunta di buon governo (JBG) Nueva semilla que va a producir ha reso noti "gli episodi di provocazione e repressione" che subiscono i municipi autonomi ribelli zapatisti (Marez) attraverso un comunicato emesso dal Caracol que habla para todos, a Roberto Barrios.

L'aggressione a Belisario Domínguez (municipio ufficiale Salto de Agua) è avvenuta lo scorso 6 settembre, quando le famiglie zapatiste hanno cercato di impedire che gli abitanti dei diversi partiti politici interrompessero la fornitura di energia elettrica.

La versione degli autonomi di Belisario Domínguez, confermata dalla JBG, è la seguente: "Alle ore 10 della mattina si sono presentate nella comunità le tre commissioni della CFE (Commissione Federale di Elettricità) ed una funzionaria senza rilasciare le proprie generalità, (provenienti) da Palenque". Questi erano "appoggiati" dal commissario ejidale Daniel Sánchez Montejo, dall'agente municipale Alberto Díaz Arcos, dal giudice rurale Juan Meneces López e dal patronato dell'energia elettrica, rappresentato da Francisco Sánchez Méndez e da Alberto López Vázquez.

I sopraccitati "sono le autorità che hanno guidato le aggressioni degli abitanti della comunità, uomini e donne, giovani, ragazzine e bambini di età dai 10 a 12 anni", contro le basi di appoggio dell'EZLN di Belisario Domínguez.

"Oggetto dei fatti era il taglio dell'erogazione dell'energia elettrica alle basi zapatiste che sono in resistenza. I compagni e le compagne dell'EZLN si sono organizzati per non lasciare entrare nella comunità la CFE, ma la maggioranza del PRI, PRD e PAN si è organizzata per andare a raggiungere fuori della comunità l'unità della CFE ed entrare insieme coi rappresentanti di detta commissione per aggredire le basi zapatiste", le quali "hanno posto una fune affinché le commissioni della CFE non entrassero nella comunità". Allora "sono arrivate quattro donne con quattro coltelli in mano per tagliare la fune ed è qui che è avvenuta l'aggressione contro le basi di appoggio dell'EZLN".

I membri di "PRI, PRD e PAN hanno lanciato pietre contro il parabrezza del camioncino che trasportava la commissione della CFE, per far incolpare le basi zapatiste", prosegue la JBG della zona nord e del municipio autonomo El Trabajo.

"Le donne zapatiste saranno violentate"

Aggiungono: "La CFE è fuggita col camioncino, lasciando che la provocazione e l'aggressione avvenisse tra contadini della stessa comunità, e molti del PRI, PRD e PAN sono stati colpiti in diverse parti del corpo, ma loro stessi hanno lanciato le pietre per far incolpare le basi di appoggio dell'EZLN. Per mezz'ora hanno continuato a tirare pietre e gridare che 'le donne zapatiste saranno violentate dovunque si troveranno'".

Le autorità ejidali di Belisario Domínguez hanno denunciato penalmente 17 indigeni zapatisti: Bernabé Montejo Arcos, Augusto Meneces Montejo, Saúl Meneces Montejo, Francisco Meneces Sánchez, Diego Meneces Méndez, Gregorio Meneces Méndez, Cristóbal Sánchez Méndez, Gaspar Meneces Montejo, Nicolás Sánchez Meneces, Rosa Sánchez Meneces, David Meneces Montejo, José Meneces Montejo, Cristóbal Sánchez Alvaro, Bernabé Montejo Díaz, Sebastián Montejo Díaz, Juan Montejo Arcos e Félix Meneces Montejo.

Tutti loro "sono stati denunciati alle autorità ufficiali per essere stati aggrediti e solo per resistere nella resistenza zapatista".

La JBG della zona nord segnala: "Noi zapatisti diamo la nostra parola a nome di chi ha subito la provocazione e l'aggressione da parte delle comunità non zapatiste".

E segnala: "Non rimarremo con le mani in mano mentre si continuano a violare le nostre garanzie individuali; continueremo a costruire la nostra autonomia e non cadremo nella violenza contro i nostri fratelli non zapatisti, anche se loro ci aggrediscono con violenza. Le basi zapatiste non cercano né violenza né scontri. L'unica cosa che vogliamo è giustizia, democrazia e libertà dove siamo tutti per il nostro futuro".

La JBG denuncia pubblicamente "i provocatori e repressori che si scagliano contro le nostre basi" e ritiene responsabile l'autorità ejidale di Belisario Domínguez, l'agente municipale, il patronato ed il segretario dell'energia elettrica, così come la CFE della città di Palenque. "Sono loro che incitano la gente umile ad organizzarsi per arrivare alla violenza tra gli stessi indigeni", conclude la giunta zapatista.

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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