La foja coleta
Número 1595 - Venerdì 9 settembre 2005
Si sono scontrati zapatisti con CFE, PRD, PRI e PAN
Otto feriti fra le basi di appoggio dell'EZLN

Amalia Avendaño

Indigeni zapatisti si sono scontrati con indigeni di diversi partiti politici ed impiegati della Commissione Federale di Elettricità, CFE, con un saldo di otto ribelli lesi, tra i quali una donna.

I fatti sono successi nella comunità Belisario Domínguez nel municipio ufficiale di Salto de Agua nel nord del Chiapas, martedì, come hanno denunciato le autorità autonome della Giunta di Buon Governo zapatista del Carcol di Roberto Barrios.

Gli indigeni basi di appoggio dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale, EZLN, hanno spiegato che il problema è nato quando del personale della CFE è arrivato nella comunità in maniera intimidatoria dopo le proteste contro gli alti costi dell'energia elettrica.

I lavoratori dell’ente parastatale, accompagnati dalle autorità rurali del posto e da militanti dei partiti Azione Nazionale (PAN), Rivoluzionario Istituzionale (PRI) e della Rivoluzione Democratica (PRD), hanno tentato di tagliare le linee che forniscono elettricità alle basi zapatiste.

"I compagni e compagne, basi dell'EZLN, si sono organizzati per non lasciare entrare nella comunità menzionata la CFE, ma la maggioranza dei PRI, PRD e PAN si sono organizzati per raggiungere il personale della CFE, fuori dalla comunità entrando poi insieme a loro per aggredire le basi zapatiste", spiegano.

Per evitare che entrassero i veicoli, i ribelli hanno bloccato con una fune la strada ma "sono arrivate quattro donne con coltelli in mano per tagliare la fune. Lì è nata l'aggressione - anche con pietre e bastoni - contro le basi di appoggio dell'EZLN".

Otto i feriti, di cui due gravi: Nicolás Sánchez Meneces, promotore di educazione autonomo che è rimasto incosciente per le bastonate ricevute e la signora Anita Montejo Arcos per una sassata nell'occhio destro.

Nella denuncia gli zapatisti affermano che "I PRI, PRD e PAN hanno lanciato pietre contro il parabrezza del camioncino della commissione della CFE per incolpare le basi zapatiste". Dopo la "provocazione" - dicono gli zapatisti - gli impiegati della CFE sono fuggiti lasciando divisi i contadini della comunità.

"Molti dei PRI, PRD e PAN accusano i colpi ricevuti in diverse parti del corpo ma loro stessi hanno lanciato le pietre per far ricadere la colpa sulle basi di appoggio dell'EZLN ed hanno continuato più di mezz'ora lanciandosi pietre e dicendo che le donne zapatiste saranno violentate in qualsiasi modo e momento".

Dopo lo scontro le autorità ufficiali hanno presentato accuse penali contro le basi zapatiste che temono ora un incremento delle pressioni e delle aggressioni "solo perché sono d’accordo a continuare nella loro resistenza zapatista".

La Giunta di Buon Governo che comprende i municipi della selva nord del Chiapas "avvisa che di fronte alla provocazione ed all’aggressione subite dalle nostre basi da parte delle comunità non zapatiste, non rimarremo con le braccia incrociate finché continuano a violare le nostre garanzie individuali".

"Le basi zapatiste - spiegano - non cercano la violenza contro i nostri fratelli non zapatisti. Le basi dell'EZLN non cercano lo scontro. L’unica cosa che vogliamo è giustizia, democrazia, libertà dove siamo tutti".

La foja coleta
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Editor: Amado Avendaño Figueroa.
Colaboradores: Heriberto Velasco, Francisco Ruiz Zuart, Manuel Martínez, Carlos Herrera
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(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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